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Uno studio ed un'analisi dell'offerta ricettiva dei bed & breakfast in Sicilia

di Loriana Caponnetto

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI URBINO CARLO BO
DIPARTIMENTO DI ECONOMIA, SOCIETA, POLITICA- DESP
Corso di Laurea Magistrale in MARKETING E COMUNICAZIONE PER LE AZIENDE
Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Federica Murmura
Anno Accademico: 2017/2018

4 - Conclusioni

Volendo riassumere quanto emerso dai dati derivanti dal sondaggio, possiamo affermare che i B&B siciliani sono perlopiù localizzati in centro città o in zona costiera, in abitazioni/ville indipendenti o in appartamenti in condominio, con una capacità ricettiva abbastanza elevata, il numero di camere infatti va nella maggioranza dei casi da 3 camere in su.
Le strutture sono attive per tutto l’anno nella maggior parte dei casi intervistati e sono attive da diversi anni, infatti quelle che non sono di recente nascita sono ben introdotte nel mercato, con un periodo di attività che in molti casi supera anche i 10 anni e con un fatturato medio annuale abbastanza elevato.
Il gestore ha un’età media matura, che va perlopiù dai 31 ai 45 anni, e in molti casi anche maggiore, sebbene non manchi la presenza di giovani gestori dai 18 ai 30 anni, già attivi in questo mercato.
Non risulta esserci invece una maggioranza netta tra uomini e donne, questi risultano infatti presenti in egual maniera nella gestione dell’attività.
Il livello di istruzione del gestore è di livello medio-alto, quasi tutti gli intervistati infatti possiedono un diploma di scuola secondaria, molti sono in possesso di laurea e addirittura alcuni hanno anche ottenuto un Master post-laurea; inoltre più della maggioranza parla una o più lingue straniere.
Le motivazioni che lo hanno spinto ad aprire un’attività di Bed&breakfast sono principalmente la passione per l’ospitalità e la volontà di sfruttare locali liberi all’interno della propria abitazione, conscio comunque del fatto di poter sfruttare le potenzialità offerte da questo mercato sempre più in espansione.
Solo la metà dei gestori possiede già un’occupazione lavorativa parallela e si tratta perlopiù di liberi professionisti, imprenditori, impiegati e insegnanti.
Si tratta quasi sempre della prima esperienza nel settore della ricettività, mai preceduta dalla partecipazione a specifici corsi di preparazione pertinenti.
La colazione, uno dei servizi essenziali dell’offerta, è variegata nella scelta e si compone molto spesso anche di prodotti freschi locali oltre i normali prodotti confezionati già previsti; inoltre, in alcuni casi, il gestore dà anche la possibilità di personalizzarla, mettendo a disposizione prodotti che si adattino alle specifiche esigenze del cliente.
Il gestore cura in modo particolare la mise en place della colazione e destina molte risorse economiche alla cura e all’arredamento dei locali. In particolare, egli è quasi sempre intenzionato a creare una atmosfera di tipo familiare nello stile, sebbene in alcuni casi si proponga invece di riprodurre una caratteristica atmosfera siciliana.
La promozione assume un ruolo importante nella gestione dell’attività e ci si affida perlopiù ad Internet e al passaparola a questo scopo.
Qualche volta il gestore ricorre a degli incentivi per promuovere la sua attività, quasi sempre attraverso riduzioni di prezzo nei periodi di bassa stagione.
Se da un lato quasi tutti i gestori intervistati affermano di attribuire molta importanza alla promozione della struttura, dall’altro solo la metà dichiara di assumere un atteggiamento “proattivo” da questo punto di vista, cercando di stimolare la domanda da parte di nuovi clienti e non affidandosi esclusivamente alla scelta “passiva” di un turista già orientato verso un alloggio di tipo familiare. La maggioranza dichiara di essere presente con la propria struttura su materiale informativo disposto da APT locali, ma non mette a disposizione degli ospiti, all’interno dei propri locali, altro materiale informativo riguardante la struttura, sebbene però una buona parte disponga di materiale cartaceo riguardante la località, i principali siti di interesse culturale e informazioni su orari e mezzi di trasporto.
Quasi tutte le strutture intervistate possiedono un proprio sito web, perlopiù con informazioni basilari riguardanti la mail e i contatti della struttura, nonché foto della stessa, ma un buon 60% ha previsto anche la possibilità per il cliente di prenotare direttamente attraverso quest’ultimo. Inoltre, quasi tutti sono presenti anche con una pagina social dedicata appositamente alla struttura, in particolare su Facebook, ma anche su Google+ e Instagram.
L’associazionismo e il fare rete tra imprese, come la promozione, è un argomento ritenuto abbastanza rilevante da una grande maggioranza degli intervistati, ma solo la metà ha già avviato nel concreto collaborazioni con attori del settore locali, e pochi risultano anche gli iscritti ad associazioni che riuniscono gli operatori di B&B, sia a livello regionale che nazionale.
Infine, la maggior parte non possiede certificazioni di qualità ma dichiara di essere molto orientata alla sostenibilità.
Il quadro che emerge dall’analisi dei dati è quello di un’offerta ricettiva che sa garantire una certa qualità nel servizio, iniziando già dalla classificazione delle strutture che è in molti casi a 3 stelle, il massimo ottenibile. Inoltre, come già anticipato, leggendo trasversalmente i dati relativi al fatturato medio annuale delle strutture e al loro periodo di attività, possiamo dedurne che, almeno per quel che riguarda i B&B nati non di recente, questi abbiano conquistato una posizione solida all’interno del mercato, o perché offrano servizi con uno standard qualitativo più alto che possano giustificare quindi prezzi più elevati rispetto ai concorrenti, o perché siano riusciti a conquistare una certa quota di clientela e quindi a conseguire l’occupazione delle camere mediamente durante tutto il corso dell’anno. Quest’ultimo aspetto potrebbe anche essere legato in modo più o meno diretto a quello della qualità e del livello di punteggio ottenuto in feedback da parte dei clienti, presso i principali portali di prenotazione online, dato che questi sono spesso anche i principali mezzi, di promozione da parte dei gestori, e di prenotazione da parte dei viaggiatori.
Effettivamente, è emerso come il monitoraggio delle opinioni lasciate dagli ospiti sia il principale strumento attraverso il quale il gestore riesce a verificare l’effettiva soddisfazione del cliente; raramente infatti egli fa uso di indagini di mercato sul settore e sulle tendenze di quei viaggiatori che preferiscono un tipo di ospitalità familiare per migliorare la propria offerta.
Ma del resto conosciamo anche il ruolo centrale che ormai ha assunto il web nella domanda turistica, dove il viaggiatore organizza e condivide in prima persona le proprie esperienze, diventando recensore, e influenzando le scelte di altri viaggiatori.
Secondo alcuni dati riportati all’interno del documento relativo al piano strategico del turismo italiano (PST) del 2017, tra tutti gli utenti che navigano sul web, il 58% utilizza fonti online per valutare attività e servizi, mentre il 40% crea direttamente nuovi contenuti e li condivide, e secondo le prospettive future questa tendenza andrà sempre ad aumentare, poiché nel 2025 i cosiddetti consumatori “Millennials” rappresenteranno la metà di tutti i viaggiatori a livello mondiale.
Ancora, gli intervistati nel corso del sondaggio, ci hanno suggerito quali siano, secondo la loro esperienza, i 3 elementi principali che soddisfano maggiormente il cliente, poiché rispondenti in modo particolare alle loro aspettative rispetto alla scelta di una ospitalità di tipo familiare, ossia l’accoglienza, la colazione e l’alloggio.
Dai dati emersi, si è potuto constatare come gli intervistati agiscano in modo coerente rispetto agli elementi indicati, almeno per quel che riguarda la colazione e la cura dell’alloggio; le risposte relative alla varietà dei prodotti messi a disposizione del cliente al mattino e all’attenzione investita nella ristrutturazione e nell’arredamento dei locali, lasciano intendere come i gestori siano consapevoli di quei fattori sui quali andare a puntare per assicurarsi un maggior gradimento da parte dell’ospite.
Ma se da un lato si pone adeguata attenzione verso questi aspetti, dall’altro rispetto a quei fattori giudicati chiave per il successo dell’impresa, quali il fare rete con gli attori del settore e prendere parte ad associazioni che riuniscano gli operatori a livello regionale e nazionale, si ha una adesione ed una azione decisamente più blanda.
La comunicazione inter-relazionale e interpersonale risulta essere molto importante nell’imprenditorialità; in questo caso, la modalità con cui un operatore stabilisce interazioni con altri attori diviene una invisibile ma potente risorsa nelle performance di business, poiché comprendere a fondo come questi ultimi pensano e agiscono comporta rilevanti benefici nella gestione dell’attività.
Non rafforzare le relazioni da questo punto di vista, non permette inoltre di sostenere relazioni a lungo termine, sia con gli altri operatori che con gli stessi utenti.
Inoltre, una profonda conoscenza degli usi, delle attività e delle specialità pertinenti al territorio e ai soggetti attivi nel mercato ricettivo (ma non solo), può infatti consentire al gestore di sviluppare e lavorare su una proposta unica, differenziandosi dai concorrenti, ed ottenere così un deciso vantaggio competitivo.
Del resto, ricordiamo che il prodotto turistico può essere considerato come un’offerta composita di beni/servizi/informazioni/elementi di contesto centrata sulla creazione di esperienze memorabili e coinvolgenti.
Il servizio proposto dal gestore infatti, non può non essere in linea con le specifiche esigenze del territorio e con l’offerta ricettiva attuale della località da parte dei concorrenti; un’analisi approfondita in questi due ambiti risulta essere fondamentale per costruire la propria proposta ricettiva.
Dallo studio delle conformazioni e delle possibilità offerte dalla località in cui la struttura è attiva, il gestore potrà infatti orientarsi sulla tipologia di servizio ricettivo da proporre, in modo da accrescere il livello di esclusività della propria attività e renderla più attraente.
Se ne deduce dunque in conclusione, che la frammentarietà nel modus operandi sia un punto di debolezza sulle quali i gestori dovrebbero lavorare per riuscire a superare “in rete” tutte quelle problematiche che sono d’ostacolo alla realizzazione di un’offerta ricettiva ottimale.