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Agritur Tenno Cantina Bio Natura Tenno - Consigli Turistici
Agriturismo

I consigli per turisti del gestore

Itinerari Classici e Monumenti da non perdere per chi visita Tenno.

Rocca di Riva del Garda
Museo delle palafitte Valle di Ledro
Mart - Rovereto (esposizioni artistiche)

Itinerari insoliti a Tenno e dintorni.

Strada bianca che da Tenno attraverso i vigneti su antichi terrazzamenti porta al la frazione di Ville del Monte e poi al turchese e bellissimo Lago di Tenno (il più pulito d' Italia dove si effettua la balneazione). Tempo: 30 minuti
Fonte: Agritur Tenno

Il mezzo più comodo per muoversi a Tenno.

Automobile e per i più atletici la mountain bike. Tempo discesa a Riva del Garda: 15 min. Ritorno: 1 ora dislivello 428mt.

I Ristoranti consigliati, le trattorie caratteristiche, le dolcerie, bar a pub consigliati.

Ristorante Castello di Fam. Frizzi Tenno (TN)
Specialisti nella carne salada da circa 30 anni.

Ristorante Foci loc. Varone

Trattoria piè di Castello - Cologna

Una giornata "tipo" per godere pienamente della bellezza dei nostri luoghi, dalla colazione a notte fonda.

Colazione biologica a buffet nel nostro Agritur Tenno, scarponcini ai piedi da Tenno scendere per la vecchia strada (Gola) e in circa 30 min si arriva alle Cascate del Varone, molto particolari, collocate dal tempo in fondo ad una gola erosa dall' acqua. . poi gelato ottimo alla gelateria Foci e poi con il bus o a piedi in altri 30 min massimo si arriva nel centro di Riva del Garda. Nel tardo pomeriggio bus che risale a Tenno (orari da verificare).
Fonte: Agritur Tenno

Le origini di Tenno.

Si pensa i liguri giunti attraverso il lago (che arrivava sotto la rupe del castello3-4 km in più rispetto a dove arriva il lago oggi, a Riva appunto) come dimore utilizzarono le grotte naturali del luogo. Successivamente gli Etruschi, con un insediamento di culto sulla rupe dove attualmente c'è il castello di Tenno. Infatti si presume che Tenno derivi da Tin un' antica divinità etrusca. Molti toponimi del tennese sembra abbiano una radice etrusca.

Il Piatto tipico. Le ricette delle Feste a Tenno.

Piatto tipico carne salada e fasoi (fagioli).
Nata tantissimi anni fa quando non esistevano i frigoriferi, allora la genialità della gente creò la carne conservata sotto sale e spezie, a volte messa negli appositi spazi ricavati dentro i muri a secco. Ed oggi abbiamo un prodotto appetitoso, si serve cruda sottile come il carpaccio con scaglie di grana e a volte rucola o cotta in pochissimi minuti e servita con fagioli fumanti...Una leccornia. .
Fonte: Agritur Tenno

Leggende legate a Tenno e personaggi che vi hanno vissuto.

Un personaggio che intendo descrivere è Renzo, ultra ottantenne tutt' ora vivente.
Da ragazzo e per tutta la vita fece il muratore ed allora mi raccontava: "nevo a Riva a pe a laorar, anca con en metro de nef e gavevo sol sedese ani. . "
Tradotto: andavo al lavoro a Riva del Garda a piedi ed anche in inverno con 1 metro di neve; ed avevo solo 16 anni di età. .
Questo breve episodio raccontato della vita che si faceva qua a Tenno la dice lunga sui sacrifici e gli stenti che i tennesi dovevano sopportare per sbarcare il lunario.
Penso che oggi sia il contadino in attività più longevo, coltiva ancora la vigna e da pochi anni anche gli olivi.
Fonte: Agritur Tenno

Calendario degli Eventi, Festival, Concerti e Manifestazioni a Tenno.

Evento: Rustico Medioevo una festa che ripropone l' ambiente della vita medioevale nel tennese, pietanze dell' epoca giochi antichi e spettacoli allietano le giornate di festa (4-12 agosto 2012)
Evento: Natale nel Tennese, mercatini di Natale, artigianato locale, prodotti agricoli del territorio e i buoni piatti proposti dal Comitato.
Da non perdere il presepe vivente!!

Altre informazioni di solito tralasciate dalle Guide.

Chiesa di S. Lorenzo Tenno (TN)
La chiesa di San Lorenzo si trova all'estremità meridionale dell'abitato di Frapporta, sulla roccia dalla quale si domina la piana del Sarca e il Garda, e dove sono apparse anche alcune tracce dell'epoca romana. L’edificio è costituito da un'aula relativamente vasta sostenuta da contrafforti, frutti di lavori effettuati nel corso dei secoli che lasciano comunque trasparire il primitivo impianto romanico messo a nudo dagli interventi eseguiti a partire dagli anni Cinquanta del Novecento. Già a una sommaria ricognizione le tecniche costruttive che caratterizzano l'abside semicircolare rivelano i «valori di ordine e ritmicità che contraddistinguono inconfondibilmente le opere romaniche appartenenti al XII secolo». Indicazioni ancora più interessanti derivano poi dai fregi lapidei a treccia, alternati a motivi geometrici e fitoformi, che partiscono l'esterno della stessa abside e si riferiscono a una più antica chiesa, databile perlomeno tra i secoli VIII e IX. Nelle strombature delle tre finestre si notano inoltre i resti di due timpani triangolari e di un pluteo altomedievale, mentre le lesene ornamentali, ora purtroppo incomplete, testimoniano un probabile terzo timpano della stessa epoca. La decorazione è caratterizzata da rosette e da fregi a intreccio entro i quali si intravede una croce fiancheggiata da due pavoni che ricordano la classica iconografica longobarda.

San Lorenzo mostra la sua preziosa antichità anche all'interno, dove rimangono i resti di pregevoli affreschi di epoche diverse. Tra i più importanti quelli rinvenuti in occasione dei citati restauri che hanno parzialmente rimosso altre decorazioni del XIV secolo. Si tratta di una trascrizione iconografica della Passio Polycronii che documenta il martirio di San Lorenzo, steso a morire su una graticola in seguito alle persecuzioni di Decio: come del resto attesta la stessa scritta «Decius Caesar» accanto a quanto rimasto di un personaggio assiso in trono che dovrebbe rappresentare lo stesso imperatore. Il ciclo eterogeneo, che si apre a sinistra con la lotta di San Giorgio con il drago, si presenta frammentario ma sufficiente a farci intravedere i topoi leggendari del martirio di San Lorenzo e di San Romano: quest'ultimo chiaramente riconoscibile nella scena ove il boia è pronto con largo gesto a calare la spada sul collo del santo che si mostra con gli occhi sbarrati nel secondo registro a sinistra dell'arco trionfale. La lettura di questo ciclo in un primo momento ha indotto Nicolò Rasmo a proporre una datazione a ridosso del terzo decennio del secolo XI e successivamente a cavallo fra i secoli XI e XII, considerando comunque gli affrescanti nell'area di influenza artistica veneto-lombarda. Altri studi più recenti hanno proposto canoni estetici provenienti piuttosto da Salisburgo e dai prototipi dei codici ottoniani, nonché una datazione spostata verso la metà del XII secolo, quando «anche nel Trentino meridionale, come nel veronese, operavano diverse botteghe, della cui attività sono fortuitamente sopravvissuti solo gli affreschi di Tenno e Mori, ma le cui opere dovevano decorare ogni edificio sacro in modo che i fedeli, anche se analfabeti potessero apprendere attraverso le immagini la dottrina della chiesa».

Ma non è tutto. Il catino absidate è impreziosito da affreschi gotici che raffigurano il Giudizio universale e un Cristo in mandorla attorniato dai simboli degli evangelisti.
Fonte:
http: //www. parrocchiavarone-cologna. it/lorenzo. htm