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points of interest in Gravina in Puglia

Museum Pomarici Santomasi

Il barone Ettore Pomarici Santomasi, ultimo della sua stirpe, morendo il 7-12-1917, costituiva un legato in favore del Comune di Gravina per la fondazione di un museo, di una biblioteca e di una scuola di agraria e di caseificio. Il legato contemplava da donazione di 2 latifondi, dei ruderi del castello federiciano con terreni circostanti e disponeva a sede del museo e della biblioteca il palazzo degli avi, con l’obbligo però di conservarvi anche tutto quel mobilio che avesse avuto un carattere storico-artistico, a giudizio dell’esecutore testamentario, on. Pasquale Calderoni Martini. Il museo, inaugurato il 27 settembre del 1922, ha sede nella prestigiosa dimora della famiglia Pomarici Santomasi che il barone Ettore donò, insieme alle sue pregevoli collezioni, alla sua città. Nel tempo altri interessanti pezzi hanno arricchito l’originario corpus del museo, soprattutto nella sezione archeologica dove sono confluiti i reperti provenienti da Botromagno. La Fondazione “Ettore Pomarici Santomasi” fu eretta in Ente Morale con R.D. del 28/11/1920, n. 1761. Il palazzo, attualmente sede della Fondazione “Ettore Pomarici Santomasi”, è una sobria costruzione seicentesca dalla muratura compatta, dalle semplici finestre architravate che presenta un portale ad arco con paraste doriche su via Museo ed un secondo semplice portale ad arco su via D. Cristiani. Particolare interesse merita la ricostruzione della chiesa rupestre di San Vito vecchio, i cui dipinti murali, databili al XII – XIV sec., staccati dalla sede originaria negli anni ’50, restaurati dalla Scuola del Restauro di Roma, sono stati ricomposti in un ambiente, al piano terra, dove è stata ricostruita la cripta absidata con volta a botte, mantenuta ad una temperatura costante, simile a quella del sito originario. Gli affreschi bizantineggianti raffigurano il Cristo Pantocratore nell’abside. Sulle pareti laterali sono raffigurati: le tre Marie al Sepolcro, San Basilio, San Giacomo, San Lazzaro, San Pietro, Santa Caterina d’Alessandria, la Madonna col Bambino, San Bartolomeo, San Nicola, Santa Margherita, San Cosma, San Giovanni Crisostomo e San Martino (quest’ultimo del XVI – XVII sec.). Seguono: la Mostra dei Vestiti d’epoca, raccolta di preziosi abiti della famiglia Pomarici Santomasi realizzati tra il 1600 ed il 1800; la Mostra della collezione delle Maioliche di Castelli del 1600 e Acquasantiere del 1700; la Mostra del Folklore e due carrozze d’epoca (un Landau e un Calechè). Il piano nobile conserva i mobili e gli arredi della famiglia del XVII – XVIII sec.. Un’intera sala è dedicata ai ritratti di famiglia. Vi sono anche corredi nuziali deli sec. XVII e XVIII. Pregevoli, nella cappella, la statuetta di marmo di scuola pisana del sec. XIV e quella in legno di Sant’Antonio di scuola napoletana del sec. XVIII. Qui è anche la biblioteca che occupa sette ambienti e che conserva più di 40.000 volumi, tra cui 2 incunabuli, 229 cinquecentine, 400 seicentine, 31 volumi dell’Encyclopedie di Diderot e d’Alembert del 1770-1778, e l’archivio storico dove sono custoditi notevoli documenti di storia locale di epoca e di riferimenti diversi. Al secondo piano la prima sala contiene una collezione geologica e paleontologica del territorio di Gravina, un sarcofago di civiltà peuceta, materiali litici e figulini dell’età della pietra, dell’età del bronzo e dell’età del ferro. Nelle sale successive vi è la Mostra Archeologica Aristocrazia e Mito , esposizione di reperti del territorio di Gravina datati tra il VII ed il III sec. a.C. e la sezioni Armi e divise, raccolta riferibile al periodo borbonico, al Regno d’Italia ed all I e II guerra mondiale. Nella quinta sala vi è una sezione numismatica con monete greche, romane, bizantine fino al Regno d’Italia. Seguono oggetti di vario genere da attrezzi domestici a lumi ad olio e candelieri. Interessante è un antico orologio con il meccanismo in legno ed un altro a contrappeso con la relativa torre. Annessa al museo vi è la pinacoteca che raccoglie opere databili tra i secc. XVI e XIX: di particolare importanza sono alcune tele del De Matteeis e del Miglionico.pittori formati alla scuola del Giordano, il San Sebastiano di Ludovico. Carracci. Segue la Mostra celebrativa su papa Benedetto XIII (nativo di Gravina) : libri, monete e medaglie. Orari di apertura museo da Lunedì a Venerdi:9.00-13.00/16.00-19.00 Sabato:10.00-13.00/16.00-19.00 Domenica:10.00-13.00 Indirizzo: Via del Museo, 20, 70024 Gravina in Puglia BA Telefono: 080 325 1021