B&B Villa Verde Grosio - Consigli Turistici
Bed & Breakfast
I consigli per turisti del gestore
Itinerari Classici e Monumenti da non perdere per chi visita Grosio.
- Gita sul trenino rosso del Bernina, ora patrimonio mondiale dell'Unesco (Tirano è a 10' dal b&b).
- Relax ai Bagni termali di Bormio- Bagni vecchi e Bagni nuovi.
- Visita al Parco incisioni rupestri di Grosio.
- Gita a Livigno o al passo dello Stelvio
Itinerari insoliti a Grosio e dintorni.
- Escursioni estive in Valgrosina.
- Percorsi per mountanbike: P. so Mortirolo-P. so Verva-P. so Gavia-P. so Stelvio-P-so Bernina.
- Piste ciclabili sul fondovalle e a mezzacosta tra vigneti, castelli e parchi
- Gita ai laghetti di Fraele, presso le sorgenti dell'Adda
- Visita ai centri storici di Grosio, Grosotto, Mazzo di Valtellina.
Il mezzo più comodo per muoversi a Grosio.
in paese a piedi; nei dintorni in bicicletta o in macchina
I Ristoranti consigliati, le trattorie caratteristiche, le dolcerie, bar a pub consigliati.
Ristorante Sassella
Locanda Valgrosina
Agriturismo Baita del Gufo
Gelateria e Pub Valentino
Disco Bar I Piantini
Bar Spuntineria L'Inferno
Una giornata "tipo" per godere pienamente della bellezza dei nostri luoghi, dalla colazione a notte fonda.
In estate, dopo un'abbondante colazione in giardino, consigliamo una gita in Valgrosina: percorsi 7 km si giunge a Fusino (1200 m), dove è possibile parcheggiare la macchina nei pressi della diga. A piedi, lungo la riva sinistra del Roasco, è possibile raggiungere Eita (1800 m.), alpeggio con diverse baite raccolte attorno a una chiesetta e ad un rifugio, presso il quale si possono gustare ottimi pizzoccheri. Al ritorno attenzione ai funghi, e ai frutti di bosco. Si consiglia poi una cena ristoratrice al "Sassella" e magari un gelato da Valentino.
Dove acquistare a Grosio: prodotti tipici, cantine, botteghe, souvenir particolari.
Potete acquistare dell'ottima bresaola presso la macelleria Bordoni, oppure formaggi locali e burro dell'alpeggio nel negozio Tramanzoli di fronte al b&b. I pizzoccheri freschi, i funghi, la pestèda prezzo "Sassella alimentari". Marmellate e miele presso la VIS, mentre i vini valtellinesi presso le cantine Triacca e Sertoli Salisi di Tirano.
Le origini di Grosio.
Grosio, antico borgo adagiato sul fondovalle destro dell’Adda e della nuova Statale 38, che percorre tutta la Valtellina, è definito il più prezioso e significativo tassello del variegato mosaico valtellinese. Vi troviamo storia ed arte, tradizione e folclore, agricoltura e allevamento, artigianato e commercio, gastronomia e turismo, laghetti, montagne e paesaggi incontaminati. La genuinità, la giovialità e la solidarietà della sua gente sono caratteristiche ancora ben conservate che fanno da collante ad ogni tipo di iniziativa.
Il benvenuto agli ospiti è offerto con un biglietto da visita estremamente affascinante. Infatti all’ingresso del paese, sull’altura che sovrasta la centrale idroelettrica dell’AEM, ci accolgono due castelli, fiancheggiati dalla roccia incisa più grande di tutto l’arco alpino; di seguito, volgendo lo sguardo verso l’abitato, l’imponente facciata barocca della parrocchiale, situata a fianco dell’elegante Villa Visconti Venosta, immersa in un ampio parco.
La sua posizione, quasi intermedia tra le cittadine di Tirano e Bormio, e centrale anche rispetto alle famose stazioni sciistiche di Livigno, S. Caterina, Bormio, Aprica, St. Moritz, offre al turista interessanti opportunità.
Gli eventi più importanti che hanno segnato la storia di Grosio.
LA STORIA
I primi segni della presenza dell’uomo in questi luoghi risalgono alla preistoria. Alcuni siti e reperti archeologici e soprattutto i numerosi petroglifi, rinvenuti sui dossi del Castello e di Giroldo, testimoniano un’intensa attività umana che gli studiosi fanno risalire all’età del Bronzo e, considerato lo stretto legame con i vicini Camuni, forse iniziata fin dall’ultima fase del neolitico.
Il nome Grause Superiore è citato per la prima volta in un documento del 1056, mentre nel 1150 il vescovo di Como si riserva il Castrum de Grosio cum villis de Grossura. Il feudo vescovile, legato alla pieve di Mazzo, fu dapprima dato in concessione ai De Misenti e, dal 1186, alla famiglia Venosta, che rimane ad abitare nel castello fino al ‘500. Durante il dominio visconteo i Venosta videro crescere la loro potenza, tanto che venne loro affidata anche la custodia del nuovo castello (castrum novum), eretto a scopo difensivo nella seconda metà del secolo XIV.
L’immigrazione di diverse famiglie esuli dal territorio comasco e milanese, a causa delle faide fra Guelfi e Ghibellini, formarono il tessuto civile del paese e favorirono, nel 1292 la costituzione del Comune e, nel 1395, la redazione dei primi statuti comunali.
Nei primi decenni del 1300 la popolazione di Grosio non superava le 250 anime, nel 1426 contava 400 unità, nel 1464 erano circa un migliaio, mentre nel 1589 i “fuochi” erano 300 (circa 1500 persone) e raggiungevano i 500 con le frazioni del comune. Gli abitanti traevano cospicue rendite dall’allevamento che usufruiva dei ricchi pascoli della Valle Grosina, ma praticavano anche con molto successo i commerci, in particolare con il territorio della Serenissima.
Dal 1512, per quasi tre secoli, la Valtellina è dominata dai Grigioni e, nel corso del ‘600, anche Grosio partecipa attivamente all’insurrezione per l’indipendenza politica e religiosa.
In seguito la storia del paese si identifica con quella locale e nazionale, partecipando alle lotte per l’indipendenza, per l’unità d’Italia e infine alle due guerre mondiali.
Il Piatto tipico. Le ricette delle Feste a Grosio.
Piatti tipici:
pizzoccheri, sciatt, manfriguli, funghi, selvaggina, formaggi, bresaola e salami nostrani, pan di segale.
La pestèda poi è un insaporitore doc del nostro paese.
Le Feste e le Ricorrenze particolari a Grosio.
Carneval Vecc (prima domenica di Quaresima), La Sacra rappresentazione, Canti in Villa, Concerto di S. Giuseppe e fiera (patrono), Folclore ai castelli, Presepio vivente ad opera del gruppo folcloristico e numerose sagre popolari in estate.
Cosa si usa fare in occasione delle Festività.
Molto sentite le ricorreenze religiose e le processioni: diverse le persone che indossano i preziosi costumi originali, che portano stendardi e simboli religiosi, oppure che allestiscono santelle lungo le vie del paese (Corpus Domini).
I periodi dell'anno migliori per visitare Grosio.
Tutto l'anno. I paesaggi naturali offrono bellezze irresistibili in ogni stagione.
*Estate: trekking, passeggiate, mountanbike, relax e un intenso calendario di manifestazioni.
*Autunno: un'esplosione di colori...raccolta mele e vendemmia, funghi e marmellate. Si consiglia di alternare trekking a relax ai Bagni di Bormio.
*Inverno: scii e tutti gli sports invernali con relax ai Bagni di Bormio.
*Primavera: periodo migliore per le gite sul trenino rosso del Bernina. Visite al Parco incisioni rupestri.
Personaggi Famosi che sono nati a Grosio.
*Emilio Visconti Venosta, grande statista del Risorgimento, ministro degli esteri per 7 legislature, deceduto nel 1914 e sepolto a Grosio nella cappella di famiglia.
*Cipriano Valorsa, grande pittore del 500, soprannominato il Raffaello della Valtellina.