NAPOLI: UN FANTASMA PER OGNI VICOLO
I fantasmi si danno appuntamento a Napoli nei giorni di sabato 24 gennaio, sabato 7 febbraio e sabato 7 marzo.
I vicoli, gli anfratti, le chiese e i palazzi della città sono stati teatro di eventi inspiegabili, amori terminati nel sangue, maledizioni e vendette efferate. In quei luoghi vagano ancora, all’imbrunire, spettri, demoni e fate e, furtivi, incrociano lo sguardo dei passanti.
E’ un viaggio nella Napoli del fantastico, del tenebroso e del magico quello che una archeologa, stufa dei soliti itinerari ha deciso di proporre, da qualche anno a questa parte, nella città partenopea. Un tour per veri ghostbuster che inizia al tramonto, quando le ombre si allungano e i luoghi si trasformano, un tour che pone l’accento su curiosità e leggende spesso dimenticate ma profondamente ancorate alla tradizione popolare. Il tour è anche l’occasione per scoprire luoghi meno noti della città facendosi accompagnare da “misteriose presenze” e non solo del “Munaciello” e della bella “‘Mbriana” che oramai fanno parte del vivere quotidiano dei napoletani, dei quali comunque verrete messi al corrente dalle guide.
Gli itinerari hanno inizio dalle prime ore del tramonto da Piazza Luigi Miraglia. Si andrà alla ricerca dei fantasmi di Donna Albina, Donna Regina e Donna Romita, tre sorelle alle quali sono dedicate tre vie di Napoli che decidono di farsi monache essendo innamorate tutte dello stesso uomo promesso in sposo a una di loro. Si visita la Cappella Pontano, piccolo tempio di epoca rinascimentale appartenente a una nota famiglia di necrofori che sin trova nel centro antico della città, lungo Via Tribunali, superato il Duomo si giunge di fronte a Castel Capunano, fondato da Guglielmo il Malo, secondo re di Napoli e figlio di Ruggero il Normanno.
Tra queste mura non manca di certo una storia di fantasmi, se non di più… Pare che nei corridoi di questa dimora, tra vecchi mobili e scaffali polverosi sia stato avvistato lo spirito di Giuditta Guastamacchia, donna bellissima e dalla sfrenata concupiscenza, decapitata per avere indotto il suo amante ad uccidere il marito in maniera orribile con il coinvolgimento di un giovane chirurgo vittima del fascino della donna. Passando per la Chiesa della Anime del Purgatorio si narra che le fanciulle in età da marito pregano ancora la principessa Lucia affinchè ricevano la grazia di convolare presto a nozze. Si prosegue verso Via Nilo dove ad aspettarvi c’è un palazzo conosciuto come la residenza del Fantasma dalla testa d’Elefante divenuto famoso grazie ad una commedia di Edoardo De Filippo e la vicina Piazzetta Nilo dove si percepisce la presenza delle monache da lì sfrattate per far posto, nel 1200, ad uno dei consigli di quartiere della città.
Nel Chiostro della Chiesa di Santa Chiara si aggira invece l’anima di Giovanna d’Angiò, regina di Napoli, uccisa nel 1382 per ordine di Carlo III Durazzo che ne aveva invaso il regno e che non le concesse sepoltura in una terra consacrata, colpevole la regina di avere appoggiato l’antipapa Clemente VII. Il Fantasma di Giovanna d’Angiò apparirebbe ogni anno il giorno della sua morte. Avanza lenta, rasente ai muri con il capo chino, a guai a guardarla diritto negli occhi quando le capita di alzare lo sguardo.
Nelle Sale del Museo di Capodimonte invece il fantasma di Maria di Borbone, sposa di Ferdinando IV di Napoli, a quanto si narra, dà degli splendidi ricevimenti con musica e danze.. di spiriti.
La leggenda più bella e struggente è quella del fantasma di Maria d’Avalos in Piazza San Domenico Maggiore.
E' il 17 ottobre 1590, Maria D'Avalos e Fabrizio Carafa, in una delle stanze del celebre palazzo S. Severo, rinnovano, ancora una volta, l'eterno incantesimo dell'amore. Sono giovani, belli, innamorati. Sono felici, tra quelle mura discrete che celano, agli occhi del mondo, l'estasi e la paura di una relazione adultera, dimentichi di un marito, Carlo Gesualdo, principe di Venosa, legittimo consorte di Maria, troppo orgoglioso per tollerare l'onta di un tradimento, troppo innamorato per invocare la giustizia della legge. La passione tra i due giovani amanti cresce ogni giorno di piu', e presto anche la prudenza viene messa da parte. Un giorno un amico informa il principe di ciò che si compie tra Maria e Fabrizio. Pazzo di dolore e di gelosia, l'uomo tenta ancora di non arrendersi alla dolorosa verità. Concede all'adorata moglie l'ultimo atto di fiducia. Finge di partire per ritornare, a notte fonda, nella segreta speranza di trovare, sola e casta, la donna che ama. Spalanca la porta di casa e vede i due amanti avvinti sul talamo.
L'ira e la disperazione, troppo a lungo represse, impongono le loro crudeli ragioni.
Nella centralissima Piazza San Domenico, in cui sorge il celebre Palazzo di Sangro dei Principi di Sansevero, e per anni, l'urlo agghiacciante della splendida e sfortunata Maria, ha raggelato il quartiere, fino a quando nel 1889, crollò l'ala del palazzo dove avvenne il delitto.Solo da allora lo spirito errante di Maria sembra avere un pò di pace e ora, nelle notti senza luna, l'ombra evanescente riappare silenziosa e dolente. In tanti raccontano di averla vista, bellissima, evanescente, con le lunghe vesti discinte, i capelli scomposti e con il volto dipinto di terrore.
Date:
Sabato 24 Gennaio 2009 ore 18.00
Sabato 7 Febbraio 2009 ore 18.00
Sabato 7 Marzo 2009 ore 18.00
Per info e prenotazioni:
Luigia Salino
338 9652288
081 193 191 38
www.insolitaguida.it