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punti di interesse di Lanuvio

Castello Medievale

Il Castello Medievale insiste sul terzo terrazzamento dell’antica Lanuvium e questo ha condizionato la planimetria del Castello stesso che è di forma trapezoidale e con cinque torri. La prima fase del Castello lanuvino va fatta risalire al IX sec. d. C.. Presumibilmente una piccola comunità di persone del posto, preoccupate dalle incursioni saracene, edificano il castrum per avvistare gli incursori riutilizzando molto materiale di età romana che si trovava in situ, tra cui i resti del teatro romano. Ci si riferisce in particolare ai blocchi in peperino in opera quadrata di età romana disposti irregolarmente su almeno tre dei cinque lati del castello e che in età romana erano pertinenti al terzo terrazzamento dell’antica Lanuvium ed in particolare in Largo tempio d’Ercole, in via Alcide de Gasperi e sotto la torre semaforica in piazza Mazzini. Nell’XI sec. d.C., per opera dei Monaci Benedettini, il Borgo Medioevale di Lanuvio (Civita Lavinia) vedrà edificare una nuova cinta muraria di cui restano quattro delle cinque Torri angolari che ancor oggi si presentano nella loro quasi totalità ed un buon tratto della cinta muraria, costruita in buona parte con materiale romano trovato sul posto e riutilizzato. La terza ed ultima fase del Castello si avrà nel XIV secolo d.C. quando venne edificata la Torre con funzione semaforica, ubicata in Piazza Carlo Fontana, poiché quella dell' XI sec. d.C. costruita dai Monaci Benedettini venne distrutta, nella metà del 1300, in seguito ad una incursione dei Frangipane. Il Castello di Civita Lavinia infatti fu oggetto di numerosi attacchi ed incursioni, tra i quali degno di menzione è quello del 1347 ad opera dei Frangipane che distrussero la rocca, ricostruita pochi anni dopo ma con un’ edilizia tipèica del XIV sec d.C. Ed infatti la torre di porta romana è costruita su due tamburi sovrapposti e vi è riprodotto in marmo nel tamburo inferiore, lo stemma del Pontefice Vittore III(1086-1087) a cui probabilmente va, secondo Alberto Galieti, attribuita la ricostituzione del paese. La funzione difensiva del Castello cessò nel 1564, anno in cui Giuliano Cesarini acquistò Civita Lavinia ed Ardea al prezzo di 105.000 scudi, ma è comunque il caso di ricordare, tramite brevi cenni, tutti i monumenti più significativi che si trovano all’interno ed immediatamente a ridosso dello stesso e che hanno visto la luce in epoche diverse.