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L'Atelier sul Mare di Castel di Tusa

Un’opera d’arte è pienamente realizzata quando viene vissuta, abitata, quando chi ne fruisce ne diviene parte integrante. Un’utopia? No. E allora, a meno di non avere la possibilità di realizzare una casa che sia un’opera d’arte, è possibile che una camera d’albergo diventi un’opera d’arte da vivere assecondando e rendendo possibile il sogno di tanti, quello di addormentarsi all’interno di un museo per risvegliarsi circondati da capolavori.

A Castel di Tusa, in provincia di Messina, Antonio Presti ha stravolto l’idea di camera d’albergo per consegnarla al suo sogno estetico. A pochi metri da un mare incantato e a ridosso degli spettacolari Monti Nebrodi L’Atelier Sul Mare è un albergo unico al mondo dove, 20 delle 40 camere che lo compongono, sono state realizzate da un artista internazionale che ha realizzato, per l’Atelier sul Mare, un’opera unica.

L’Atelier sul mare è solo uno dei gioielli che danno vita a questo variegato mosaico territoriale nato dalla vulcanica e tenace volontà di Antonio Presti, ideatore della Fiumara d’Arte impegnato da anni a creare una coscienza legata alla cultura ma soprattutto uno spirito etico che si forma proprio attraverso un rapporto differente con la bellezza.

Alla morte del padre, proprietario di un avviato cementificio a Castel di Tusa, il giovane Presti scelse una strada diversa da quella che attribuisce valore al denaro e, in ricordo della figura paterna ideò un progetto artistico che fosse anche un atto d’amore e che esprimesse la continuità tra la vita e la morte e la conservazione della memoria. Presti mise così il proprio patrimonio e le proprie maestranze a servizio di questo sogno creando un museo all’aperto realizzato nel territorio di una fiumara a secco da anni nei pressi di Tusa. Le opere sono state affidate alla creatività di artisti internazionali.

L’Atelier sul Mare fa parte di questa realtà unica dove paesaggio, cultura e arte si fondono per far rivivere ai visitatori un’emozione unica e indimenticabile. L’Atelier fa parte oggi dei 100 hotel più noti al mondo e i prezzi sono molto accessibili. Più che di un Hotel potremmo parlare di un vero e proprio contenitore d’arte contemporanea, un museo vivo e pulsante all’interno del quale il visitatore-ospite non ha, con l’opera d’arte, solo un rapporto contemplativo e distaccato, ma può esperirla dall’interno lasciandosi coinvolgere da emozioni, stati d’animo e gesti lontani dal tradizionale rapporto che si instaura all’interno dei musei.

Eretto negli anni Ottanta a 2 km dalla Fiumara d’Arte in un contesto selvaggio, allora incontaminato, l’Hotel è immerso nella pace e nel silenzio. All’interno delle camere non esiste la TV per non distrarre il visitatore dall’esperienza unica che si trova a vivere all’interno di un’opera d’arte. Ci si può addormentare su un letto triangolare nella stanza sghemba dal titolo Trinacria realizzata da Mario Staccioli o su di un talamo circolare di 3 metri di diametro che ruota attorno a un tetto apribile nella Torre di Sigismondo di Raoul Ruiz. Ci sono le camere dedicate al mare dal titolo Il Mare Negatodi Fabrizio Plessi o Alla Terra e al fuoco, camera nata dall’artista Luigi Mainolfi.
Hidetoshi Nagasawa ha intitolato la sua camera Mistero per la Luna. Paolo Icaro ha creato un enorme letto bianco dal titolo Il Nido di Paolo. Una della camere più note è La Bocca della Verità di Mario Ceroli ispirata alla celebre Bocca della verità in pietra della Basilica di Santa Maria in Cosmedin di Roma. Un letto zattera campeggia all’interno della camera Lineadombra di Michele Canzonieri. Energia, la stanza di Maurizio Mochetti, è incentrata sul contrasto tra la pesantezza della materia e l’immateriale leggerezza della luce. La Stanza della Pittura di Piero Dorazio e Graziano Marini è concepita come una superficie dipinta ad affresco, per cui l'ospite immagina di entrare dentro un quadro astratto, e ancora la Stanza dei portatori d'acqua di Antonio Presti, Agnese Purgatorio, Danielle Mitterrand, e Cristina Bertelli per passare le notti immersi nel nucleo primordiale dell'essere. Maria Lai ha pensato la sua camera come un viaggio che dalla profondità degli abissi conduce verso l’infinito dello spazio cosmico. Le stanze sono anche spunto per la riflessione e la denuncia, è il caso dell’Omaggio a Pasolini di Dario Bellezza, Antonio Presti e Adele Cambria, mentre la Stanza dei Segni di Renato Curcio e Agostino Ferrari è un omaggio all’utopia ideologica. Vincenzo Consolo, Ute Pika e Umberto Leone hanno realizzato Lunaria-Contrada, una sorta di favola che racconta la caduta della luna a simbolo e metafora del disfacimento della cultura e della poesia. Vera e propria stanza dei sensi e del piacere Hammam di Sislej Xhafa, spazio condiviso, due stanze dell’archittura araba unite/divise dallo stesso Hammam.

Il prossimo progetto di Antonio Presti riguarderà le modalità di movimento all’interno del contenitore d’arte e degli spazi condivisi. L’ascensore esce dall’anonimato per diventare mezzo artistico. Solo chi intonerà un canto riuscirà a far muovere l’ascensore, grazie ad un complicato gioco elettronico, per raggiungere la destinazione. Presti dice “Ricordati che chi canta prega due volte”, l’Atelier sul Mare sarà l’unico posto al mondo dove gli ospiti per poter uscire o entrare dovranno solamente cantare.

L’Atelier sul mare non è solo ospitalità. Gli ospiti, e non solo, possono frequentare corsi di ceramica (la vicinanza con Santo Stefano di Camastra è una garanzia di qualità e professionalità degli insegnati), accedere alla biblioteca, venire a contatto con artisti e intellettuali che lo hanno scelto come luogo di incontro e di confronto a pochi passi dalla Fiumara d’Arte.

Pagina dell'Hotel su iHotels.it

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Dove dormire a Castel di Tusa