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Agriturismo Fanny Bagni Di Lucca - Consigli Turistici
Agriturismo

I consigli per turisti del gestore

Itinerari Classici e Monumenti da non perdere per chi visita Bagni di Lucca.

L'itinerario da non perdere è predere il paese di Casoli come punto di partenza per visitare le più importati città d'arte come Pisa, Firenze, Lucca, Pistoia. Poi potete usufruire delle terme dislocate nel Capolugo Bagni di Lucca a soli 14 km dalle case. E due itinerari da non perdere sono una visita all'Orrido di Botri, luogo di vera importanza naturale, si tratta di un canion scavato da un torrente in cui è possibile effettuare un percorso a piedi con guida. E una visita ad un posto straordinario come quello della Grotta del vento.Non dimenticherei nnemmeno una capatina al famoso Pardo di Pinocchio dislocato a Collodi, non lontano dall'appartamento.

Itinerari insoliti a Bagni di Lucca e dintorni.

Per questo argomento ci sono divrsi sentieri da poter percorre a piedi effettuando trekking con partenze direttamente dal paese.Oppure visitare un'altro caratteristico villaggio di nome Lucchio interamente abbarbicato sul fianco del monte, ma se venite in questa zona farei un giro di tutti i piccoli paese medievalidella Val di lima ognuno di loro a qualcosa d caratteristico e storico da vedere. Non dimenticate per chi è appassionato di funghi che siamo all'interno di una zona particolarmente ricca di questo prodotto, insieme alle pregiate Castagne da cui si ricava la famosa farina dolce.

Il mezzo più comodo per muoversi a Bagni di Lucca.

Sicuramente è l'auto.

Una giornata "tipo" per godere pienamente della bellezza dei nostri luoghi, dalla colazione a notte fonda.

Dopo un meraviglioso riposo effettuato presso la nostra struttura, sicuramente ristoratore in quanto totalmente silenzioso e privo di rumori, potrei consigliare diverse alternative, come prima cosa potrete effettuare una meravigliosa colazione nella tranquillità della vostra terrazza, oppure consumarla presso un tipico locale del paese, e poi inizierei la giornata con passeggiate immerse nel verde e nella natura effettuando i diversi percorsi trekking da noi succeriti.Nel tardo pomeriggio vi potrei consigliare una capatina alle Terme per un massaggio ristoratore, e dopo cena in uno dei numerosi locali o pizzerie del Capoluogo.

Ci possono essere anhe altre alternative, tipo alzarsi al mattino e dicidere di Visitare Lucca, oppure altre città storiche Toscane.

Le origini di Bagni di Lucca.

Il nome Casoli viene ricordato per la prima volta nel 943 d.c. in una pergamena conservata nell Archivio Arcivescovile di Lucca come Villa del Plebato di Vico Pancellorum assieme a Limano e Lacu (Lago) località poco sopra al ricordato colle di Sant' Andrea.Casoli Val di Lima è un paese medievale del Comune montano di Bagni di Lucca a 568 metri sul livello del mare. E' costruito sopra uno sperone di roccia a picco, che culmina nel Balzo della Lezza, inaccessibile e a strapiombo sul torrente Lima, guardando le Strette di Cocciglia. Unisce interessi naturalistici ad interessi culturali, con i resti della sua fortezza medievale e con la chiesa romanica di S. Andrea al Lago, entrambe ormai dirute. Per giungere al paese è necessario attraversare la Lima, percorrendo l'antichissimo Ponte Maggio. La strada, stagliata nella roccia, si snoda in ripidi tornanti per la costa di ponte consentendo una bella vista sul Balzo Nero, sul monte Memoriante e sui Paesi di Vico Pancellorum e Limano.

Gli eventi più importanti che hanno segnato la storia di Bagni di Lucca.

Casoli è uno dei borghi più antichi della Val di Lima, le prime tracce umane (cacciatori nomadi) nella zona risalgono al Paleolitico Medio, presenza confermata dal ritrovamento di un manufatto in selce nera fra numerosi ossi d’orso e di altri animali in località “Carboneria” (ubicata poco più in basso del borgo), a questi cacciatori nomadi in seguito si aggiunsero alcune tribù nomadi provenienti dalla costa ligure, che diedero vita ai primi insediamenti stabili.
La storia di Casoli ha inizio da uno di questi primi insediamenti celtici, nato presso una fortificazione eretta nella parte più in alto e impervia della colina, questo primo “Castellare” in grado di offrire riparo in caso di pericolo alla popolazione (Ligure-Apuana) del villaggio “Vici”,dislocata prevalentemente all’interno della numerose grotte circostanti (alcune di queste utilizzate successivamente come cantine sono visibili ancora oggi in molte case del borgo), ospitava al suo interno anche il centro sacrale del “Conciliabulum” (suddivisione territoriale dei Liguri-Apuani), le cui rovine oggi formano un complesso litico fra i più interessanti e misteriosi della provincia di lucca.
Dopo la caduta dell’Impero romano, la Val di Lima venne occupata dall’esercito barbaro dei Goti e successivamente dai Longobardi, Casoli come gli altri paesi della valle ne condivise la sorte e oggi è uno dei pochi paesi della provincia di Lucca, che di questi due popoli conserva ancora alcune tracce, nel 1981 all’interno di una casa diroccata furono rinvenute alcune pregevoli vestige longobarde, fra le quali una pietra in arenaia con inciso centralmente un’iscrizione longobarda (forse l’unica fino ad oggi rinvenuta in Italia centrale), composta da 13 segni. La pietra secondo uno studio effettuato al momento della sua scoperta dagli storici R.Ambrosini, C.Puccini e M.Zecchini, presenterebbe una fonetica e una morfologia tipicamente longobarda, nonostante risulti scolpita in caratteri gotici appartenenti all’alfabeto del tipo “Gotico I” (il 1° e il 5° segno presentano una forma a ricciolo caratteristica di quest’alfabeto, lettera runica equivalente alla nostra o), i tre storici alla fine dei loro studi gli attribuirono la seguente traduzione UUOTORNAVEISSI “agli invasati (o indemoniati) grazia sia”.Nel XIII secolo, Lucca desiderosa di espandere i suoi confini cercò di sottomettere la Val di Lima, i castelli della valle fra i quali Casoli, per sottrarsi al giogo lucchese chiesero protezione a Papa Gregorio IX (in quel periodo in piena lotta con Federico II alleato di Lucca), riuscendo ad allontanare il pericolo, ma Lucca non rinunciò al progetto e negli anni successivi riuscì ugualmente a sottometterli tutti, per la scarsità di documenti non sappiamo quando Casoli finì sotto l’insegne lucchesi, ma nello Statuto Lucchese del 1308, risulta già appartenere alla “Vicaria Terrarum Civium et Vallis Lime”.
Alcuni anni dopo Lupo Lupari Signore di Benabbio e in quel periodo anche Signore di Casoli, per una questione di danaro entrò in lite con l’amico e alleato Castruccio Castracane Signore di Lucca, che per punirlo lo scacciò dalle “Terre” lucchesi impadronendosi dei suoi beni.
Nel 1336 Firenze riprese le ostilità con Lucca (e suoi Signori gli Scaligeri) inviando le sue milizie comandate da Pietro de Rossi, a “guastare e arrecar danno” nel contado lucchese, ai primi di marzo le milizie fiorentine cercarono di valicare le montagne pistoiesi per assaltare il castello di Casoli, ma durante la marcia di avvicinamento sulle montagne si abbattè un violento temporale, che costrinse i soldati a rinunciare all’azione e a rientrare alla base, nei giorni seguenti le milizie si spostarono in altre zone e il castello di Casoli si salvò senza rendersene conto. Nel 1807 durante il Principato di Elisa Baciocchi, gli amministratori napoleonici sempre pronti a spremere denaro ai lucchesi, contestarono alla comunità di Casoli un debito (5000 lire) contratto secondo loro con l’amministrazione lucchese due secoli prima, quando l’epidemia di peste colpì duramente il paese, i casolini dopo una serie di controlli riuscirono a dimostrare che non si trattava di un debito, ma di una tassa non pagata completamente e se la cavarono con una piccola somma.

Le Feste e le Ricorrenze particolari a Bagni di Lucca.

Nel periodo estivo numerose sono le feste effettuate al pase, ma le più conosciute sono la FESTA MEDIEVALE, che rappresenta una tipica giornata medievale con piatti dipici da degustare che si svolge lultimo sabato di Luglio.E poi c'è la festa del patrono S. Donato che si svoge il 7 di agosto ed è una festa ecclesiastica.

Leggende legate a Bagni di Lucca e personaggi che vi hanno vissuto.

Il mondo dei Celti riaffiora nei resti di un complesso litico presso il villaggio di Casoli. Si tratta di due grossi blocchi di pietra lavorati e squadrati ad arte che presentano sui bordi una serie di fori (almeno sette) destinati ad accogliere aste di legno o di metallo. Grazie all'orientamento e all'allineamento dei fori, si può ottenere una raffinata meridiana in grado di fornire precise indicazioni astronomiche e calendariali.

Le pietre, oggi seminascoste fra i letami di un pollaio, sorgono in uno spazio aperto, parzialmente circoscritto dalla cerchia muraria interna dell'antica rocca. Il complesso fa pensare ad un antico tempio a cielo aperto con funzioni di osservatorio astronomico, tipico della più genuina cultura celtica . Un altro importante reperto è rappresentato da una serie di incisioni serpentiformi che raffigurano, probabilmente la "snake-goddes", la dea serpente dell'antico pantheon indoeuropeo.
Il viandante che, nei secoli passati, si recava ai Bagni di Lucca, si trovava ad attraversare il Ponte della Maddalena, meglio conosciuto come "Ponte del Diavolo". Si tratta di un'ardita costruzione architettonica che si protende con le sue arcate al di sopra del fiume Serchio; essa risale al Medioevo e si conserva ancor oggi pressochè intatta. Sulla storia delle sue origini esistono incertezze e lacune.

La leggenda narra che il costruttore, non riuscendo ad innalzare l'arco principale del ponte, decise di chiedere la collaborazione del Diavolo. Questi concesse il suo aiuto in cambio della prima anima che avesse attraversato il ponte. L'opera fu realizzata in una sola notte. Quindi il costruttore, furbescamente, aizzò un cane a correre su per il ponte. Così il Diavolo, beffato, dovette accontentarsi dell'anima di una bestia.

Ci troviamo di fronte ad una sorta di patto col Diavolo ante-litteram, anche se, in questo caso, l'accordo non assume le tinte fosche e drammatiche della vicenda faustiana, ma rimane contenuto entro i binari di un gioco amichevole e scherzoso. Del resto esiste tutta una tradizione medioevale che raffigura i diavoli non come potenze malefiche da combattere ed evitare, ma come spiritelli scapestrati e simpatici, spesso dotati di saggezza e benevolenza, con i quali si possono tranquillamente stipulare accordi e contratti. Tant'è vero che le immagini di mostruosi diavoletti compaiono ad ornare balaustre e capitelli di chiese e cattedrali.

E' probabile che dietro l'immagine simbolica del Diavolo si nascondessero corporazioni ed ordini iniziatici che custodivano gelosamente i segreti dell'arte muratoria, tenendosi al di fuori della cultura ecclesiastica ufficiale.

Secondo una variante della leggenda del Ponte del Diavolo, l'opera sarebbe stata commissionata al Diavolo da San Giuliano l'Ospitaliere, protettore dei viaggiatori (1). Si può scoprire, dietro questa versione, l'esistenza di rituali propiziatori miranti a salvaguardare i viandanti nel loro cammino. I diavoli potrebbero essere intesi, in questo caso, come spiriti protettori dei luoghi e della strada, secondo una conoscenza magica comune a tutte le tradizioni filosofico-religiose del mondo antico.
Le streghe del Pratofiorito

tica flora. La vetta prese il nome di Prato Fiorito. Ma perchè gli uomini, che sono cattivi, non possano godere di questa bellezza, Iddio comandò alle streghe e ai diavoli di far colà i loro raduni»(3).

Gli anziani del luogo raccontano che, ogni dieci anni, per la vigilia di Ognissanti (ossia nella notte fra il 31 ottobre ed il primo novembre) le streghe fanno la loro apparizione sul Pratofiorito e lì compiono il loro sabba danzando in cerchio. L'ultima apparizione era attesa nel 1990. In quell'occasione numerosi visitatori, provenienti da ogni parte della Toscana si affollarono sulle alture vicine. Quella notte scoppiò un violento temporale, con nebbia, fulmini e scrosci di pioggia torrentizia, che impedì la visibilità, ed i curiosi rimasero inzuppati e delusi per non aver potuto scorgere alcunchè.Così bisognerà attendere speranzosi la prossima occasione, nell'anno 2.000. E' probabile che, dietro la leggenda delle streghe, si celino culti residuali pagani delle antiche popolazioni liguri. A questo proposito si racconta che la Chiesa di S. Cassiano di Controni, alle basi del Pratofiorito, sia stata edificata sui ruderi di un tempietto dedicato a Diana (4). Sembra che un altro tempietto sorgesse sul versante opposto, verso Nord, dedicato forse ad una divinità boschiva assimilabile a Fauno.

Certo è che, sulle pendici del monte, si trovano numerose specie botaniche, molte delle quali non rientrano nella flora tipica di questa regione. Si riscontra una densità straordinaria di "Amanita muscaria", nonchè la presenza di erbe (mandragola, iperico, belladonna, giusquiamo, stramonio) tradizionalmente impiegate per rituali magici e pratiche medianiche. E' stato ipotizzato che qui, in epoca remota, esistesse una specie di giardino botanico ricco di specie con proprietà medicamentose e psichedeliche. Ciò suffragherebbe l'esistenza di culti misterici che promuovevano l'induzione di stati non ordinari di coscienza, il distacco dal corpo ed i viaggi astrali di tipo sciamanico.

Francesco Puccini (Geremia da Casoli) poeta estemporaneo nato a Casoli (1686-1782) così lo descrive:

"Casoli, dunque, che la Val di Lima il nome prende, è bello e signorile: lascia il torrente in parte ombrosa ed ima ed ei gode sull' alto un verde aprile. Quando il sol la comparsa fa da prima sull' orizzonte, se ne viene umile a farlo ricco con il suo splendore dandoli il primo loco, il primo onore.

I periodi dell'anno migliori per visitare Bagni di Lucca.

In estate in quanto sono dei posti meraviglisi da un punto naturalistico e paesaggistico, dove potrete effettuare numerosi sport, parapendio, pesca, trekking, canoa.
In Autunno potrete effettuare la ricerca dei prelibati funghi e castagne, dove potrete effettuare visite ai famosi metati dove vengono essicate le castagne per avere la farina dolce famosa in tutta italia.
In Inverno perchè da questo posto potete raggiungere faciilmente le piste da sci dell'Abetone e di Cutigliano, ma nello stesso tempo avrete a disposizione dei caratteristici mercatini di natale nel capoluogo di Bagni di
Bagni di Lucca. E visitare Lucca d altre città d'arte.