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Apre il Castello di Sammezzano, gioiello moresco. Un solo giorno per ammirarlo

Apre il Castello di Sammezzano, gioiello moresco. Un solo giorno per ammirarlo

Straordinaria occasione il 20 settembre per poter visitare l'altrimenti inaccessibile (se non due o tre volte l'anno) Castello di Sammezzano. ll noto castello in stile moresco che si erge a Reggello sopra il paese di Leccio in provincia di Firenze aprirà al pubblico tutta la giornata.

Il pubblico sarà però esclusivo, l'esperienza è destinata infatti ad 800 visitatori: i primi che riusciranno a prenotare l'ingresso e la visita guidata a partire da lunedì 14 settembre quando alle ore 21.00 verranno aperte le prenotazioni on line.

Il modulo di prenotazione sarà visibile solo lunedì a partire dalle ore 21.00 e fino ad esaurimento dei posti disponibili, non ci sarà una lista d'attesa per la prossima occasione d'apertura del Castelllo di Sammezzano.

L'affascinante e singolare castello è circondato da un bellissimo parco e ha assunto l'attuale forma grazie all'opera di Ferdinando Panciatichi Ximenes d'Aragona che lo trasformò in un periodo compreso tra il 1843 e il 1889. Chi vedesse le foto del Castello di Sammezzano penserebbe alle istantanee di una moschea o di un edificio moresco, spagnolo o maghrebino: decorazioni geometriche, arabeschi, colori sgargianti sono la cifra stilistica della costruzione. Nonostante l'aspetto attuale si deve ad un restauro tutto sommato recente, ovvero alla fine dell'Ottocento, la storia del Castello affonda le radici in un remoto passato.

Il grande storico Davidsohn, nella sua “Storia di Firenze” afferma che nel 780, lo stesso Carlo Magno, di ritorno da Roma dove aveva fatto battezzare il figlio dal Papa, potrebbe esservi passato. La tenuta di cui fa parte Sammezzano appartenne poi a famiglie molto importanti: in particolare gli Altoviti, poi, per volere del Duca Cosimo, a Giovanni Jacopo de’ Medici che a sua volta la vendette a Sebastiano Ximenes. Tali beni restarono alla famiglia Ximenes d’Aragona fino all’ ultimo erede, Ferdinando, che morì nel 1816. In seguito ad un lungo processo relativo al testamento di Ferdinando Ximenes, i beni, il nome, lo stemma ed i titoli della famiglia Ximenes d’ Aragona, passarono al primogenito di sua sorella Vittoria, moglie di Niccolò Panciatichi: Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona che diventò unico erede dei Panciatichi e degli Ximenes e acquisì la vasta tenuta di Sammezzano.

Uomo di scienze, filantropo, mecenate, collezionista Ferdinando, sull'onda del cosiddetto Orientalismo, cominciò a modificare la struttura del castello realizzando nuove sale e intervenendo in quelle esistenti. Allo stesso tempo, come esperto ed appassionato di botanica, Ferdinando riorganizzò un'ampia area circondante il Castello, estesa circa 65 ettari, il cosiddetto Parco Storico. Intorno all'antica “ragnaia” formata da una fustaia di lecci, collocò oltre 130 piante rare ed esotiche che dovevano introdurre progressivamente il visitatore o l'ospite alle meraviglie dello stile “moresco” della Villa-Castello. Il Castello con il suo Parco storico costituiscono un unicum in Italia. Il Parco possiede un patrimonio botanico di inestimabile valore formato non solo dalle specie arboree introdotte ma anche da quelle indigene. Tra le prime le piu conosciute sono senza dubbio le sequoie della California che hanno trovato a Sammezzano condizioni ideali, come dimostrano le notevoli dimensioni raggiunte da questi alberi in soli 150 anni. Fra queste la cosiddetta “sequoia gemella” alta più di 50 metri e con uno circonferenza di 8,4 metri, che fa parte, tra gli alberi monumentali d’Italia, della ristretta cerchia dei “150 alberi di eccezionale valore ambientale o monumentale”.Tra le specie indigene meritano di essere citate numerose specie di querce: il leccio, la farnia, il cerro, la roverella e, altra rarità, la sughera.

Il compleso architettonico è un gioiello di prim'ordine che solo grazie al Comitato FPXA continua a vivere e a ricevere una adeguata manutenzione promuovendo la conoscenza del Castello e tramandando la storia del suo creatore.

Il link al modulo di prenotazione sarà pubblicato lunedì qui: PRENOTAZIONE INGRESSO CASTELLO DI SAMMEZZANO

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