Le Isole Tremiti

In epoca medievale nasce il primo centro religioso delle Isole Tremiti ad opera dei monaci benedettini dipendenti dalla nota Abbazia di Montecassino. L’abbazia raggiunse il massimo splendore nell’XI secolo. In questo periodo furono ospiti dell’abbazia i futuri Papi Stefano X, Federico di Lorena, e Vittorio III. Tuttavia le tensioni con l’abbazia di Montecassino e i contatti con i dalmati portarono nel 1237 alla sostituzione dell’ordine dei Benedettini con quello dei Cistercensi di San Bernardo. Questi ultimi ampliarono e fortificarono l’abbazia. Tutto ciò non servì tuttavia ad arginare le incursioni dei pirati slavi che portarono, nel 1334, alla scomparsa dell’ordine e alla distruzione di gran parte del complesso monastico sull’Isola di San Nicola. Oltre alle testimonianze storiche e ai monumenti concentrati prevalentemente sull’Isola di San Nicola, le Tremiti sono un piccolo angolo di paradiso con mare limpido, fondali puliti, vegetazione incontaminata, coste ricche di grotte e romantiche calette.

L’economia delle isole è basata prevalentemente sulla pesca, l’agricoltura e il turismo che ha fatto nascere sull’isola numerosi hotel, residence, villaggi turistici e camping. In soli 20 km quadrati di estensione complessiva l’arcipelago delle Tremiti offre un sorprendente campionario di situazioni ambientali: coste basse e sabbiose, promontori, baie e calette, falesie a strapiombo sul mare.
Le Isole sono cinque: San Domino è l’Isola più famosa e una delle più interessanti dal punto di vista paesaggistico naturalistico; San Nicola, come si diceva, è il punto di forza storico-artistico dell’intero arcipelago; Capraia è quasi disabitata ma dimora di una immensa comunità di gabbiani.
Cretaccio è uno scoglio che fa da ponte naturale tra San Domino e San Nicola e per molto tempo fu davvero il pilone naturale di un ponte che collegava le due isole; Pianosa è una riserva integrale del Parco Marino delle Tremiti.
Il Parco Marino delle Tremiti è uno degli habitat naturali più belli di tutto il Mediterraneo con una riserva che comprende l’area costiera delle isole di San Nicola, San Domino, Capraia e Pianosa. Scrigno di alghe dai colori e dalle forme straordinarie come l’Acetabularia Mediterranea e la Corallina Mediterranea, il Parco possiede un patrimonio ittico eccezionale. Nelle sue acque sono presenti dentici, orate, astici, aragoste, cefali, cavallucci marini e, alle basse profondità, polpi, seppie, cernie. La ricchezza delle specie ittiche e vegetali, la configurazione e la pulizia dei fondali rendono le acque ideali per gli amanti di immersioni e sono diversi i diving center ai quali rivolgersi nelle diverse isole.
San Domino è la più grande delle Isole Tremiti e sicuramente la più bella per gli aspetti paesaggistici. L’intera isola è ricoperta da una caratteristica pineta di Pini D’Aleppo che arriva, in alcuni punti, a strapiombo sul mare. Il sottobosco costituito da specie tipiche della macchia mediterranea: mirto, rosmarino, ginepro, lentisco, è visitabile grazie ai sentieri attrezzati che permettono ai viaggiatori di ritrovarsi a stretto contatto con una natura pressoché incontaminata. Tra le calette più conosciute citiamo Cala delle Arene e Cala Matano che scende a strapiombo sul mare, Cala degli Inglesi dove affondò un battello di contrabbandieri. Tuttavia non c’è tratto di costa che non meriti di essere esplorato. La punta estrema dell’Isola è chiamata la Punta dello Zio Cesare, al largo di essa è stato rinvenuto il relitto di una lunga nave romana.

Le Calette più accoglienti si trovano sulla costa ovest: Cala Sorrentina e Cala dei Turchi all’interno della quale si rifugiarono le galee ottomane nell’assalto che fecero nell’agosto del 1567. Tra le conformazioni rocciose di questo tratto di costa spiccano per bellezza quelle chiamate Architelli. Il più noto è quello di Capraia, in prossimità del faro, a forma di collo d’oca: un capolavoro della natura che si apre sullo sfondo del Gargano.
Pianosa dista venti chilometri circa dalle altre isole e deriva il suo nome dalla conformazione pianeggiante del territorio. L’isola è completamente disabitata e senza la caratteristica macchia mediterranea che ricopre le altre isole. Quest’ultima riveste una certa importanza soprattutto per i fondali importanti per la conservazione delle risorse marine. Le numeroso comunità di specie ittiche presenti in uno dei pochi ambienti ancora incontaminati, trovano condizioni adatte ad alimentarsi e riprodursi.
Il Cretaccio, più che un’isola è un grande scoglio. Sulla costa sud si trovano le rovine del monastero benedettino ed è considerata l’isola dei fantasmi…
Il pesce è il protagonista assoluto della cucina delle Tremiti. Tra le specialità che potrete gustare nei numerosi ristoranti ci sono il Fragagghjame (misto di pesciolini crudi), spaghetti al sugo di aragosta e triglie e orate arrosto.
Tra le feste più importanti ricordiamo quella di Ferragosto quando l’Immagine della Madonna, custodita nella Chiesa di San Nicola, viene scortata in processione sia a terra tra le vie dell’abitato, sia in mare attorno alle isole su un peschereccio fastosamente addobbato. La sera del 15 agosto un grandioso spettacolo di fuochi d’artificio allieta la festa di residenti e turisti mentre in piazza si prepara una enorme frittura di pesce azzurro.
Varie compagnie marittime collegano le Isole Tremiti tutto l’anno con motonavi, traghetti e aliscafi in partenza, a seconda dei periodi, dai porti dell’Abruzzo (Pescara, Ortona, Vasto), del Molise (Termoli), della Puglia (Manfredonia, Vieste, Peschici, Rodi Garganico). Macchine e moto, di norma, e per fortuna, non sono ammesse. L’unica isola che previa autorizzazione del comune ammette lo sbarco di veicoli è San Domino.
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