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punti di interesse di Bassano del Grappa

Giardini Parolini

Descritto come "luogo di delizia" nelle guide del secolo scorso, è l’unico esempio regionale di orto botanico indipendente dall’Università. Un’accogliente e ricca isola verde nel centro storico di Bassano realizzata nel 1805 da Alberto Parolini, nobile bassanese che partecipò attivamente alla vita culturale cittadina d’inizio Ottocento. Per lui furono fondamentali l’influenza del naturalista Giambattista Brocchi e, soprattutto, il soggiorno a Londra, città dove si incontravano i più noti naturalisti dell’epoca e da cui si diffondeva rapidamente il gusto dei giardini paesaggistici inglesi. Nel 1829 egli fece sapere di essere arrivato a coltivare "3000 specie di piante diverse". E nell’ultimo catalogo, redatto dalla figlia Antonietta, se ne contarono 3200. Giusto un secolo dopo, nel 1929, il Giardino venne ceduto al Comune di Bassano e, nonostante gli interventi edilizi degli anni Cinquanta che lo penalizzarono in parte, viene ritenuto da sempre uno dei punti strategici della cultura cittadina. La sua unicità deriva dall’ospitare in poco spazio con maestria il giardino, il prato e le aiuole fiorite, un universo di specie autoctone e tropicali. Al suo interno si ricordano in particolare il celebre "Cedro del Libano", il "Pinus Parolinii" (una specie scoperta dal Parolini stesso nel 1819 in Asia Minore), il "Platanus Orientalis" alto circa 30 metri, il "Taxus Baccata" detto anche "albero della morte" e il "Cercis Siliquastrum".