Feste di Pasqua in Italia - La Pasqua a Enna

Le Feste e le celebrazioni per la Pasqua ad Enna si snodano nell’arco della Settimana Santa: dalla Domenica delle Palme fino alla Domenica di Resurrezione. Ogni giorno un rito, una processione, un evento caratterizzano la religiosità e il folclore di questa città. I riti che vengono celebrati risalgono al periodo della dominazione spagnola tra il XV e il XVII sec. D.C. In quel periodo le Confraternite che esistevano come corporazioni di arti e mestieri vennero autorizzate a promuovere il culto costituendosi come organizzazioni religiose. Le Confraternite ricevevano dai sovrani alcuni privilegi e in città avevano un ruolo di primo piano che riguardava, tra le altre cose, l’assistenza agli ammalati, ai condannati a morte o l’aiuto ai bisognosi.
Nel 1740 a Enna esistevano 34 Confraternite di queste oggi ne sono sopravvissute 15 che ogni anno si occupano di organizzare la Settimana Santa e a rendere più solenni gli eventi religiosi che si svolgono in città.
Si inizia la Domenica delle Palme con la processione che ricorda l’ingresso di Gesù in Gerusalemme. Nel pomeriggio hanno invece inizio le processione delle Confraternite ognuna delle quali, nel giorno prestabilito, si reca dalla chiesa di appartenenza al Duomo dove i fedeli adoreranno l’Eucarestia. Gli ennesi chiamano questo rito “l’Ura” (l’Ora) dal momento che ogni confraternita ha un orario prestabilito per iniziare la processione. L’ultima confraternita sfilerà per le strade della città nella tarda mattinata del Mercoledì Santo.
A conclusione di questo primo momento dei riti pasquali ennesi all’interno della Chiesa Madre viene celebrata una messa solenne e, in seguito, l’ostensorio viene portato in processione.
Dal 1981 su iniziativa della parrocchia del SS. Crocifisso di Pergusa, a 10 km da Enna Alta e a 5 da Enna Bassa, il Mercoledì Santo in serata, viene organizzata la rappresentazione vivente della Passione e della Morte di Gesù. La manifestazione, seguitissima dai fedeli, si svolge nella piazza principale del villaggio. Pergusa è un prestigioso polo turistico sportivo grazie al famoso autodromo e al lago collocato all’interno di una riserva.
Il Giovedì Santo è il giorno dei Sepolcri. Tutte le chiese di Enna allestiscono l’altare maggiore abbellendolo con decorazioni, piante, fiori. I sepolcri sono meta di pellegrinaggi, da parte dei fedeli, che si prolungano fino a notte fonda. La tradizione impone la visita ad almeno tre sepolcri e comunque ad un numero dispari.
La Settimana Santa e i suoi riti raggiungono l’apice il Venerdì Santo.
Già dal primo pomeriggio il traffico cittadino si ferma completamente. Verso le 17 le Confraternite, partite in processione dalle proprie chiese, giungono al Duomo e lì incominciano a comporsi tutte assieme per la processione che evoca il corteo funebre di Cristo. Secondo delle stime sarebbero oltre 20.000 le persone che gremiscono la città per assistere alla solenne processione. Quest’ultima inoltre è stata inserita dalla Regione Siciliana tra gli eventi di attrazione a livello internazionale che si tengono sull’isola e figura inoltre nell’ambito del Registro delle Eredità Immateriali delle Regioni a Statuto Speciale.
I riti sacri vengono avviati durante la Santa Messa nella celebrazione nota come Rito delle tenebre. Alla celebrazione eucaristica segue la processione, lungo la navata del Duomo, dei canonici vestiti con un abito viola con cappuccio e l’ermellino bianco. Scalzi, percorrendo la navata, si genuflettono tre volte per rievocare le tre caduta di Cristo durante l’ascesa del Calvario. Un tempo per riprodurre il boato descritto dal Vangelo alle tre cadute del Signore venivano accatastate le sedie che poi venivano buttate a terra producendo una fortissima eco all’interno della Chiesa. Alle ore 17.00 una delle bande cittadine si reca presso la Chiesa di San Leonardo per accompagnare in processione la Compagnia della Passione alla quale, durante il tragitto, si uniranno tutte le altre confraternite. I confrati incappucciati che, in rigoroso silenzio, precedono le Vare del Cristo Morto e dell’Addolorata sono più di duemila e formano un lungo corteo che si snoda lungo le vie della città tra due ali di folla. Il corteo giunge, dopo diverse ore di processione lenta e cadenzata, accompagnata da marce funebri eseguite dalle bande, al cimitero cittadino dove ai fedeli viene impartita la benedizione con la croce reliquiario che contiene una spina della corona di Cristo. Lungo la strada del ritorno l’illuminazione viene resa più fioca per lasciare alle fiaccole, portate dai confrati, il compito di fare luce. L’atmosfera del rientro è ancora più triste e luttuosa, in assoluto silenzio si sentono solo i passi lenti che scandiscono la mestizia dell’ora.
La processione termina a notte inoltrata quando l’Addolorata dopo aver accompagnato la Vara del Cristo morto presso la Chiesa del SS. Salvatore ritorna nella propria passando tra i confrati inginocchiati.
Le celebrazioni si concludono la Domenica di Pasqua.La festa delle Resurrezione si svolge in Piazza Duomo.
Nel Pomeriggio alle 18.00 ha inizio la processione della Pace (Paci in dialetto) durante la quale la Madonna e il Cristo Risorto vengono portati dai confrati in processione per convergere ai piedi della Cattedrale. Quando appare la statua del Cristo Risorto il velo nero che fino ad allora aveva coperto il volto di Maria cade e i due fercoli corrono l’uno incontro all’altro al suono delle campane. In seguito i fercoli verranno portati dentro la Cattedrale dove rimarranno per una settimana. Ma non finisce qui, il sabato successivo alla Domenica di Pasqua si tiene la Festa della Donna nuova organizzata dal Collegio di Santa Maria la Nuova. Si tratta della processione della Statua della Madonna a fine lutto dall’omonima chiesa fino al Duomo per l’incontro con il simulacro di Gesù Risorto. L’indomani, il giorno della Domenica in Albis si svolge la Spartenza (la Separazione): i due simulacri del Cristo Risorto e della Madonna fanno rientro ciascuno nelle proprie chiese.
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