Magie di Natale. Il Presepe Vivente di Monteforte Cilento
Il Cilento è una subregione della Campania a pochi chilometri da Napoli incastonato tra il mare e l'Appennino.
Un territorio da scoprire e da vivere sia durante il periodo estivo che durante quello invernale alla ricerca di piccoli borghi arroccati e tradizioni. Una idea natalizia potrebbe portarvi verso antichi paesini attaccati a impervie montagne, presepi di case e di roccia, scenario perfetto per la ricorrenza e la commemorazione natalizia.
Tutto il Cilento è uno scrigno di storia, natura e tradizioni. Un grande libro che si sfoglia dalle propaggini più esterne sul mare a quelle nascoste tra alture, colline e grotte misteriose, paradiso per gli speleologi. Il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano è il magnifico risultato dell'opera combinata della natura e dell'uomo. I primi insediamenti umani risalgono al Paleolitico sino all’Età del Rame. La presenza di queste antiche culture è testimoniata dalle tracce lasciate sia nelle grotte costiere sia in quelle interne lungo i percorsi del crinale dei massicci montuosi, sia nel vallo di Diano. Intorno al XVII secolo a.C. i Greci formarono la città di Poseidonia, chiamata successivamente Paestum dai Romani, mentre i Focei dell’Asia Minore fondarono Velia. I templi costruiti dai greci lungo la costa furono dedicati a Era, la dea della fertilità, e ad Atena, la Dea della Saggezza. Le colonie della Magna Grecia erano allora le città più progredite del mondo e il Mediterraneo era il fulcro dei traffici e dei commerci. Con la caduta dell’Impero Romano iniziò il lungo periodo delle dominazioni barbariche. Questo incontro/scontro fra diverse culture determinò il nascere di complessi architettonici e pittorici di grande bellezza.
IlParco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è il Parco mediterraneo per eccellenza grazie alla specifica tipologia ambientale che lo contraddistingue. La macchia mediterranea si estende nella zona costiera insieme con gli ulivi e i boschi sempreverdi. Nelle quote superiori e nell’interno si ergono querce, aceri, tigli, olmi, frassini e castagni, mentre, a quote maggiori, i faggeti coprono i monti.
Vista la grande varietà della morfologia e della flora del parco, non è strana la presenza di una diversificata fauna. Nelle zone montane si trovano le Aquile Reali, la Lepre appenninica e la Coturnice, che rappresentano forme animali autoctone appenniniche ormai estinte in molte parti del territorio. Tra i pascoli vi sono lupi, volpi e martore.
Massima espressione, per le regioni elencate, di Paesaggio Evolutivo al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è andato il Riconoscimento Unesco ed è stato inserito tra i Beni Patrimonio dell'Umanità. Uno dei borghi montani più suggestivi, che insiste interamente nel Parco del Cilento, è la cittadina di Monteforte Cilento. I grappoli di case dai tetti rossi sorgono a seicento metri dal livello del mare sul versante occidentale del Monte Chianiello. Protagonista dell'agglomerato urbanistico è il castello medievale attorno al quale si struttura nei secoli e viene crescendo la cittadina che domina la Valle dell'Alento. Dalla terrazza panoramica si gode di una vista mozzafiato caratterizzata da rocce, pascoli, foreste di castagni e querce.
Il centro storico si articola tra vicoletti e scalinate con abitazioni e palazzi addossati gli uni agli altri. Il nome della città deriva da Mons Fortis, cioè altura fortificata e nel nome è racchiusa la funzione storica della cittadina che in passato fu castrum, cioè una fortezza militare, e castellum ossia luogo abitato da civili ma inclusi in un recinto fortificato. Furono i Longobardi e più tardi i Normanni ad ampliare e rendere ancora più sicuro il castello dagli attacchi nemici e la storia conferma sia il ruolo di fortezza che quello di avamposto del borgo.
Nel 1144 divenne possedimento Normanno di Enrico di Monteforte e in seguito fu proprietà dei Principi di Salerno dopo una concessione fatta dal re di Napoli Ferdinando d'Aragona. Dal punto di vista paesaggistico Monteforte ha potuto beneficiare di quell'isolamento che l'ha preservata e ha protetto la sua natura di boschi fittissimi, incontaminati. Anche le tradizioni si sono mantenute integre e insieme al contesto fanno sì che a Monteforte si organizzi un Presepe Vivente tra i più belli della Penisola. Allestito tra le casa e le botteghe del centro storico e il vecchio forno nel presepe rivivono tutti gli antichi mestieri: il massaro, il fabbro, le tessitrici, il calzolaio, l'impagliatore. I visitatori e i cittadini osserveranno i vecchi mestieri riprodotti in contesti originari mentre, nei pressi dell'antica Chiesa di Santa Maria Assunta, in una stalla abbandonata, viene simulata la magia della Natività.
La rappresentazione del Presepe Vivente si ripete per 3 serate, dal 28 al 30 dicembre, dalle ore 17.00 alle 20.30. Ma il Natale di Monteforte non si esaurisce con il bellissimo Presepe Vivente. Alla fine del percorso ad attendere i visitatori ci sarà infatti un ricco Mercatino di Natale con artigianato a prodotti tipici: merletti, taralli, olio, vino, formaggi, salumi oltre a tutti i piatti e i prodotti della tradizione che potrete degustare per poi sperimentare in trattoria o al ristorante: cavatielli del Cilento, laane e ceci, caciocavallo podolico, mozzarella nella mortella, soppressata. Il tutto innaffiato dall'Aglianico del Cilento e dal Rosso Cilento, entrambi prodotti DOC. La serata continua con una festa vera e propria nella piazzetta del centro storico, coperta e al riparo dal freddo, per continuare con le degustazioni: fungi e ciciari a’ zuppa , foglie e patane, presutto cu lo pane, e tanto altro. Tutte e tre le serate saranno allietate da gruppi di artisti locali.