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Chiesa di San Francesco
Edificato sul colle che divide i due centri di Fegina e Monterosso, l'intero complesso conventuale, con annessa la chiesa in stile francescano, furono costruiti a partire dal 1619 fino al 1622, anno che vide, il 28 marzo, l'apertura del sito all'ordine religioso. La chiesa è stata consacrata nel 1623 dal vescovo di Luni e Sarzana monsignor Giovanni Battista Salvago.
Con l'avvento della dominazione napoleonica, tra il finire del XVIII secolo e l'inizio del XIX secolo, il complesso religioso fu confiscato ai Francescani (1810) e convertito a sede di una guarnigione della Repubblica Ligure nel Primo Impero francese. Il 1816, dopo la caduta di Napoleone Bonaparte, sarà l'anno del ritorno dei frati.
All'interno della chiesa sono conservate diverse opere pittoriche e scultoree quali: un Martirio dei Santi Cappuccini sulla controfacciata (XVIII secolo), un Cristo schernito di Bernardo Castello e una tela della Crocifissione da taluni attribuita al celebre pittore fiammingo Antoon van Dyck o semplicemente ad un ignoto pittore ligure del XVII secolo che s'ispirò alla tecnica del maestro.
Nella zona del presbiterio sono ancora custodite quattro opere dei pittori Giuseppe Palmieri (L'Immacolata con i Santi Fedele e Felice), Luca Cambiaso (Pietà e San Gerolamo penitente) e Bernardo Strozzi (La Veronica).