È Pistoia la Capitale Italiana della Cultura per il 2017
“ Ben sostenuta nei suoi elementi, area centrale urbana, relazioni con il territorio circostante, ampiezza dei settori, gestione del sistema bibliotecario, budget importante ma realistico” sono alcune delle motivazioni che hanno sostenuto la scelta, a sorpresa, di Pistoia come Capitale Italiana della Cultura 2017.
Fino alla fine del 2016 sarà Mantova a stringere la palma dell'importante riconoscimento e ad usufruire del milione di euro ricevuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali; all'entrata del 2017 il testimone passerà a Pistoia che ha superato le altre candidate: Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Spoleto, Taranto e Terni.
La proclamazione è avvenuta alle 17 di lunedì 25 gennaio nel Salone del Consiglio Nazionale del Ministero in via del Collegio Romano, 27. «Mi pare una bella vittoria, un po’ a sorpresa - ha commentato Franceschini -. La commissione ha lavorato in modo approfondito e trasparente, non ci sono state pressioni».
In realtà Pistoia Capitale della Cultura lo è già in un certo senso. Capitale del Blues in Italia grazie al noto Festival Pistoia Blues che si svolge ogni estate, capitale dell'antropologia grazie alla rassegna Dialoghi sull'Uomo, capitale delle trasformazioni ubrane grazie al Festival Leggere la città. E la città di 90.000 abitanti ha già investito - ancor prima di conoscere l'esito delle votazioni e prima di contare nel budget del milione di euro previsto - nella riqualificazione delle mura, dei percorsi e del verde cittadino in modo da ridisegnare esteticamente tutti i quartieri che gravitano intorno al bellissimo centro naturale della città: Piazza Duomo dove trionfano la Basilica di San Zeno, esempio mirabile del romanico italiano, il Battistero gotico di San Giovanni in corte che ricorda quello di Firenze con i suoi preziosi marmi bianchi e verdi, il Palazzo dei Vescovi, il Palazzo Pretorio, sede del Tribunale, e il Palazzo del Comune sede del municipio. Sacro e profano in un unico spazio, simbolo di una città che ha anche un sistema bibliotecario invidiabile e un cartellone di eventi spalmati nell'anno di tutto rispetto.
Una città molto lontana dal giudizio che Dante Alighieri espresse nella Divina Commedia posizionando Pistoia nel venticinquesiomo canto dell'Inferno tra le parole di un suo concittadino, Vanni Fucci, ladro confesso che augura alla sua città di ridursi in cenere.
Il 2017 sarà l'anno di Pistoia che dedicherà una mostra a Marino Marini in collaborazione con la Fondazione Guggenheim e realizzerà un ampio cartellone di spettacoli teatrali, di danza e di collaborazione internazionale grazie al sistema di residenze artistiche e atelier del Centro Culturale “Il Funaro”.
Un esempio da seguire e che ha prodotto i risultati sperati con la proclamazione di Capitale Italiana della Cultura nel 2017. Lo scopo del bando indetto dal Ministero per i beni e le attività culturali vuole infatti sostenere e valorizzare la autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane affinchè venga recepito il valore della cultura come ingrediente per la coesione sociale e l'integrazione. In sede di proclamazione il ministro Franceschini ha già annunciato la preparazione del bando e dell’iter per la proclamazione della Capitale della cultura italiana 2018.