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Il Giusto di Viaggiare. Percorsi della Legalità e soggiorni responsabili nelle terre confiscate alla mafia

Avete letto bene, non si tratta di una svista ma del nome di una Cooperativa che organizza viaggi “giusti”. In che senso?
Era il 2002 quando la Cooperativa Placido Rizzotto e Libera muovono i primi passi di una attività che, con il passare degli anni, si è ampliata ed evoluta e che oggi cura, con attenzione e professionalità visite giornaliere, campi di volontariato e veri e propri tour all'interno dei territori e dei beni confiscati alla mafia.

L'organizzazione dei “viaggi giusti” si va ad aggiungere a quella, più consolidata, di avvio e gestione di imprese agricole, produzione di prodotti biologici e vendita degli stessi nelle Botteghe dei Sapori e dei Saperi della legalità.

Nei terreni confiscati alla mafia è possibile fare una vacanza diversa, una vacanza da condividere con chi quotidianamente lotta contro le mafie e combatte affinchè tutto: la vita, il lavoro, le relazioni sociali tornino ad essere normali. Libera oggi riunisce più di 1500 gruppi locali e nazionali e inizia la sua attività nel 1995 inaugurandola con una raccolta di firme per una proposta di legge che prevedesse il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Dalle ferite della storia, dagli sfregi alla legalità si può guarire come dimostrano le esperienze delle cooperative e come conferma la qualità dei prodotti e dei servizi offerti.

Nei vigneti confiscati ai boss mafiosi in Sicilia si produce, ad esempio, un ottimo vino “Centopassi”. Il nome è quello di un noto film che Giordana ha voluto dedicare a Peppino Impastato, il giornalista di Cinisi ucciso dalla mafia con una carica di tritolo piazzato sui binari, colpevole di lanciare parole pesanti come macigni da Radio Aut denunciando i delitti e gli affari dei mafiosi di Cinisi e Terrasini. Una volta le terre confiscate ai mafiosi erano blindate, oggi brulicano di vita, della vita di quanti credono, e possono constatare direttamente, che una alternativa esiste ed è più forte dell'illegalità.

Il progetti di Libera Mediterraneo, nata nel 2008 per promuovere un turismo responsabile, hanno già attirato 8mila visitatori, la maggior parte dei quali giovani e giovanissimi.

I viaggi organizzati da Il Giusto di Viaggiare prevedono soste di un giorno o soggiorni da 3 a 5 notti. I viaggiatori sono accompagnati dai mediatori culturali di Libera che spiegano la storia dei luoghi. I Viaggi Giusti danno la possibilità al viaggiatore di sperimentare gusti, profumi, cibi tipici delle terre di produzione utilizzando i sensi come chiave di lettura del territorio. Il viaggiatore viene ospitato in strutture molto accoglienti e potrà conoscere, attraverso la cucina, i vini, i prodotti tipici alcuni degli aspetti più caratteristici della cultura locale, delle tradizioni, degli usi, delle feste. In tavola, nelle strutture dove si alloggia, si trovano solo prodotti altamente selezionati secondo criteri di qualità in collaborazione con Slow Food. Vini, paste, conserve, oli sono tutti prodotti dalle cooperative che hanno intrapreso un percorso produttivo verso l'eccellenza biologica.

Il nome di Portella della Ginestra, nota per la strage che si compì nel 1947, è stato utilizzato da un agriturismo gestito dalla Cooperativa Placido Rizzotto. Un casolare settecentesco con eleganti camere e cucina di alto livello. Qui si servono i prodotti della Cooperativa Libera e si bevono Vini Centopassi.
Nei dintorni si può visitare la casa di Peppino Impastato, una delle tante teppe dei Percorsi della Legalità proposti da il Giusto di Viaggiare. Tra le tappe si può far visita anche al luogo della strage di Capaci, al bunker dell'Ucciardone e alla cittadina di Corleone.

*La legge n. 109/96 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie prevede l'assegnazione dei patrimoni e delle ricchezze di provenienza illecita a quei soggetti - associazioni, cooperative, Comuni, Province e Regioni - in grado di restituirli alla cittadinanza, tramite servizi, attività di promozione sociale e lavoro. ??Al 30 giugno 2008 i beni immobili confiscati alla criminalità sono 8.385, di cui 4.940 - il 59% - già destinati per finalità sociali o istituzionali. L'84% dei beni confiscati si trova nelle quattro regioni meridionali, con una netta prevalenza della Sicilia (47%), mentre Calabria e Campania si attestano intorno al 15% e la Puglia al 7%. Il restante 16% è concentrato prevalentemente in Lombardia e nel Lazio. Nel corso del 2007 l'Agenzia del Demanio ha destinato 684 immobili confiscati. Il 2007 ha fatto registrare, per la prima volta, un'inversione di tendenza: il numero dei beni destinati (684) ha superato il numero dei beni in gestione all'Agenzia del Demanio (604).


www.ilgiustodiviaggiare.it

www.libera.it
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