Vivere Al Ponte Vecchio Bassano Del Grappa - Consigli Turistici
Locazione Turistica
I consigli per turisti del gestore
Una giornata "tipo" per godere pienamente della bellezza dei nostri luoghi, dalla colazione a notte fonda.
Il mio itinerario parte da via da Ponte: se raggiungi Bassano del Grappa con il treno, è il punto di partenza migliore perché vicina e facilmente raggiungibile. Il sabato mattina il mercato cittadino ti accompagnerà da via da Ponte, attraverso piazza Garibaldi e la Torre Civica fino a piazza Libertà: goditi il centro storico camminando tra le bancarelle. Non sarà possibile ammirare gli antichi palazzi, gli affreschi e l’antico orologio situato in piazza Libertà: non importa perché lo potrai fare al ritorno, quando nel pomeriggio il passaggio sarà libero dai vari stand.
Il Belvedere di Palazzo Sturm
La terrazza panoramica di Palazzo Sturm è una tappa obbligata prima di raggiungere il Ponte Vecchio: un’ampio belvedere dal quale ammirare il conosciutissimo Ponte degli Alpini (è così chiamato Ponte Vecchio), il fiume Brenta e le case che vi si affacciano.
Oppure fotografare le installazioni al suo interno: io ho trovato un rinoceronte in acciaio inox dell’artista Li-Jen Shih. Un omaggio contemporaneo al rinoceronte di Albrecht Dürer, le cui stampe sono state raccolte nella mostra temporanea “Albrecht Dürer. La collezione Remondini” all’interno di Palazzo Sturm.
Il Ponte Vecchio, ovvero il Ponte degli Alpini
il Ponte degli Alpini è il simbolo di Bassano del Grappa. Le prime testimonianze della sua presenza, risalgono al 1209 e serviva a collegare Vicenza con Bassano. Costruito in legno con la relativa tettoia, venne distrutto e ricostruito diverse volte a causa di calamità naturali come allagamenti o dalle continue lotte tra le diverse fazioni. Nel 1567 venne chiesto all’architetto Andrea Palladio di progettarne uno nuovo.
La prima proposta fu rifiutata ma venne accettato il secondo progetto risalente al 1569 e si rifaceva all’idea originale del ponte. Per 200 anni il ponte Vecchio non subì gravi danni, fino al Settecento: nuovamente distrutto e ricostruito diverse volte a causa di ulteriori inondazioni e guerre.
Il ponte che possiamo ammirare noi oggi risale al 1948: durante la Seconda Guerra Mondiale fu completamente distrutto a causa dei bombardamenti ma poi ricostruito sul modello del 1569 proposto dall’architetto Andrea Palladio. Il Presidente del Consiglio Alcide Degasperi fu presente all’inaugurazione avvenuta il 3 ottobre 1948.
Il camminamento della ronda al Castello degli Ezzelini
La storia del Castello degli Ezzelini è lunga e risale fin dall’epoca romana, se non prima. I reperti archeologici indicano la presenza di manufatti militari antichi a guardia di posizioni territoriali strategiche. Nel corso del tempo questi manufatti vennero ampliati, modificati e adattati alle esigenze dell’epoca, passando di mano in mano durante le varie dominazioni dei Visconti, degli Scaligeri e della Serenissima.
Durante il corso dei secoli, subì ulteriori modifiche. Così come lo vediamo oggi, il Castello degli Ezzelini è il risultato di un lungo restauro che ha permesso di recuperare una struttura decadente. Il panoramico camminamento di ronda è aperto solo in alcuni giorni
Quali sono i musei di Bassano del Grappa?
la sua offerta museale è ricca e varia, oltre alla esposizione naturalistica ospitata all’interno del palazzo Bonaguro ci sono....
Museo Civico
Il Museo Civico di Bassano è tra i più antichi musei veneti, nato nel 1828 grazie al lascito del naturalista Giambattista Brocchi. Venne spostato nell’ex convento della chiesa di San Francesco nel 1840, sede che ancora oggi ospita il percorso espositivo.
Il patrimonio espositivo è piuttosto vasto: si parte dai reperti archeologici fino ad arrivare all’arte moderna, puntando soprattutto sull’arte e sugli artisti locali. La pinacoteca conta ben 500 dipinti e custodisce artisti come Jacopo da Ponte e Antonio Canova.
L’allestimento è arioso e ben strutturato, di facile comprensione.
Palazzo Strum: Museo Remondini e Museo della Ceramica
Se deciderai di visitare Bassano del Grappa, una tappa obbligata è al Museo Remondini, all’interno di Palazzo Strum. E’ uno dei pochi musei italiani dedicati alla stampa. Illustra in maniera completa e approfondita la produzione di libri, incisioni popolari sacre e profane, le vedute ottiche, i foglietti da ritaglio. Raccoglie anche le acquaforti e le xilografie dei grandi incisori italiani ed europei tra cui Mantegna, Durer e Tiepolo.
Ma chi erano i Remondini? Furono un’importante famiglia veneta di editori e attiva tra Seicento e Settecento e pubblicarono tra i più importanti libri dell’epoca.
Una parte del palazzo Strum ospita dal 1992 il Museo della Ceramica “Giuseppe Roi”, una raccolta di maioliche, porcellane e terraglie per un totale di 1. 200 pezzi circa. La parte più antica risale alle maioliche dei Manardi del XVII – XVIII secolo. Il percorso si suddivide tra vasellame di gusto eclettico, piatti popolari e opere di artisti contemporanei.
Museo Hemingway e della Grande Guerra
Bassano del Grappa giocò un ruolo importante durante la Grande Guerra: tra il 1917 e il 1918 divenne il principale di massima resistenza contro i diversi tentativi da parte dell’esercito austro-ungarico di irrompere nella piana veneta e sopraffare l’esercito italiano.
Il Museo Hemingway è allestito al piano terra di Villa Ca’ Erizzo Luca: perché proprio qua? E perché un museo dedicato allo scrittore americano Ernest Hemingway? Nel 1918 Villa Ca’ Erizzo Luca ospitò la Sezione Uno delle ambulanze della Croce Rossa Americana, di cui Hemingway faceva parte. Nel 1919 lo scrittore pubblicò il racconto MS 843 dove racconta le varie vicissitudini che partirono da qui.
L’allestimento si sviluppa in 5 sale, raccontando la Prima Guerra Mondiale e la figura dello stesso Hemingway in questo contesto storico. 58 pannelli che evocano attraverso foto e testimonianze, i fatti cruciali di questo periodo storico; la partecipazione degli aviatori americani al conflitto mondiale e la vita stessa dello scrittore durante il suo soggiorno a Villa Ca’ Erizzo.
Torre Civica
La Torre Civica non passa di certo inosservata grazie ai suoi 43 metri d’altezza che sovrastano piazza Garibaldi. Le prime testimonianze collocano la sua costruzione dagli inizi del Trecento, grazie alla costruzione di una nuova cerchia muraria. Durante i secoli, la torre subì diverse modifiche tra cui l’inserimento dell’orologio, l’apertura di una porta sovrastata dal leone marciano e dell’aggiunta di una terrazza merlata.
Oggi ospita il percorso “Risalendo la città“, un itinerario per scoprire la storia urbanistica di Bassano e dislocato sui 5 piani di sosta. Il costo è di 3 € e per chi si presenta col biglietto cumulativo dei Musei Civici, il costa 2 €.
Museo degli Alpini
Il Museo degli Alpini occupa il piano interrato della Taverna al Ponte: percorrendo il Ponte degli Alpini, lasciando il centro storico alle spalle, la Taverna al Ponte sarà alla tua destra ben visibile.
Il museo di per sé non è grande ma contiene molti reperti di ogni genere che raccontano la nascita e la storia degli alpini. Sono raccolti qua anche numerosi reperti della Prima Guerra Mondiale ritrovati duranti gli scavi intorno a Bassano del Grappa e sull’Altopiano di Asiago. Io mi sono persa davanti alle lettere dell’epoca scritte a mano: foto, manoscritti e persino i foglietti gettati da D’Annunzio su Vienna.
Perché visitare la città sul fiume Brenta?
Un itinerario per scoprire cosa vedere a Bassano del Grappa in un giorno è un buon punto di partenza per approfondire la conoscenza di questa cittadina veneta. Tranquilla, a passo d’uomo e ideale per essere visitata anche da famiglie, visitarla vuol dire fare un salto nel tempo attraverso i suoi palazzi e suoi musei.
Nello stesso tempo offre passeggiate sulle rive del Brenta per chi ama stare a contatto con la natura e un buon punto di partenza per visitare i dintorni. Ecco alcune destinazioni.
Per gli amanti delle città d’arte è d’obbligo visitare le vicine Marostica, Castelfranco Veneto e Vicenza.
Se hai un debole per la storia contemporanea, non farti mancare un itinerario sul Monte Grappa, teatro indiscusso delle Prima Guerra Mondiale. Proprio qua sorge il Sacrario Militare.