Turismo in rete: la gestione on line dei Bed & Breakfast di Agropoli
Corso di Laurea in Scienze Turistiche L-15
Teorie e Tecniche della Comunicazione
Relatore: Prof. Ioppolo Domenico
Anno Accademico 2019 - 2020
1.3 - Flusso turistico nel mondo e in Italia
Dati pervenutici dall’UNWTO, acronimo di United Nation World Tourism Organization, dimostrano che il 2018 è stato un anno florido per questo settore con un picco pari a 1,4 miliardi di viaggiatori, con un incremento di movimenti del 6,7% rispetto al 2017 con un conseguente incremento della spesa destinata al turismo pari all’8,6%. In totale gli spostamenti sono pari a 62.146.000 e le entrate economiche sono di 49.262 mln calcolati in valuta statunitense.
Fig. 1 – Mappa degli arrivi e dei guadagni internazionali legati all’indotto turistico
Il 2018, quindi è stato il 9° anno consecutivo di forte crescita per il settore, che attualmente rappresenta il 7% delle esportazioni globali che negli ultimi sette anni cresce più velocemente rispetto alle previsioni. Nonostante le stime del FMI, acronimo di Fondo Monetario Internazionale, si evince che l’economia internazionale ha riscontrato molti fattori negativi quali la duratura guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, il processo di Brexit e altre tensioni intercontinentali che hanno rallentato la macchina economica cinese favorendo l’aumento del petrolio.
Riguardo all’Italia, che da sempre possiede la vocazione turistica dagli anni ’80, anni in cui il turismo era un piccolo settore, limitato ad un piccolo target, ma comunque secondo solo agli Stati Uniti. L’Italia, inoltre, vanta un patrimonio artistico-naturale con pochi eguali. Parliamo dei 54 siti definiti Patrimonio dell’Unesco. Segue la Cina con 50 e la Spagna con 48. Possiamo quindi affermare che lo stivale si colloca tra le mete turistiche più frequentate al mondo
Nel 2018 sono stati registrati 428 milioni di turisti con l’1,7% in rialzo rispetto al 2017. Le attività legate al turismo generano il 6% dell’economia Italiana. Il fatturato derivante le attività turistiche è pari a 232,2 miliardi di euro, cioè il 13% del PIL nazionale, dando occupazione a circa 3,5 milioni di persone. Aumenta anche il flusso turistico straniero, migliorando così anche l’offerta digitale. Il trend turistico in Italia è in continuo rialzo. Negli ultimi anni si è passati dai 91 ai 94 milioni denotando un tasso di crescita pari al 3,7%.
Fig. 2 – Flusso turistico straniero in Italia
Tra le mete preferite, sebbene sia il nord la destinazione più gettonata includendo turisti provenienti dal nord Europa, ha influito sulla spesa pubblica del 55%. Tuttavia, nel 2018 Roma è risultata come la più visitata, registrando 29 milioni di presenze, seguita da Venezia e Milano, entrambe con 12 milioni. Al secondo posto gli Stati Uniti, e Germania, nella classifica delle entrate estere. Le vacanze rappresentano circa l’85% dei viaggi dei residenti. Il restante 15% tratta il cd. “business travel”. Questi dati risalgono ad un report dell’ISTAT, riguardante il movimento turistico in Italia nel 2018.
Fig. 3 – Movimento turisti e capacità delle strutture ricettive
Il sud, tuttavia, registra un aumento del 15%. I flussi turistici, riscontrano nel Mezzogiorno un notevole potenziale turistico. Sebbene l’area rappresenti il 78% delle coste italiane, ospiti i tre quarti del territorio appartenente a parchi nazionali accogliendo più della metà dei siti archeologici e un quarto dei musei. Nel 2017 registra un miglioramento del 10% dalla fine degli anni ’90. La Sicilia al 1° posto, seguono poi Puglia e Sardegna. Di pari passo migliora anche l’offerta dei sitistorico-artistici statali a pagamento, secondo una classifica del Ministero dei Beni Culturali.
Come sopra citato i turisti provengono in maggioranza dal nord Europa, oltre il 62% su un totale di 94 milioni di presenze nel 2018. I nord europei hanno incrementato i flussi economico-monetari italiani di 24,5 miliardi di euro, quantizzati come il 63% del totale registrato nel 2018. La Germania è storicamente il Paese principale di provenienza dei turisti stranieri in Italia.
Nel 2018, infatti, i tedeschi hanno registrato quasi 59 milioni di pernottamenti pari al 27% di pernottamenti di non residenti. Seguono americani, francesi ed inglesi, olandesi e austriaci.
Fig. 4 – Spesa turistica in base alla provenienza.