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punti di interesse di Venezia

Chiesa della Madonna dell'Orto

La chiesa della Madonna dell'Orto è un edificio religioso situato a Venezia, nel sestiere di Cannaregio. La chiesa fu eretta nella metà del XIV secolo (poco dopo il 1355) da Tiberio da Parma Generale dell'Ordine degli Umiliati che qui fu sepolto alla sua morte avvenuta il 21 gennaio 1377, e dedicata a san Cristoforo martire. Nel 1377 il popolo la chiamò chiesa della Madonna dell'Orto in seguito alla collocazione (18 giugno) di un simulacro della Vergine ritenuto miracoloso, opera dello scultore Giovanni De Santi (+ 1392). Il 17 dicembre 1461 gli Umiliati vennero soppressi e subentrarono i Canonici Regolari di San Giorgio in Alga (una Congregazione di religiosi da poco fondata ed alla quale appartenne san Lorenzo Giustiniani, primo Patriarca di Venezia dal 1451). Nel 1483 fu ultimato e collocato il portale rinascimentale opera di Bartolemeo Bon e nel 1503 il Campanile, unico nel suo genere, sormontato dalle statue del Redentore e dei quattro Evangelisti della scuola di Pietro Lombardo. Dal 1552 al 1569 il Tintoretto, che abitava a pochi passi dalla chiesa in Fondamenta dei Mori all'odierno civico 3399, dipinse per la chiesa dieci opere. Alla sua morte, avvenuta nel 1594, il Tintoretto fu sepolto nella chiesa. Nel 1622 il Patriarca Tiepolo commissionò il ciclo dei dipinti raffiguranti i Santi e Beati veneziani, unica importante raccolta iconografica di tale soggetto. Nel 1668 i Canonici furono sostituiti dai Cistercensi di Torcello e anche questi ultimi vennero soppressi nel 1787 quando la chiesa fu affidata al clero secolare divenendo rettoria della parrocchiale di san Marziale Vescovo. La chiesa, dopo un periodo di chiusura e consistenti restauri, viene riaperta al culto nel 1868 e dal 1 gennaio 1876 divenne sede parrocchiale mantenendo il titolo originale della dedicazione, cioè chiesa di san Cristoforo martire vulgo Madonna dell'Orto. Oltre alla Scuola dei Mercanti, all'interno della chiesa officiavano la Scuola di san Michele Arcangelo, la Scuola dei Forneri, il Sovvegno di sant'Antonio. Nel 1931 la chiesa fu affidata alla Congregazione di san Giuseppe che la officia tuttora. Dopo la disastrosa alluvione del 4 novembre 1966 l'edificio fu restaurato a cura dell'Italian Art ad Archives Rescue Fund, per l'interessamento di S.E. l'Ambasciatore inglese Sir Ashley Clarke. Dal 1987 al 1993 sono stati eseguiti lavori di manuten­zione e restauro della chiesa e dell'organo a cura del The Venice in Peril Fund, della Quaker Chiari e Forti e del Magistrato alle Acque di Venezia. L'anniversario della Dedicazione si celebrava il 5 settembre. Il campo della chiesa è uno dei pochissimi esempi rimasti di antica pavimentazione veneziana. E' costituito da 66 campiture rettangolari in mattoni posti a spina di pesce chiusi dentro un reticolo di trachite, suddivise da un'ampia fascia centrale che a modo di corsia congiunge la porta della chiesa alla riva sul rio della Madonna dell'Orto. Analoga pavimentazione a "spina di pesce" si trova all'interno del chiostro e nel vicino Campo di Santa Maria in Val Verde (Abbazia). Accanto alla chiesa venne edificato il monastero compiuto verso la fine del secolo XV dai canonici secolari subentrati agli Umiliati. Gli edifici conventuali si addossavano in parte sul fianco destro del tempio e si sviluppavano fino alla zona retrostante le absidi e verso la laguna. Erano per lo più situati al primo ed unico piano soprastanti le arcate di due chiostri. Alla caduta della Repubblica, il monastero fu venduto e usato come deposito. Attualmente il chiostro è tutto ciò che rimane del vasto monastero e solamente tre lati, costituiti da dieci arcate sui lati lunghi e nove su quello corto, sono ritmati da 26 colonnine in pietra d'Istria e in pietra di Verona la cui base presenta analoga lavorazione a quella delle dieci colonne che formano le navate della chiesa. Orario visite FERIALI dalle 10 alle 17 FESTIVI dalle 13 alle 17