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Strutture ricettive a confronto: il successo dei Bed&Breakfast

di Caterina de Bellis
ENAP - Ente Addestramento Professionale
Agenzia di Taranto
Corso di Formazione "Hospitality Manager"

Tesi a cura di: Caterina de Bellis
2013/2014

4.4 - Marketing territoriale e culturale

Ogni struttura ricettiva, oltre a ragionare su alta e bassa stagione, deve abbinare la propria offerta agli eventi che si tengono nel territorio di appartenenza. Fiere, manifestazioni sportive, culturali e religiose, eventi organizzati dalle aziende circostanti sono solo alcuni degli elementi in grado di condizionare la domanda.
Il marketing territoriale abbina l'offerta ricettiva alle risorse del territorio e sfida la globalizzazione valorizzando le differenze locali. Il turismo di questo tipo aiuta lo sviluppo locale e favorisce la conoscenza delle peculiarità territoriali presso visitatori e abitanti.
Lo stesso territorio merita delle strategie volte al risalto del brand, dando prestigio alle risorse culturali, sociali ed ambientali.
Si deve considerare che non può esistere sviluppo del territorio se non c'è un'effettiva partecipazione alle scelte da parte dei principali gruppi di riferimento e della popolazione locale. L'interesse dev'essere condiviso per far sì che il marketing territoriale attecchisca, e si deve istaurare una rete di collaborazione tra le attività commerciali, cultuali e ricettive della zona.
Al contrario del marketing territoriale, quello culturale non è fatto per generare profitti.
Il marketing culturale nasce per coordinare le attività e i servizi disponibili nel territorio (teatri, enti lirici, biblioteche, musei, spazi culturali pubblici o privati) e favorire la diffusione della conoscenza delle peculiarità locali.
Essendo il marketing culturale disinteressato ai guadagni, può essere slegato dalle attese della domanda turistica conservandosi di fatto autonomo. Allo stesso tempo il marketing culturale può crearsi scenari propositivi, puntando sia ad un pubblico reale e sia ad un pubblico potenziale.