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Pranzo e cena in B&B? Vediamo come

Pranzo e cena in B&B? Vediamo come

Immaginiamo di essere turisti in viaggio nel nostro Paese, e al risveglio di trovarci davanti le dolci colline del Chianti, lo spettacolo delle Dolomiti accese dai colori dell’alba, la placida bellezza dei laghi, o ancora di immergerci negli odori della macchia mediterranea affacciata sul mare. Ovunque ci sveglieremo, insieme allo splendore dei luoghi, ad insinuarsi su per le scale e dentro nelle stanze, sarà l’aroma del caffè, accompagnato dalle fragranze del pane fresco o delle torte appena sfornate. Chi non sogna una vacanza così?

A spasso per il Paese della bellezza, dove paesaggi, storia e arte si fondono in un amalgama incantevole, a fare la parte del leone è comunque la nostra tradizione gastronomica.

Ricercato o di strada, lento o veloce, per esperti o semplici curiosi, tipico o sperimentale, il cibo italiano è da sempre una formidabile attrazione turistica. Non è solo questione di qualità delle materie prime, perché a crescere sono anche la curiosità verso la cucina locale e la condivisione della tradizione gastronomica famigliare, fatte di radici storiche, gesti antichi e originalità delle ricette, unite ad una buona dose di estro e saper fare italiano, che sono forse gli ingredienti più importanti delle tante prelibatezze nate all’ombra dei nostri campanili.

Se la passione per il cibo si sta imponendo sempre più come stile di vita, attorno al quale si sviluppa una narrazione che parte dalla convivialità, diventa attrattiva turistica e arriva perfino all’intrattenimento televisivo, è ovvio che anche l’offerta dei servizi, in special modo quelli turistici, subisce un condizionamento in questa direzione.

Sarà dunque amaro il risveglio di quell’ospite che, anziché trovare a colazione le crostate e le ciambelle che popolavano i suoi sogni, si vedrà rifilare prodotti confezionati di produzione industriale.

Le prassi amministrative che escludono i prodotti genuini e caserecci dalle colazioni nei B&B, non sono più in grado di reggere di fronte alla tumultuosa evoluzione del costume sociale, che rischia di abbattersi come uno tsunami contro una burocrazia ormai fuori da ogni logica di mercato.

In realtà, più che ostativo, il quadro normativo in materia si presenta in molti casi lacunoso e incompleto, come se il Legislatore non sapesse come disciplinare questi fenomeni.

Dobbiamo tener presente, per l’appunto, che tanta arretratezza di fronte all’espandersi della cultura del cibo non trova fondamento nella normativa propriamente detta, ma piuttosto in prassi non ufficiali, senza dimenticare che esistono anche “zone franche” dove le nuove forme di sperimentazione gastronomica non interessano il diritto.

Dunque, potrà accadere che gli ospiti arrivino a tarda sera nel B&B prenotato, dopo aver fatto ore di cammino, stanchi e affamati. Come comportarsi se il ristorante più vicino dista svariati chilometri oppure è chiuso?

Possiamo invitarli alla nostra tavola per un pranzo o una cena o rischiamo di incappare nei tanti divieti imposti da una burocrazia dell’altro secolo?

Senza considerare che negare un piatto di pasta in situazioni simili può costarci caro non solo in termini di scortesia ma anche di incolumità fisica, è bene riflettere sulle soluzioni che ad oggi possiamo individuare per dare una risposta a tutte queste domande.

Pranzo e cena in B&B, si può?

Innanzitutto, la strada maestra per aprire la cucina di casa propria all’ingresso di un pubblico pagante è avviare un Home restaurant, attività che è possibile intraprendere presentando una pratica al Comune (Suap), se si possiedono i requisiti professionali per l’apertura di un’attività alimentare e se gli spazi e gli strumenti a disposizione rispettano le buone prassi igieniche fissate dalla normativa europea.

[Approfondimento: B&B e Home restaurant]

A dimostrarlo, sarà uno specifico documento, il manuale di autocontrollo haccp, appositamente predisposto per garantire anche nel contesto domestico la sicurezza di chi non vede l’ora di assaggiare le prelibatezze della nostra cucina.

Può anche darsi che per placare l’appetito dei nostri ospiti ci si accontenti della soddisfazione di ricevere tanti complimenti, senza bisogno di far pagare il pasto servito. In questo caso, la prestazione offerta ricade in un ambito estraneo alle regole dell’igiene alimentare, e pertanto non è necessario aprire un’attività di Home restaurant, presentare una pratica al Comune e disporre di una cucina in regola con i principi haccp.

Per quanto l’applicazione delle buone prassi igieniche sia da incoraggiare in qualunque ambito, anche in quello del consumo personale e famigliare, il gestore di un B&B che invita gratuitamente a pranzo o a cena un suo ospite si muove in un ambito che non interessa al diritto.

Questo perché l’attività esercitata in un B&B è di alloggio e prima colazione, e non si estende a prestazioni ulteriori.

Per fare di più, o presentiamo le relative pratiche per l’apertura di un Home restaurant, che resta attività diversa e distinta, e allora avremo diritto anche ad un corrispettivo, oppure, se operiamo nella sfera della gratuità, la relazione che si instaura tra il gestore del B&B e l’ospite è confinata nell’ambito dei rapporti sociali di “cortesia”, privi di ricadute giuridiche.

Ma cosa accade se un ospite rimane intossicato a causa di qualcosa di contaminato che ha mangiato da noi, semplici gestori di un B&B che lo abbiamo invitato a pranzo gratis?

Nulla di più di quello che potrebbe succedere se a rimanere intossicato da un cibo preparato in casa sia un amico invitato alla nostra festa di compleanno. Si rischia una richiesta di risarcimento danni, per cui fate attenzione a come cucinate la prossima volta che vi salta in mente di invitare i vostri amici a mangiare da voi.

Insomma, se dovessimo stare a pensare che se ospitiamo qualcuno a mangiare a casa nostra rischiamo anche di dovergli pagare i danni, allora addio feste di compleanno, Vigilia di Natale, festa di classe, cena romantica, ecc.

E allora, a venirci in aiuto è il solito buon senso: se vogliamo condividere con qualcuno la ricetta dell’amatriciana, dei tortellini o della carbonara come li facevano le nostre nonne, dobbiamo farlo senza porci troppi problemi.

Se poi prestiamo anche un po’ più di attenzione all’igiene, tanto meglio per tutti. In sintesi, come possiamo coniugare gastronomia e ospitalità?

Con le colazioni genuine in B&B, a patto di fare un corso di idoneità sull’igiene degli alimenti, applicare i principi dell’haccp, disporre di spazi idonei e di un apposito manuale di autocontrollo.

Oppure, offrendo anche un pranzo o una cena a pagamento, ma solo se abbiamo aperto un Home restaurant, che oltre a spazi adeguati, procedure d’igiene e manuale di autocontrollo, richiede la presentazione di una pratica al Suap e uno specifico requisito professionale.

O ancora, evitando tutti questi adempimenti, ma in forma gratuita e senza pubblicità.

Va anche ricordato che a certe condizioni l’evolversi delle abitudini sociali può arrivare ad influenzare il diritto proprio quando si tratta di colmare vuoti di disciplina.

Se infatti usi e comportamenti si ripetono in modo uniforme, allora si parla di consuetudini, che appartengono alle fonti giuridiche e si applicano al posto di leggi o regolamenti se di questi non c’è traccia. E quindi, in mancanza di indicazioni specifiche su colazioni genuine in B&B e cene in Home restaurant, la disciplina di questi fenomeni si ricava dagli usi consuetudinari.

L’uso di un manuale semplificato haccp, l’applicazione di certe prassi e modalità operative, ecc., sono comportamenti che se trovano diffusione uniforme diventano norme consuetudinarie a tutti gli effetti, e potranno applicarsi con la dignità delle fonti giuridiche fino a quanto non intervenga una fonte superiore (legge o regolamento) a smentirle.

In altre parole, se manca una legge, non è escluso che la disciplina la dettino gli stessi operatori.

Il Libro: Home Restaurant e Dintorni

Il cibo è sempre più sinonimo di piacere, strumento di conoscenza, occasione d'incontro e di divertimento, emblema di uno stile di vita. E allora, perché non aprire la cucina di casa nostra all'ingresso del pubblico pagante? Home restaurant & dintorni è un viaggio in tutto ciò che bisogna sapere per avviare un'attività nell'originale e affascinante mondo della gastronomia domestica, che comprende anche laboratori, home catering, cuoco a domicilio, eventi di social eating. Ma saper stupire il palato dei propri ospiti non basta: conosciamo le norme igieniche per la sicurezza alimentare? Siamo certi che i nostri spazi siano adeguati? Sappiamo quali permessi occorre ottenere? Siamo in grado di quantificare costi e ricavi con un business plan? Il libro offre le risposte a tutte queste domande.


Michele Deodati
Responsabile SUAP dell’Unione Appennino bolognese, laureato in giurisprudenza ed esperto di legislazione del commercio e delle attività produttive. È stato componente dell’Osservatorio per le liberalizzazioni presso il CERMES - Università Bocconi, ed è autore di oltre 350 pubblicazioni in materia di diritto amministrativo, commercio, attività produttive, edilizia, diritti digitali e igiene degli alimenti.