Salviamo i B&B in Puglia
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa relativo all'Assemblea Generale dei B&B Pugliesi che si terrà domani 5 gennaio.
Il prossimo 5 Gennaio, i Gestori dei B&B pugliesi si riuniranno in Assemblea Generale – in viale Einaudi, 15 (saloncino Confcooperative - ore 15.30 a Bari) per varare la propria Piattaforma programmatica in previsione del prossimo avvio dell’Iter legislativo del DDL di “riordino” del settore varato dalla Giunta Regionale il 12 dicembre scorso.
L’Assemblea dei Gestori, per dare continuità al Gruppo Facebook “Salviamo i B&B in Puglia” - oggi conta circa 400 adesioni - andrà a consolidare la propria struttura Organizzativa, la nomina di un portavoce e di una delegazione trattante, la nascita di un’Associazione di Operatori dell’ospitalità Diffusa.
Presentato come un provvedimento di “riordino”, il DDL in realtà racconta di un perverso intreccio di interessi che si sono venuti a saldare tra corporativismo delle Associazioni degli Albergatori e Dirigismo pubblico, intreccio peraltro candidamente e formalmente riconosciuto.
Un riordino che sarebbe stato più coerente titolare Linee Guida di Controriforma per cancellare un’esperienza di Libertà d’impresa
Nel merito, invece di dar vita ad un provvedimento di ulteriore liberalizzare, sburocratizzazione e semplificazione, si è deciso di concordare con gli Albergatori una strada per rendere impossibile la prosecuzione dell’esperienza dei B&B utilizzando abusati e fuorvianti stereotipi tra i quali la presunta: “concorrenza sleale”.
Non vi è invece alcuna concorrenza sleale perché, è bene chiarire, i gestori dei B&B non godono di alcuna franchigia fiscale, sono regolarmente dovuti a versare, e versano, i tributi dovuti in concorso con il proprio reddito personale; inoltre, perché operano soddisfando un segmento di domanda di ospitalità assolutamente specifica, segmento diverso dalla domanda che caratterizza il settore alberghiero e che, caso mai, è stato recuperata a mercati esteri quali la Grecia, la Croazia e la Spagna.
Ma davvero può farsi passare per riordino l’obbligo della coincidenza tra residenza anagrafica e abitazione? il divieto di promuovere il servizio attraverso internet e le più diffuse piattaforme digitali di promozione e prenotazione dedicate ai B&B? vietare la possibilità di offrire a colazione una fetta di torta fatta in casa per una più “salutare fetta biscottata in busta”?
Senza un serio ripensamento dell’impianto legislativo proposto, abbiamo stimato che almeno i 4/5 dell’offerta di ospitalità B&B non sarà in condizioni di “adeguarsi al riordino” e dovrà abbandonare il mercato.
Auspichiamo che sulla base delle nostre ragioni, della Piattaforma che l’Assemblea assumerà, si possa aprire un confronto con la IV Commissione consiliare, le forze politiche in essa rappresentate, lo stesso Governo Regionale, nell’interesse del sistema turistico pugliese e dei consumatori.
Bari, 03 gennaio 2012
Pagina Facebook Salviamo i B&B in Puglia
www.facebook.com/groups/salviamoBBpuglia
Vedi anche:
www.brundisium.net/notizienew/shownotiziaonline.asp?id=41206

L’Assemblea dei Gestori, per dare continuità al Gruppo Facebook “Salviamo i B&B in Puglia” - oggi conta circa 400 adesioni - andrà a consolidare la propria struttura Organizzativa, la nomina di un portavoce e di una delegazione trattante, la nascita di un’Associazione di Operatori dell’ospitalità Diffusa.
Presentato come un provvedimento di “riordino”, il DDL in realtà racconta di un perverso intreccio di interessi che si sono venuti a saldare tra corporativismo delle Associazioni degli Albergatori e Dirigismo pubblico, intreccio peraltro candidamente e formalmente riconosciuto.
Un riordino che sarebbe stato più coerente titolare Linee Guida di Controriforma per cancellare un’esperienza di Libertà d’impresa
Nel merito, invece di dar vita ad un provvedimento di ulteriore liberalizzare, sburocratizzazione e semplificazione, si è deciso di concordare con gli Albergatori una strada per rendere impossibile la prosecuzione dell’esperienza dei B&B utilizzando abusati e fuorvianti stereotipi tra i quali la presunta: “concorrenza sleale”.
Non vi è invece alcuna concorrenza sleale perché, è bene chiarire, i gestori dei B&B non godono di alcuna franchigia fiscale, sono regolarmente dovuti a versare, e versano, i tributi dovuti in concorso con il proprio reddito personale; inoltre, perché operano soddisfando un segmento di domanda di ospitalità assolutamente specifica, segmento diverso dalla domanda che caratterizza il settore alberghiero e che, caso mai, è stato recuperata a mercati esteri quali la Grecia, la Croazia e la Spagna.
Ma davvero può farsi passare per riordino l’obbligo della coincidenza tra residenza anagrafica e abitazione? il divieto di promuovere il servizio attraverso internet e le più diffuse piattaforme digitali di promozione e prenotazione dedicate ai B&B? vietare la possibilità di offrire a colazione una fetta di torta fatta in casa per una più “salutare fetta biscottata in busta”?
Senza un serio ripensamento dell’impianto legislativo proposto, abbiamo stimato che almeno i 4/5 dell’offerta di ospitalità B&B non sarà in condizioni di “adeguarsi al riordino” e dovrà abbandonare il mercato.
Auspichiamo che sulla base delle nostre ragioni, della Piattaforma che l’Assemblea assumerà, si possa aprire un confronto con la IV Commissione consiliare, le forze politiche in essa rappresentate, lo stesso Governo Regionale, nell’interesse del sistema turistico pugliese e dei consumatori.
Bari, 03 gennaio 2012
Pagina Facebook Salviamo i B&B in Puglia
www.facebook.com/groups/salviamoBBpuglia
Vedi anche:
www.brundisium.net/notizienew/shownotiziaonline.asp?id=41206
Letture: 7591