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punti di interesse di Como

Villa Olmo

Il nome le deriva da un olmo colossale, leggendariamente piantato da Plinio il Giovane, che abbelliva in passato il parco della villa. L'architettura originaria (parte centrale), neoclassica, venne disegnata da Simone Cantoni di Muggio (Canton Ticino) nel tardo Settecento. Al primo proprietario, Innocenzo Odescalchi, altri ne succedettero che ampliarono l'edificio, aggiungendo le ali, pur non alterandone il volto stilistico. Tra gli illustri ospiti segnaliamo Napoleone e Garibaldi. Oggi la villa appartiene al Comune di Como che, dopo restauri, l'ha destinata a sede di manifestazioni culturali. La facciata principale, rivolta verso il lago di Como consta di una parte mediana (cioè la villa originaria) ritmata da colonne e da lesene e sormontata da terrazza con statue, e da due ali laterali. La castigata misura dell'esterno si trasforma, nell'interno, in profusione di ornamenti: stucchi, dorature, statue, affreschi di artisti dell'ultimo '700 e del primo '800. Fra i vari ambienti spicca, per garbo decorativo, il teatrino (1883) con 92 posti e affreschi del Fontana. Nel parco troviamo un tempietto neoclassico e un piccolo ruscello. Nel centro del giardino davanti alla villa si innalza una fontana dove si vedono due bimbi che giocano con un mostro marino, opera dello scultore G. Odofrechi. L'attico è dedicato a una mostra di disegni dell'architetto comasco Antonio Sant'Elia (1886-1916), il primo propugnatore dell'architettura futurista.