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Mantova: Capitale Italiana della Cultura 2016

Mantova: Capitale Italiana della Cultura 2016

Mantova città Patrimonio dell'Unesco dal 2008 è stata nominata Capitale Italiana della Cultura per il 2016.

Grazie al prestigioso riconoscimento otterrà un milione di euro per realizzare il progetto presentato.

La scelta della Capitale Italiana della Cultura è caduta su Mantova si può dire all'unanimità e con l'esclusione della altre città in lizza per il titolo: Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto, Terni.

A dicembre si conosceranno le motivazioni di tale scelta, nel frattempo perchè non pianificare una mini vacanza in una delle città più affascinanti d'Italia.

Mantova è città d'acque, lo sosteneva Montesquieu quando nel 1729 la definiva una “seconda Venezia” grazie alle acque del Mincio addomesticate fino a creare dei laghi che circondano la città. Per chi ama i centri adagiati sull'acqua lo skyline di Mantova che si specchia nelle acque dei laghi è un vero e proprio spettacolo da non perdere.

Città di Virgilio, poeta latino che qui nacque e al quale, in Piazza Broletto, una delle piazze più belle della città in pieno centro storico, è dedicata una statua scolpita da un ignoto artista veronese del XIII secolo. La tradizione popolare ha chiamato la statua di Virgilio Publio Marone “Vecia Mantua”, Vecchia Mantova, e ogni forestiero doveva renderle omaggio quando entrava per la prima volta in città. Mantova è la città del Festival della Letteratura che ogni anno accoglie in città migliaia di appassionati e viaggiatori ed è la culla di capolavori assoluti del medioevo e del rinascimento italiano.

Come non ricordare la sublime Camera degli Sposi del Castello di San Giorgio. Detta “camera picta” è celebre per il ciclo di affreschi che ricopre le sue pareti e dipinto da Andrea Mantegna tra il 1465 e il 1474. La decorazione della stanza venne commissionata da Ludovico Gonzaga e Mantegna scelse una decorazione ad affresco che investisse le pareti e la volta ma che doveva adattarsi all'esiguità dello spazio. Lo sfondamento del soffitto tramite una pittura illusionistica permise di dilatare e rendere arioso lo spazio dedicato alla celebrazione dinastico-politica della famiglia Gonzaga. Il torrione del Castello di San Giorgio dove si trova la Camera degli Sposi fa parte dell'immenso Palazzo Ducale che si estende per 34 mila mq. Il Palazzo del Capitano che si affaccia su Piazza Sordello è l'edificio più antico di Palazzo Ducale e fu voluto da Vittorio Bonacolsi sul finire del Duecento.

Palazzo Te è una villa progettata da Giulio Romano, allievo di Raffaello, per Federico II Gonzaga. L'idea di Federico II era quella di trasferire le scuderie della famiglia Gonzaga in una sorta di edificio di rappresentanza destinata sia ai grandiosi ricevimenti sia ai suoi incontri segreti con le amanti. All'interno del Palazzo Te si può ammirare la Sala dei Giganti, capolavoro di Giulio Romano che grazie alla pittura illusionistica e a prospettive audaci ingoia il visitatore all'interno di una scena tragica.

Mantova è la sede di uno dei teatri più famosi dello Stivale: il Teatro Scientifico Bibiena. Progettato da Antonio Galli Bibiena è un capolavoro degli anni 60 del Settecento. L'interno è a forma di campana con una successione di palchetti lignei. Venne inaugurato nel 1769 da un Wolfagang Amadeus Mozart giovanissimo, 14 anni, con un memorabile concerto. La facciata del Teatro Bibiena si deve invece a Giuseppe Piermarini l'autore del Teatro alla Scala di Milano.

Il progetto per Mantova Capitale Italiana della Cultura prevede la trasformazione di Mantova, scrigno di tesori del passato, in una smart city, o meglio una Smart Human City, nella quale l'efficienza delle smart cities si fonda con la valorizzazione di monumenti provenienti dal passato, dall'umanesimo rinascimentale. Scopritela in tutta la sua bellezza.

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