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Carnevale in Italia

Il più famoso è quello di Venezia, ma non solo in Laguna “una volta all’anno è lecito impazzire!”, sono tantissime le città e i borghi italiani che portano avanti la tradizione di festeggiare il Carnevale in grande, ognuna con le proprie peculiarità e con le proprie maschere di riferimento.
Vogliamo provare a fare un elenco, seppur breve rispetto al panorama degli eventi, dei Carnevali più importanti, più interessanti e più curiosi d’Italia (e se vorrete segnalarcene degli altri, fate pure, scrivendo alla redazione!). Da Nord a Sud tra qualche giorno le città si riempiranno di colori, stelle filanti, coriandoli e carri per far “impazzire” di allegria grandi e piccoli. Qualche idea trascorrere un weekend insolito, divertente e approfittare dell’occasione per visitare luoghi in cui non si è mai pensato di andare e che possono riservare mille sorprese, mille e una in più nei giorni di Carnevale.

A Imola, ad esempio, andrà in scena il 3 febbraio un Carnevale tutto particolare; si svolgerà infatti una sfilata dei veicoli stravaganti ed ecologici con un premio per l’inventore del veicolo ecologico più originale. Fino al 25 gennaio ci si può iscrivere a questa gara che coinvolge categorie diverse: gli adulti, i bambini e le scuole. Un modo originale di festeggiare il Carnevale e utile a far riflettere sui danni provocati all’ambiente e alla salute dalle emissioni dei mezzi di trasporto. E non mancheranno i canti e i balli tradizionali del Carnevale, oltre ad eventi correlati che animeranno il centro storico. www.carnevalefantaveicoli.it

Ancora oggi dopo 135 anni si svolge il ben noto Carnevale di Viareggio che ha raggiunto una fama internazionale. Un intero mese di feste diurne e notturne, con sfilate di carri spettacolari, feste rionali, veglioni in maschera e rassegne di ogni genere, che attira migliaia di visitatori. Il Carnevale di Viareggio 2008 avrà come tema fondamentale la solidarietà e la pace.
Come ogni anno la principale attrazione dell’evento sono i carri allegorici di cartapesta che durante la sfilata diventano dei veri e propri palcoscenici in movimento. Sono delle immense opere d’arte in movimento, alte 20 metri e lunghe 14 realizzate dagli artigiani che lavorano la cartapesta. I carri vengono inseriti in due categorie diverse in base al loro peso. Le opere più grandi raggiungono un peso di circa quaranta tonnellate mentre le meno pesanti “solo” una trentina di tonnellate! .
Nata come passatempo goliardico, la sfilata di Viareggio si è imposta fin dai primissimi anni come evento di satira politica oltre che di costume. Enormi caricature e scene satiriche che si riferiscono sia alla politica di casa che a quella internazionale. Nel 1930 il pittore Uberto Bonetti, ideò la maschera di Burlamacco, comparso per la prima volta nel manifesto del 1931. Un pagliaccio che riassume in sé un puzzle di elementi sottratti alle maschere italiane della Commedia dell'Arte: la tuta a scacchi biancorossi di Arlecchino, il pompon da cipria rubato dal camicione di Pierrot, l’ampia gorgiera bianca di Capitan Spaventa, il copricapo rosso di Rugantino, ed infine il mantello nero svolazzante, tipico di Balanzone. Il nome Burlamacco fu suggerito a Bonetti da Buffalmacco, pittore fiorentino e personaggio del Decamerone. Bonetti sostituì la radice "buffa" con "burla", già utilizzata per il canale del porto, il Burlamacca.
Da allora ogni anno Burlamacco scende dal suo piedistallo e, presa per mano Ondina, la sua compagna, annuncia l'inizio del Carnevale. Tra i carri allegorici, una folla in festa di maschere, balli, canti, musica e dolciumi. Il carnevale di Viareggio prenderà il via il 20 febbraio e andrà avanti fino al 10 febbraio, con una pausa dal 27 gennaio al 3 febbraio.
Ma Carnevale non vuol dire soltanto cartapesta: sono attesissime anche le feste rionali ed i veglioni in maschera organizzati dai migliori locali della Versilia. Un tuffo nella trasgressione carnevalesca è d’obbligo venendo a Viareggio! Di rilievo il programma riservato agli spettacoli e alla cultura: le commedie musicali in vernacolo, gli appuntamenti enogastronomici nei migliori ristoranti della città, e tante altre importanti iniziative. Nutrito anche l’elenco delle manifestazioni sportive. Tra queste il Torneo Mondiale di Calcio giovanile "Coppa Carnevale".
Informazioni, curiosità ed il programma completo di tutte le iniziative collegate al Carnevale 2008 sul Sito Internet: www.viareggio.ilcarnevale.com

E in Sardegna? Cosa succede a Carnevale? La festa più conosciuta, anche fuori dall’isola è già cominciata ieri, 17 gennaio, in coincidenza con l’inizio dei festeggiamenti per Sant’Antonio Abate per poi ripetersi domenica 3 e martedì 5 febbraio, mentre lunedì 4 febbraio si terrà la sfilata dedicata ai bambini. Stiamo parlando del Carnevale di Mamoiada in provincia di Nuoro quando vanno in scena i tradizionali Mamuthones e Issoadhores. La festa è legata all’età nuragica, circa 3500 anni fa ed era un rito propiziatorio per gli abitanti della città. Era infatti una danza per scacciare gli spiriti e proteggere gli animali e il raccolto. Le maschere di questi grotteschi personaggi sono di legno nero e con i tratti del viso particolarmente pronunciati. Portano con loro un groviglio di campanacci avvolti in pelle di pecora pesanti trenta chili mentre gli Issoahodores indossano un giubbotto di pelle rossa , pantaloni bianche e portano una maschera bianca ( a contrastare il colore delle maschere dei Mamuthones) e portano una fune di giunco.
Per informazioni 0784/56222 per il museo delle maschere 0784/569018
www.ilportalesardo.it

A Busseto il Carnevale si concentra in quattro domeniche speciali e di grande festa (20, 27 gennaio e 3, 10 febbraio 2008) con in arrivo un bastimento carico di allegria, musica, sbandieratori, marching band, carri allegorici, animazione, stelle filanti, coriandoli e satira con il tradizionale Gran Carnevale della Risata a Busseto. Busseto si trova nel parmense ed è nota per avere dato i natali a Giuseppe Verdi. Il Comune ha ottenuto nel 2005 la prestigiosa Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
Il grande Carnevale della Risata di Busseto, giunto alla 127esima edizione, è ormai entrato nel novero delle più apprezzate sfilate mascherate italiane per stile (spettacoli diversi ogni domenica) numeri (oltre 15.000 persone ogni sfilata), qualità e accoglienza del pubblico da parte dello staff organizzativo.
Per informazioni: Associazione Amici della Cartapesta Tel. 0524.92487
E-mail: info@carnevaledibusseto.it
Sito internet: www.carnevaledibusseto.com

Il Carnevale più antico di Italia si svolge a Foiano della Chiana e giunge quest’anno alla 469esima edizione. Dal 20 Gennaio al 10 Febbraio, per quattro domeniche consecutive le vie del paese saranno teatro dei festeggiamenti in onore di Re Giocondo, in attesa del verdetto finale che decreterà il vincitore tra i quattro cantieri che partecipano alla divertente gara con opere di cartapesta. Tuttavia la gara è solo l’anima di una manifestazione ricca di venti collaterali: musica, arte, poesia sono solo alcuni degli ingredienti che per quattro domeniche andranno a comporre il divertimento di chi partecipera' alla festa. Quattro i cantieri in gara che dalla prima domenica daranno vita a veri e propri spettacoli che avranno come palcoscenico le piccole vie del centro storico di Foiano. Azzurri, Bombolo, Nottambuli e Rustici: questi i nomi delle quattro fazioni che da secoli ormai si sfidano ogni anno a colpi di coriandoli e cartapesta realizzando imponenti opere artistiche apprezzate in tutto il mondo. Attesa, da parte del pubblico, per scoprire quali saranno i colori e i soggetti rappresentati in forma allegorica da veri e propri maestri della cartapesta e della meccanica. E proprio domenica 20 gennaio, a partire dalle ore 10, i carri saranno svelati al pubblico e agli appassionati.
www.carnevaledifoiano.it

Anche il Carnevale di Putignano è noto per la sua longevità. Riti antichissimi ancora oggi esistenti come la “Festa delle propaggini”, la “Festa dell’Orso”, il “Funerale di Carnevale”, hanno elementi di forte analogia con le funzioni originarie del Carnevale mediterraneo: il rovesciamento dei ruoli sociali, la rottura temporanea delle regole, i riti agresti di rinnovamento primaverile della Magna Grecia con le celebrazioni in onore di Dioniso e Bacco. Ma non solo, nel carnevale di Putignano sono ancora oggi presenti le tracce del Carnevale Medievale con la traslazione delle reliquie di Santo Stefano da Monopoli e Putignano sotto l’egida dei Cavalieri di Malta. Pensate che a Putignano le edizioni del carnevale diventano unità di misura per indicare il trascorrere del tempo.
Sito Internet: www.carnevalediputignano.it

E veniamo alle città siciliane dove il Carnevale la fa da padrone.

Innanzitutto il Carnevale di Acireale. Da sempre considerato il più bello di Sicilia per le sue innumerevoli attrazioni ad animare un contesto già di per sé interessante e molto suggestivo. Ci sono i Carri allegorici, unici nel loro genere, animati grazie a dei meccanismi meccanici e dotati di illuminazione computerizzata, ci sono i Carri infiorati nei quali al posto della cartapesta vengono utilizzati migliaia di fiori a comporre soggetti anch’essi animati e computerizzati. Il tutto infarcito da Gruppi Mascherati. Bande Comiche, Majorettes italiane e straniere e concorsi come quello dei Carri in Miniatura.
Le sfilate delle maschere si svolgono attraverso il bellissimo percorso barocco di Acireale, attrazione per numerosi turisti tutto l’anno, ancora più attraente nel periodo carnascialesco. Contemporaneamente agli eventi legati al carnevale si svolgono ad Acireale mostre estemporanee di pittura, spettacoli in piazza, Cabaret e molto altro.
Il Carnevale di Acireale vanta una lunga tradizione e già alla fine del ‘500 se ne parla. Inizialmente aveva ancora il carattere di una manifestazione spontanea e la partecipazione del pubblico era pressoché totale. Nel 1600 in tutto il territorio di Aci era usanza duellare a suon di uova marce e di agrumi durante il periodo di Carnevale. Nel 1612 un bando della Corte criminale di "Jaci" vieta categoricamente ai cittadini di qualunque ceto, di "giocare" al tiro di arance e limoni durante il periodo di "carnelivari" a causa di gravi fatti (feriti e danni alle cose) accaduti negli anni precedenti. Tale usanza è tutt'oggi in voga nella lontana Ivrea. Agli inizi del '700 il carnevale acese andò raffinandosi e arricchendosi di una carica di ilarità grazie anche agli "abbatazzi", poeti popolari abili nell'improvvisare spassose rime per le strade e nelle piazze. Nell'Ottocento il carnevale compì un salto di qualità con l'introduzione della "cassariata", sfilata di "landò", carrozze trainate da cavalli riservati ai nobili della città che lanciavano raffiche di confetti agli spettatori. All'inizio degli anni Trenta del Novecento invece entrano in scena le maschere in cartapesta, che poi si trasformano in carri allegorici trainati dai buoi, contornati da personaggi e gruppi satirici in movimento. Nel 1948 entra nel novero delle più rinomate manifestazioni a livello internazionale.
E' così da 70 anni che il carnevale di Acireale viene definito come il "più bello della Sicilia": ogni anno i carri allegorico-grotteschi realizzati in cartapesta e quelli infiorati vengono realizzati senza alcun risparmio di fantasia e creatività.
www.carnevalediacireale.it

Anche a Sciacca in provincia di Agrigento è di scena un Carnevale speciale e rinomato in tutta l’isola. Si svolge dal 2 Febbraio al 5 febbraio il Carnevale di Sciacca con le imponenti sfilate di carri allegorici che vengono guidati dalla maschera di Peppe Nappa, la maschera tipica del paese che distribuisce caramelle, vino e salsicce. Le origini del Carnevale saccense risalgono, con probabilità, al 1616, quando il vicerè Ossuna “buttò bando l’ultimo di Carnevale, che ognuno s’avesse di vestire in maschera”. In quei giorni gli “sciacchitani” scatenarono la loro fantasia e continuano a farlo anche oggi. Nei mesi che precedono la festa, inizia la costruzione degli enormi carri allegorici, realizzati da costruttori che da cent’anni si tramandano l’arte della lavorazione della cartapesta. Il momento in cui inizia ufficialmente il Carnevale inizia è la consegna simbolica delle chiavi della città al re del Carnevale: Peppi Nnappa. La popolazione, l’allegria, le maschere, le musiche, gli scherzi, si appropriano della città. Il momento clou della kermesse è la sfilata dei carri allegorici con i loro inni, le musiche e i gruppi mascherati a “bordo” che con le loro coreografie invogliano tutti i partecipanti a danzare. La sfilata dura tutta la notte e culmina con l’immmancabile recita del copione satirico.Tutto ha termina quando il Carro di Peppi Nnappa viene bruciato nella pubblica piazza. I fischietti ed i martelletti vengono buttati nel rogo e l’ebrezza di quei giorni brucia assieme al loro Re. L’atmosfera si fa sempre più calda e chiunque può diventare protagonista, non solo spettatore, di uno dei più divertenti carnevali siciliani. www.aziendaturismosciacca.it

 Lucia Nifosì
 

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