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Riti di Pasqua. Tutta l'Italia entra in scena

E' Pasqua! l'Italia si trasforma in un grande teatro di rappresentazioni viventi e di riti di commemorazione. Da Nord a Sud è tutto un susseguirsi di processioni, rappresentazioni sacre, feste popolari e sagre. Intere cittadine scendono in piazza nel corso della Settimana Santa, che culmina con la Domenica di Pasqua, per commemorare il dramma sacro della Morte e Risurrezione di Cristo. Il Venerdì Santo si svolgono in tutto il paese, soprattutto al sud, centinaia di fiaccolate. A volte i partecipanti sono scalzi o addirittura in catene per rendere più faticoso il percorso della redenzione. Tra l'elemento doloroso della Passione e quello gioioso della Resurrezione tutta l'Italia è un pullulare di feste alle quali abbiamo dedicato anche uno speciale Pasqua In Italia: https://www.bed-and-breakfast.it/pasqua_italia.cfm  .

Associati ai riti non mancano naturalmente le tradizioni gastronomiche tra le quali, comuni a tutti, sono l'agnello pasquale, le uova, i dolci a forma di colomba. L'Uovo, simbolo per eccellenza della Pasqua, rappresenta la vita e appartiene a numerose culture anche precristiane. Si dice che i primi ad utilizzare l'uovo come oggetto bene augurante siano stati i Persiani che festeggiavano l'arrivo della Primavera scambiandosi delle uova di gallina. In Occidente l'usanza si fa risalire al dono che l'abate di Saint-Germain-Des Pres fece a Luigi VII di ritorno dalla Seconda Crociata. Tra le celebrazioni religiose che hanno come protagonista l'uovo, simbolo di fecondità e rinnovamento, si possono ricordare quella di Urbania in provincia di Pesaro dove ogni anno si svolge il tradizionale gioco chiamato Punta e Cul, ispirato alle usanze della aie contadine quando la mattina di Pasqua e nei due giorni seguenti ci si incontra per fidarsi al gioco dell'uovo. Un tempo si preparavano centinaia di uova sode e si trasportavano nell'aia dentro un cestino. I concorrenti, solitamente una ventina, si disponevano in cerchio mentre le uova si disponevano al centro a formare una S. Il concorrente che aveva la fortuna di cominciare poteva scegliere il suo uovo e valutarne la consistenza mentre gli altri erano costretti a a prendere quello successivo. Il gioco consiste nel battere le uova le une contro le altre dal lato più appuntito. Il vincitore è quello il cui uovo rimane intatto. La stessa festa si svolge a Tredozio in provincia di Forlì; il momento più spettacolare della giornate è però quello della Gara dei Mangiatori di Uova Sode. I concorrenti hanno a disposizione tre minuti per mangiare il maggior numero di uova sode e per riuscirne a mangiare di più si aiutano con dei grandi boccali di birra. In tutta la penisola sono poi diffusi, durante la Settimana Santa, i riti che ricordano la Passione di Cristo che si intensificano a raggiungono il culmine il Venerdì Santo quando la comunità dei fedeli vive un giorno di lutto universale espresso attraverso molte forme di partecipazione popolare. Molto diffuso è anche il topos dell'incontro, la Domenica di Pasqua, tra la Madonna e il Figlio risorto. In Sardegna i riti della Settimana Santa sono molto suggestivi. A Sassari la sopravvivenza delle tradizioni si deve soprattutto all'esistenza delle Confraternite che per tutta la settimana animano la vita cittadina con diverse processioni che si concludono con l'incontro di Gesù e Maria. A Iglesias il martedì ha luogo la processione dei Misteri. Il Giovedì dopo i tramonto si svolge la processione dell'Addolorata. La processione più attesa è quella del Venerdì Santo nella quale è rappresentato il funerale di Gesù raffigurato in un bellissimo simulacro risalente al XVII secolo e accompagnato da una lunghissima schiera di figuranti in abito spagnolo. A Bormio (Sondrio) esiste una tradizione, probabilmente unica nel suo genere che affonda le sue radici nella natura pastorale di questa terra. Sono i Pasquali, un vero e proprio rito propiziatorio per la Primavera dopo i grigiori dell'inverno. I Pasquali consistono nella benedizione di cinque agnellini che vengono trasportati in chiesa ornati in maniera variopinta da ciascuno dei cinque rioni in cui è suddiviso il borgo. Qualche volta un rione ha un proprio buon pastore impersonato da un bambino vestito di pelli che stringe tra le braccia un agnellino bianco. Una colomba è protagonista della famosa celebrazione dello Scoppio del Carro che si svolge a Firenze. E’ una suggestiva festa che deve la sua origine a tre schegge del Sacro Sepolcro conservate nella Chiesa dei Santi Apostoli. I tre frammenti di pietra giunsero a Firenze grazie a Pazzino de’ Pazzi che, imbarcatosi nel 1097 con i crociati alla volta della Palestina, salì per primo sulle mura della Città Santa. La storia narra, inoltre, che quando la città di Gerusalemme venne liberata, i crociati si raccolsero nella Chiesa della Resurrezione distribuendo il fuoco benedetto provocato dallo strofinio dei tre frammenti del Sepolcro. Le tre pietre continuarono negli anni ad essere utilizzate per accendere il cero pasquale finchè si decise di realizzare un carro per trasportare il fuoco sacro in giro per la città. Oggi il carro viene trasportato per il giorno di Pasqua da buoi bianchi dal Piazzale del Prato fino al Duomo di Firenze e si tende ad esso un filo di ferro che lo unisce all’altare maggiore. Lungo il filo viene legata una colomba che porta nel becco un ramoscello di ulivo e ha il compito di scivolare verso il carro con la miccia accesa per incendiare i fuochi d’artificio contenuti su di esso. La tradizione vuol che se lo scoppio risulta perfetto e se la colombina compie il percorso per intero per Firenze si preannuncia un anno positivo.

In Sicilia i riti della Pasqua si colorano, in ogni luogo, di infinite sfumature: scenografie emozionanti, costumi variopinti, suggestive processioni. Il ciclo commemorativo della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo è reso visibile attraverso precise forme di teatralizzazione e drammatizzazione da cui emerge, dominante, il contenuto umano e terrestre dell’evento: la Sicilia diviene un grande palcoscenico commovente e partecipato di scenografie del dolore e della gioia. In una commistione di dati folklorici ed elementi liturgici ufficiali, la Settimana Santa è quel periodo in cui viene portato in scena un copione nel quale i protagonisti sono il Bene che sconfigge il Male, l’Angelo che sconfigge il Diavolo, la Vita sconfigge la Morte. La lotta del Bene contro il Male è, ad esempio, la protagonista di Prizzi (Palermo).

La Domenica di Resurrezione due processioni, quella con la statua dell’Addolorata e quella con Gesù Cristo si dispongono a un capo e all’altro della via principale. Accanto a quest’ultima si trovano due angeli con la spada in mano. Ma al momento dell’incontro tra la Madonne e Cristo due diavoli, che indossano due tute rosse e una maschera di latta, e la Morte con una tutta gialla, cominciano ad agitarsi correndo da una statua all’altra. Il tentativo di impedire l’incontro tra la Madre e il Figlio è detto "abballu di li diavuli". Sebbene caricata di un’altra simbologia, ancora più evidente risulta il significato di rappresentazione dell’insorgenza del demoniaco nella maschera pasquale del "giudeo" a San Fratello. Il Giovedì e il Venerdì precedenti la Pasqua le strade di San Fratello sembrano ripercorse dall’agitazione e dal tripudio dei giorni di Carnevale. Salti, corse, rumore di catene e squilli di trombe annunciano la presenza dei "giudei" che sono contadini e pastori vestiti in un abbigliamento che vuole alludere agli uccisori di Cristo. Al di sopra del cappuccio i Giudei portano un elmetto su cui sono dipinti motivi tratti dalla simbologia cristiana o da quella popolare, come croci, pesci, cuori intrecciati, corni rossi oppure brevi frasi. Tra i riti siciliani una nota meritano i Misteri di Trapani. Una celebrazione di origine spagnola realizzata attraverso una processione di statue. I fedeli, incappucciati e con lunghe tuniche sfilano a piedi nudi seguendo un cerimoniale rigoroso che risale al 1765. Ogni confraternita porta in processione fino alla cattedrale la propria statua in rappresentanza di un mestiere (mistere) assieme all’urna del Cristo morto e dell’Addolorata per la benedizione.

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