È tempo di: Picnic di Primavera!
Si avvicina la Primavera, la Pasqua e i Ponti di Pasqua e allora perchè non pianificare un PicNic?
Fosse anche solo per la P il Picnic fa rima con Primavera, Pasqua, Pasquetta e Ponti.
Abbiamo scelto alcuni luoghi incantevoli dal punto di vista naturalistico e attrezzati anche per trascorrere una giornata all'aperto, con la famiglia o gli amici. Cosa vi serve? Una bella giornata di sole, una tovaglia a quadretti e un cestino, magari di vimini, ricco di cose buone e genuine da mangiare.
Cominciamo dal Bosco di San Francesco d'Assisi. Il Bosco di San Francesco è uno splendido paesaggio rurale di 64 ettari. Uno scrigno verde che racchiude 800 anni di storia e un vero e proprio cammino interiore alla scoperta del messaggio di armonia tra Uomo e Creato che San Francesco insegnò al mondo. Il sentiero per immergersi nel bosco parte dalla Basilica di San Francesco: si attraversano terreni boschivi e campi coltivati, radure e oliveti. Nel fondovalle c'è un piccolo mondo a parte che comprende una chiesa, un mulino, i resti di un ospedale e anche una torre - opificio dalla quale è possibile ammirare il “Terzo Paradiso” straordinaria opera di Land Art di Michelangelo Pistoletto. Il Bosco di San Francesco è un bene protetto dal FAI.
Anche il Monastero di Torba di Gornate Olona in provincia di Varese è un bene naturalistico protetto dal FAI. Il complesso è stato infatti acquistato da Giulia Mozzoni Crespi nel 1977 e donato al Fondo Ambiente Italiano. Dal 1986 la proprietà è aperta al pubblico. Si tratta di un luogo magico dove seguire le orme dei Longobardi. Il primo nucleo del complesso (castrum) sorse per opera dei romani alla fine del V secolo d.C come un avamposto militare destinato alla difesa dalle incursioni dei barbari lungo la fascia nord occidentale delle Alpi. La zona del fiume Olona, dove sorge Torba (detta Sibrium), in età romana era un luogo di importanza strategica sia per l'approvvigionamento delle acque sia per la posizione lungo l'asse di comunicazione transalpino. Nei secoli successivi l'incastellamento venne utilizzato da Goti, Bizantini e Longobardi. Fu proprio nel periodo longobardo che perse lo scopo militare e acquisì prima una funzione civile e, poi, una religiosa con l'insediamento, nell'VIII secolo, di un gruppo di monache benedettine. Il sito vide parecchie vicissitudini e cambi di proprietà. Oggi è possibile visitare il suggestivo complesso e l'area circostante che in primavera diventa particolarmente attraente.
Da nord a sud: ad Agrigento, immerso nella Valle dei Templi, un lussureggiante giardino dà il benvenuto ai viaggiatori in cerca di esperienze green e antiche vestigia. Il Giardino della Kolymbetra è un gioiello incastonato nell'area della Valle dei Templi. Si estende per poco più di cinque ettari e la varità della vegetazione è straordinara: agrumeti, carrubi, pistacchi, gelsi, noci, melograni e banani. Lungo il fiume e ai piedi delle pareti di roccia calcarea si trovano invece mandorli, ulivi e i tradizionali orti che si mecolano alla macchia mediterranea in un concerto di colori e di essenze. Un posto talmente bello da far scrivere all'abate di Saint Non, nel 1778, “una piccola valle che, per la sua sorprendente fertilità, somiglia alla Valle dell'Eden o ad un angolo di Terra Promessa”.
Il Lago di Bracciano, uno dei più grandi d'Italia, è una meta primaverile imperdibile sia per turisti provenienti dalla Capitale ma anche per quelli di Umbria e bassa Toscana. L'escursione può iniziare dalla cittadina di Trevignano sulla sponda settentrionale ricca di caffè e ristorantini con vista lago oltre che di incantevoli spiaggette. Il Lago di Martignano è poco distante, più piccolo e selvaggio è l'ideale per pic nic e passeggiate di primavera. Entrambi i laghi danno il nome al Parco Naturale Regionale di Bracciano e Martignano. I laghi occupano il fondo di una conca legata all'attività dell'antico vulcano sabatino, che raggiunse il suo apice intorno a 400.000 anni fa.. Pascoli e campi coltivati disegnano una campagna regolare ma a misura d'uomo. Il paesaggio è caratterizzato da boschi di castagno, di cerro, faggio e specie rare e insolite come l'agrifoglio e la betulla. Molto ricco è il patrimonio storico-archeologico: con villaggi neolitici, necropoli etrusche, ville e terme romane, borghi medievali e rinascimentali. Agli appassionati di avifauna il Parco offre la posibilità di osservare folaghe, moriglioni, svassi, fischioni, e alcuni rapaci; tra i mammiferi sono presenti il tasso, la martora e il gatto selvatico.
In provincia di Padova Villa dei Vescovi di Luvigliano di Torreglia è uno dei maggiori esempi di architettura civile italiana. Costruita su un terrapieno dei Colli Euganei la villa è un monumento d'eccezione nel panorama della Ville Venete. Fu edificata come casa di villeggiatura del vescovo di Padova, Francesco Pisani, che la trasformò nella sede di un cenacolo di intellettuali e umanisti dell'epoca. Il progetto fu affidato al pittore architetto veronese Giovanni Maria Falconetto mentre la direzione spettò ad Alvise Cornaro. Fu decorata dal fiammingo Lambert Sistris grande ammiratore della pittura di Raffaello a Roma. Succesivamente la villa fu arricchita dall'opera di Giulio Romano, Vincenzo Scamozzi e Andrea da Valle. Rimasta di proprietà della curia padovana fino al 1962, la Villa venne acquistata dal milanese Vittorio Olcese e dall’allora consorte Giuliana Olcese de Cesare. Infine, fu donata al FAI – Fondo Ambiente Italiano nel 2005 per volontà di Maria Teresa Olcese Valoti, seconda moglie di Vittorio e dal figlio Pierpaolo Olcese come gesto d’amore verso il marito e padre. A distanza di cinque secoli, Villa dei Vescovi mantiene miracolosamente inalterato il suo fascino dato dal connubio di natura e cultura.
Il Parco del Grassano in provincia di Benevento è una perla naturalistica conosciuta fin dall'antichità. Tra vestigia di epoca romana, castelli e costruzioni medievali, caratteristici paesini la natura si insinua dando origine ad una meravigliosa oasi di pace e relax per grandi e bambini. Il Parco del Grassano prende il nome dal fiume omonimo che lo attraversa in un gioco di trasparenze e riflessi. Qui è possibile usufruire di numerosi servizi dal ristorante all'area gioghi, dalle aree attrezate per pranzare all'aperto alle canoe. I sentieri sono percorribili anche a cavallo.
Dici Lago di Garda e pensi ai weekend di Primavera. Il Lago è infatti una delle mete più frequentate non appena le temperature si mitigano e il sole comincia a fare capolino. Si tratta naturalmente di una delle mete turistiche più visitate e ricche di opportunità del Paese dove poter spaziare tra i parchi divertimento e le oasi naturalistiche più adatte a un pic nic di primavera. Da Bardolino a Riva del Garda passando per Castelnuovo per esempio non mancano parchi, zone riservate e campi da gioco e ancora giardini botanici e griglie per barbecue.
Gli Stagni del Casale in provincia di Vicenza fanno parte di una oasi del WWF di 34 ettari con area di sosta e ricreazione per organizzare i pic nic. Nell'oasi ci sono anche punti di osservazione, capanni e una passerella in legno – percorribile da disabili – che attraversa il canneto. Negli stagni didattici si potrà approfondire la propria conoscenza delle specie vegetali e animali. E per chi volesse trasformare il pic nic in un vero e proprio tour a poca distanza si può visitare il centro della città di Vicenza, propietaria dell'Oasi, la villa palladiana chiamata La Rotonda (Villa Capra), la Basilica di Monte Iberico.