Dove vuoi andare?
2 ospiti · 1 camera
Dove vuoi andare?
Ospiti e camere
...
IT | Cambia lingua Preferiti Vicino a me Inserisci la tua struttura
Regioni Località turistiche Punti d'interesse Offerte Last Minute
B&B Day
primo weekend di marzo
Settimana del Baratto
terza settimana di novembre
BarattoBB
baratto tutto l'anno in B&B
BB25
25 Euro tutto l'anno
B&B Card
richiedila gratis
Come aprire un B&B Mondo B&B Blog Magazine Turismo Speciali Eventi Fiere Punti d'interesse Suggerisci un punto d'interesse Tesi universitarie sul B&B
(Guadagna 100 Euro)
Scopri i B&B migliori B&B Europa
FAQ e contatti Note legali, Cookie Policy, Privacy Area Riservata Gestori
Italiano English Français Deutsch Español

B&B La Terra Di Archimede Siracusa - Consigli Turistici
Bed & Breakfast

I consigli per turisti del gestore

Itinerari Classici e Monumenti da non perdere per chi visita Siracusa.

PARCO ARCHEOLOGICO NEAPOLIS di SIRACUSA

Nell’area archeologica di Neapolis sono situati i monumenti più importanti della città risalenti all’epoca greco-romana. Disseminati all’interno di una suggestiva area boscosa, si ergono in tutto il loro splendore l’Ara di Ierone II, l’Anfiteatro Romano, la Latomia del Paradiso con la grotta dei Cordari e quella dell’Orecchio di Dionisio, il Teatro Greco, una necropoli e la suggestiva Via dei Sepolcri. Il Parco è facilmente raggiungibile a piedi o con autobus di linea.

Anfiteatro Romano
Situato nelle vicinanze dell’Ara di Ierone II, fu costruito durante il periodo romano imperiale. Terzo per grandezza dopo quello di Roma e di Verona, l’anfiteatro si presenta a forma ellittica, la cui struttura è stata in gran parte scavata nella roccia. Della cavea rimane oggi solo la parte inferiore, in quanto la restante fu smantellata ed i materiali utilizzati per la fortificazione di Siracusa nel XVI secolo. Sotto la gradinata scorre un lungo corridoio, utilizzato nell’antichità dai gladiatori e dalle belve feroci per accedere all’arena. In origine, la parte centrale di quest’ultima era occupata da un bacino che a volte veniva riempito d’acqua per giochi acquatici e battaglie navali.

Ara di Ierone II
Risalente al III secolo a. C. , l’immenso altare per i sacrifici fu fatto costruire per volere del tiranno Ierone II, dal quale prende nome. Attualmente è l’ara più grande di epoca greca esistente, raggiungendo una lunghezza di quasi 200 metri.

Latomie del Paradiso
In generale, le latomie sono antiche cave aperte di roccia bianca calcarea, utilizzata per la costruzione di edifici. Lo splendido scenario in cui sono inserite è reso per lo più suggestivo dalla presenza di una vegetazione lussureggiante e dalle forme irregolari delle pareti. Nella Latomia del Paradiso sono situate due splendide grotte, quella dei Cordari e la più famosa dell’Orecchio di Dioniso. La prima deve il suo nome agli annodatori di corde, che grazie all’umidità presente all’interno, producevano una corda di piccolo spessore molto resistente. La seconda è famosissima per le sue straordinarie capacità di amplificare ogni piccolo suono, grazie alla sua singolare forma a S.

Teatro Greco
Rappresenta una delle testimonianze più importanti di epoca greca. Inizialmente costruito nel V secolo a. C. per lo più nella roccia viva, il teatro fu modificato più volte nel corso dei secoli. Gli scavi archeologici che lo riportarono alla luce iniziarono nel XVIII secolo e furono portati a termine nella seconda metà del XX secolo. Con una struttura tipicamente semicircolare, presenta un’enorme cavea che conteneva circa 15. 000 spettatori. Sopra la cavea è situata una terrazza rettangolare dalla quale si può godere uno splendido panorama. Attualmente il Teatro viene utilizzato per rappresentazioni classiche.

Via dei Sepolcri
Percorrendo questa strada si passa attraverso 2 grandi pareti di roccia verticali, all’interno delle quali sono situate alcune nicchie risalenti al periodo bizantino dedicate ai defunti.

- ORTIGIA: L'ANIMA di SIRACUSA

L’isola di Ortigia è la parte della città che nell’antichità fu per prima ad essere abitata, per la particolare posizione geografica, per la presenza di acqua e di sorgenti. Ortigia mostra immediatamente il fascino di un luogo che ha visto succedersi e stratificarsi, in oltre 3000 anni, espressioni importanti delle maggiori civiltà del Mediterraneo. Visitare Ortigia, è lungo viaggio in appena un chilometro quadrato tra templi greci e chiese cristiane, palazzi svevi, aragonesi e barocchi, cortili, vicoli arabi, botteghe, modeste abitazioni e grandi edifici pubblici. Belle piazze. Un quartiere ebraico e la sinagoga trasformata in chiesa cattolica. Strade animate e vicoli solitari. Ristoranti, caffè, librerie e negozi. Quasi ovunque una peculiare impronta barocca data dalla ricostruzione settecentesca dopo il terremoto del 1693 e, già dal secolo precedente, dall’opera dei Vermexio, famiglia illustre di architetti siracusani. E’ impossibile riassumere la ricchezza monumentale, la bellezza, la vivacità e la malinconia di Ortigia. Comunque capiti di percorrerla-secondo precisi itinerari o affidandosi al caso- s’incontrerà sempre il mare: il grande porto naturale che è bellissimo al tramonto, il mercato, gli odori per le strade, i menu di pesce dei ristoranti. Ogni cosa a Ortigia riporta al mare. E al rapporto col mare – più o meno intensamente vissuto dall’antichità ad oggi – la città vecchia deve la sua ricca storia e il suo fascino.


Castello Maniace
Situato nella parte meridionale dell’isola di Ortigia, l’edificio fu costruito per volere di Federico II di Svevia nella prima metà del XIII secolo. Utilizzato sia come residenza che come baluardo difensivo, il castello ospitò re Pietro d’Aragona, di passaggio a Siracusa nel 1288. Nel Cinquecento fu in parte modificato dagli spagnoli che in quel periodo stavano massicciamente fortificando l’intera città. Subì alcuni danni sia nel 1693 per il terremoto sia nel 1704, in seguito ad una improvvisa esplosione di polveri da sparo. Il castello, che in passato era circondato da un fossato, si presentava a pianta quadrata, limitato agli angoli da quattro torri, di cui oggi ne rimane solo una.


Tempio di Apollo
Situato nella parte settentrionale di Ortigia, l’edificio è considerato il tempio più antico di Sicilia. Risalente al VI secolo a. C. , sul tempio è presente un’iscrizione dedicata ad Apollo, con i nomi di Kleòmene e Epiklès, rispettivamente il progettista e il costruttore dell’edificio. Nel corso dei secoli il tempio fu trasformato più volte, diventando una chiesa in epoca bizantina, moschea durante la dominazione araba, chiesa in periodo normanno e caserma sotto gli aragonesi.


Duomo
E’ la testimonianza vivente della storia religiosa di Siracusa. Nato nel V secolo a. C. come Tempio di Athena, fu in seguito rimaneggiato per realizzare una basilica cristiana. In epoca normanna la navata centrale fu sopraelevata ai lati. Risale al Quattrocento il pavimento policromo. Dopo il terremoto del 1693 la facciata fu ricostruita seguendo il progetto dell’architetto Andrea Palma, che lo realizzo in stile barocco. La facciata si presenta ora suddivisa in 2 ordini costituiti da colonne, dove nella parte superiore sono riconoscibili le statue della Vergine, di Santa Lucia e quella di San Marziano. L’interno, suddiviso da 3 navate sovrastate da un soffitto a capriate del XVI secolo, presenta nella navata di destra 4 cappelle: quella del Battistero, di Santa Lucia, del Sacramento e del Crocifisso. All’interno di esse sono custodite alcune interessanti opere d’arte, tra le quali spiccano una tavola raffigurante S. Zosimo, probabilmente di Antonello da Messina e una seicentesca statua di S. Lucia. In fondo alla navata di sinistra si può ammirare una splendida abside bizantina, dove è stata collocata la Madonna della Neve, realizzata nel 1512 da Antonello Gagini. Presente anche il Tesoro del Duomo, dove è custodita la Madonna in trono con angeli musicanti, realizzata da Jacobello.

Fonte Aretusa
La leggenda su questa sorgente racconta che la ninfa Aretusa, per sfuggire al fiume Alfeo che si era pazzamente innamorata di lei, chiese aiuto ad Artemide, che la trasformò in fonte. Un’altra leggenda avvolge Fonte Aretusa, secondo la quale che in Grecia veniva fatto un sacrificio, dalla sorgente sgorgava acqua rossa di sangue. Situata nella parte sud-occidentale dell’isola nelle vicinanze del mare, è attualmente costituita da un bacino artificiale del 1843, attorniato da splendidi esemplari di papiri. In posizione panoramica, dalla fonte Aretusa si può ammirare Porto Grande e parte dei monti Iblei. Vicino alla sorgente sono stati rinvenuti alcuni canali sotterranei, usati nell’antichità come concerie. Sempre nelle vicinanze si snoda un’interessante passeggiata che costeggia il perimetro delle mura di epoca spagnola.


Piazza Archimede
La piazza si sviluppa nel centro di Ortigia, nel punto in cui si incrociano le due vie principali. Inaugurata nel 1879, la piazza è abbellita dalla splendida Fontana Artemide, posta al centro. Essa raffigura la dea con l’arco, con ai piedi dei tritoni e la rappresentazione della metamorfosi di Aretusa. Alcuni palazzi interessanti fanno da contorno alla bella piazza, come Palazzo Lanza e Palazzo della Banca d’Italia. Circondata da molti caffè, piaza Archimede è divenuta un punto d’incontro per molti siracusani.


Palazzo Bellomo e Galleria Reginale
L’edificio fu possedimento della famiglia Bellomo a partire dalla seconda metà del XIV secolo. Nel 1722 fu comprato dalle monache benedettine e trasformato in convento. Attualmente dalla parte occidentale si entra nel cortile dell’attiguo Palazzo Parisio. Entrambi i palazzi ospitano la sede della stupenda Galleria Reginale, qui collocata nel 1948. Nei vari ambienti di quest’ultima sono esposte opere d’arte che ricoprono un arco di tempo compreso tra Alto Medioevo e età moderna. Il museo si sviluppa su 2 piani. Al pianoterra sono esposte sculture risalenti dall’epoca bizantina fino al XVI secolo, alcune delle quali sono state realizzate da Giovan Battista Mazzolo e altre di Domenico Cagini. Al primo piano è stata allestita la pinacoteca con dipinti databili dal Trecento fino al Settecento, dove spiccano un’Annunciazione di Antonello da Messina, una tela raffigurante il Seppellimento di Santa Lucia, realizzato dal Caravaggio nei primi del XVII secolo e restaurata nel 1984, un altro dipinto raffigurante un’Immacolata e Santi del pittore fiammingo Guglielmo Borremans. Dalla X alla XX sala sono esposte opere di arti minori, dove sono stati collocati oreficerie, paramenti e oggetti sacri come il Reliquario di Sant’Orsola del XVIII secolo, una collezione di presepi, ceramiche del periodo arabo, stampe di Siracusa, arredi.


Palazzo Arcivescovile
Situato vicino al duomo, l’edificio fu costruito nel XVII secolo per volere del vescovo Torres, seguendo un progetto di Andrea Vermexio. Al suo interno è situata la conosciuta Biblioteca Arcivescovile Alagonina, fondata nel 1780. Oltre a numerosi tomi, sono presenti alcuni codie in pergamena, stampe lettere inedite di Murat, Schopenauer, Alfieri ed altri.

Itinerari insoliti a Siracusa e dintorni.

Castello Eurialo
Non molto distante da Siracusa, in posizione dominante, l’enorme complesso è la fortezza più imponente del mondo greco e fu costruito nel V-IV secolo a. C. per volere di Dionisio il Vecchio, a difesa contro gli attacchi cartaginesi. Vero gioiello di antica architettura militare, il castello era costituito da un corpo rettangolare, di fronte al quale era stato realizzato un enorme fossato, e da un corpo trapezoidale, all’interno del quale vi erano le cisterne. Presenti numerosi sistemi difensivi ingegnosi, tra i quali i sotterranei, usati dalle truppe per spostarsi non visti ovunque, potendo sempre cogliere di sorpresa il nemico.


Catacombe di San Giovanni

A Siracusa sono state rinvenute alcune catacombe, tra le più vaste d’Italia. Attualmente sono visitabili le Catacombe di San Giovanni e quelle di Santa Lucia. La catacomba di San Giovanni risale al V secolo d. C. ed è costituita da molte gallerie sotterranee. La catacomba si trova nei pressi della chiesa omonima, dove è situata anche la splendida Cripta di San Marciano. E’ interessante sapere che il sepolcro del santo, primo vescovo della città, è caratterizzato da un’apertura dalla quale si potevano toccare le reliquie.


Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi

Il museo fu fondato nel 1886 dall’archeologo Paolo Orsi. Dalla data della sua fondazione ad oggi, il museo ha notevolmente incrementato la quantità di pezzi antichi ritrovati in Sicilia, che oggi ammontano a 18. 000. La struttura museale è costituita da 3 settori distinti: A, B e C. Il primo riguarda elementi risalenti alla preistoria, alla protostoria, al neolitico e alla media età del bronzo. Il settore B espone splendidi reperti che provengono da Megera Hyblaea e da Siracusa risalenti per lo più all’VIII al VII e al VI secolo a. C. Il settore C è interamente dedicato ai reperti rinvenuti nelle colonie minori dipendenti da Siracusa tra le quali Akrai, Casmene, Camarina ed Eloro. Tra essi sono presenti terracotte, ceramiche attiche, statue, sarcofaghi.


Museo del Papiro

Fu fondato nel 1989 ed è interamente dedicato alla pianta del papiro. In esso vi è la storia e i vari modi di lavorare la pianta nel corso dei secoli. Sono esposti papiri del XV secolo a. C. , oltre a stuoie e barche realizzate con questa pianta. Preziosa è la raccolta dei materiali che venivano usati dagli scribi egizi.

- ZONE VERDI E ARCHEOLOGICHE FUORI SIRACUSA:

Non lontano da Siracusa, aree protette di rara bellezza invitano all’escursione: le splendide spiagge della Riserva Naturale di Vendicari, i papiri della Riserva naturale del Fiume Ciane, l’impressionante necropoli rupestre di Pantalica-Valle dell’Anapo, il selvaggio canyon della Riserva Naturale di Cava Grande del Cassibile, e il grande Parco Regionale del Vulcano Etna. Da non trascurare la visita dei bei paesi della provincia di Siracusa: i paesi del barocco (Noto, Sortino, Palazzolo Acreide), i paesi dei vigneti e del buon vino (Avola, Pachino, Rosolini) e i borghi di pescatori (Marzamemi, Portopalo). Il B&B Al Mercato di Ortigia organizza escursioni nelle principali mete qui elencate (vedi www. almercatodiortigia. it) e consiglia particolarmente:

PANTALICA:
L’area protetta di Pantalica-Valle dell’Anapo iscritta nel 2007 nella World Heritage List dell’Unesco è un piccolo gioiello storico-naturalistico; qui infatti lo straordinario ambiente naturale (tipico delle cave del siracusano) si fonde con quello storico-archeologico legato a una grande e spettacolare necropoli scavata nella roccia: ben 5mila tombe a grotticella artificiale che costituiscono l’insediamento preistorico di Pantalica. La visita guidata ha inizio all’Anaktoron, il palazzo del Principe, nei pressi di Ferla (28 Km da Siracusa). Il percorso si snoda lungo un sentiero di mezza costa che si affaccia sulla splendida Valle dell’Anapo. Visiteremo villaggi rupestri, tombe preistoriche e chiese bizzantine. Discenderemo quindi verso il fondo valle dove in mezzo a platani orientali, salici e oleandri, lambendo piccole spiaggette e piscine naturali, si incontrano i fiumi Anapo e Calcinara. Nei mesi più caldi è possibile fare una rinfrescante sosta con bagno all’ombra di una macchia mediterranea particolarmente lussureggiante.

CAVA GRANDE DEL CASSIBILE:
Le cave sono uno degli elementi più spettacolari del notevole patrimonio naturalistico della Sicilia sud-orientale. Tra queste, il canyon di Cavagrande è sicuramente il più affascinante. L'escursione a piedi ha inizio nei pressi di Avola antica dove giungeremo in minibus. Vi guiderò attraverso un tratto di tipica campagna siciliana, caratterizzata da pascoli e antiche masserie. Tra una fitta macchia mediterranea con le sue essenze profumate di timo, rosmarino e salvia, si procederà lungo uno spettacolare sentiero che si snoda a mezzamontagna nella la parete del grande e profondo canyon scavato dal fiume Cassibile.
La cava al suo interno custodisce tracce di antiche e misteriose civiltà vissute tra queste rocce. Il fondo valle è caratterizzato da una vegetazione a platani orientali, salici e oleandri. In un ambiente dalla selvaggia bellezza faremo in estate una sosta per godere del sole e di una rinfrescante nuotata nei limpidi laghetti del fondo valle.

VENDICARI:
Resti di storia tra resti di natura. Vendicari è un antico serbatoio di splendida natura conservatasi intatta accanto all’arte barocca di Noto. Vendicari è il regno del cielo, in autunno, quando dai capanni di osservazione è possibile ammirare le evoluzioni di centinaia di uccelli. Vendicari è soprattutto un mondo a parte fatto di mare, cielo e silenzi. Partenza in minibus dal B&B, la visita a piedi ha inizio nei pressi di Marzamemi (45Km da Siracusa). Attraverseremo il territorio della riserva naturale orientata di Vendicari che comprende due grandi pantani salmastri e altri minori, luogo di sosta e di nidificazione di una grande varietà di uccelli migratori. Lungo il percorso costiero di sabbia fine e dorata si ammireranno le antiche saline, la torre sveva e la storica tonnara attiva sin dalla dominazione musulmana. Nel periodo estivo, sarà possibile fare una sosta per un rinfrescante bagno nella spiaggia della riserva. Infine, sulla strada per il ritorno a Siracusa, sosta e visita alla città di Noto capitale del barocco.