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Feste di Pasqua in Italia - La Processione dei Misteri di Trapani


Una delle processioni più lunghe in occasione della Settimana Santa si svolge a Trapani. Per circa venti ore consecutive la processione dei Misteri percorre le vie della città gremite di gente profumate degli aromi che si sprigionano dai banchi che vendono dolci tipici, fiori, ceri e incensi.

Dal pomeriggio del Venerdì Santo a quello del sabato precedente la Pasqua una folla incredibile si accosta al mistero della morte e risurrezione di Cristo. Per chi ha avuto modo di vivere l’esperienza dei Misteri di Trapani o per i trapanesi è impossibile immaginare la città senza la Processione che si ripete da Quattrocento anni. La forma nella quale il rito è giunto fino ai nostri giorni risale all’inizio del Seicento. La tradizione deriverebbe, per alcuni, dalla Spagna da dove fu importata nel XVI secolo. Il nome originario sarebbe stato “Las Casazas” che cambiò alla fine della dominazione spagnola in Sicilia. L’altra tradizione vorrebbe invece che la festa sia nata dopo l’arrivo della Compagnia del Gesù in città nel 1581. Qualche anno dopo il loro arrivo i padri gesuiti fondarono la Confraternita del Preziosissimo Sangue di Gesù che si fuse, in un momento successivo, con quella di San Michele. Da queste confraternite ebbe origine la processione dei Misteri la quale, facendo uso di gruppi scultorei raffiguranti i diversi momenti della Passione sostituì i cortei dei penitenti diffusi in precedenza. La parola Misteri ha un duplice significato: in dialetto siciliano vuol dire Mestieri (dal latino Ministerium, ufficio) o potrebbe derivare dal greco mystes che vuol dire iniziato.

Nella processione dei Misteri di Trapani le due accezioni si fondono dato che, oltre al mistero della Passione, ad ogni gruppo scultoreo si associano le corporazioni di arti e mestieri della città. Ognuno dei diciotto gruppi scultorei più l’urna con Cristo nel sepolcro e la Madonna Addolorata sono affidati a uno o più ceti cittadini che, nel corso dei secoli anche in ragione dei mutati rapporti di forza a livello sociale, si sono dati il cambio.

I Gruppi, realizzati in legno, tela e colla, sono opera di importanti maestri o di bravi artigiani del XVII e XVIII secolo che hanno dotato la città di Trapani del numero maggiore e artisticamente importante di immagini legate alla Settimana Santa. Le statue sono in legno nel volto, nelle mani, nei piedi e nella struttura. Internamente sono sostenute da ossature di sughero. Sull’insieme vengono collocati degli abiti in stoffa immersa in una mistura di colla e gesso per conferire agli abiti una maggiore naturalezza e plasticità del panneggio. Questa tecnica, tipicamente trapanese, è chiamata “carchèt”. Il gruppo scultoreo è fissato a una base chiamata “vara”. La " vara " appoggia su " cavalletti " di legno e questi ultimi sono ricoperti, durante la processione, da una stoffa nera detta " manta ". Le statue vengono addobbate con preziosi ornamenti color argento e fiori. Sono inoltre illuminate in modo da far risaltare i tratti del volto, le movenze di dolore e sofferenza dei singoli personaggi.

Ad organizzare la processione fu, nei primi anni del '600, la Confraternita di San Michele Arcangelo che successivamente affidò alle maestranze cittadine l'onore e l'onere di condurre in processione i Sacri gruppi. A capo di ogni ceto vi è oggi il Capoconsole, coadiuvato dai consoli e collaboratori.

Il più antico atto d'affidamento (Ascesa al Calvario) è del 20 aprile 1612, mentre l'ultimo gruppo ad aggregarsi alla processione ( Gesù dinanzi ad Erode ) venne affidato dalla Confraternita il 13 novembre 1782.

La Processione comincia alle due del pomeriggio di venerdì quando dalla Chiesa delle Anime del Purgatorio escono i Gruppi. La processione rientrerà dopo venti ore e si snoderà per tutte le vie cittadine. La folla aspetta con ansia una annacata cioè quel movimento ondulatorio dei portatori (chiamati “massari”, uomini dalle spalle robuste e dalla schiena capace di sostenere un peso che varia dai 500 ai 900 kg) che lascia in precario equilibrio per qualche secondo le sculture al punto che sembra che il Gruppo stia per cadere rovinosamente per terra. La processione non può assolutamente fermarsi se non dopo le otto del mattino successivo quando i gruppi tornano all’interno della Chiesa delle Anime del Purgatorio.
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