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Bed&Books Il Campanile Salerno - Consigli Turistici
Bed & Breakfast

I consigli per turisti del gestore

Itinerari Classici e Monumenti da non perdere per chi visita Salerno.


UN GIORNO, A SALERNO -CENTRO STORICO-

Dal castello Arechi al lungomare Trieste ecco cosa visitare a Salerno, in un giorno, per ammirare le caratteristiche di una città che un tempo fu sede della Scuola Medica Salernitana (la prima università di medicina in Europa), capitale dell’omonimo principato che durante il periodo longobardo e poi normanno si estendeva su tutta l’Italia meridionale e che fu la prima capitale d’Italia alla fine della seconda guerra mondiale.

- Percorso di trekking a piedi verso il castello Arechi,
- che domina la città e il golfo di Salerno, da via Romualdo il Guarna II, attraverso dedali di vicoli, si attraversa il rione sant’eremita, i gradoni montevergine, la chiesa san Filippo Neri e ritorno.

- Il Museo Diocesano, ultima sede della Scuola Medica Salernitana.
Preziosissimo è il ciclo degli avori, che costituisce la più completa raccolta del Medioevo cristiano al mondo, insieme al complesso degli 11 fogli di pergamena illustrati, al crocifisso ligneo e alla copia della sacra sindone.

- scendendo verso il mare puoi visitare il Duomo.
La cattedrale fu costruita in stile romanico nell’XI secolo e più volte ristrutturato con aggiunte barocche, sui resti dell’omonima chiesa paleocristiana santa Maria degli Angeli, dove furono ritrovate le spoglie di san Matteo, sorta a sua volta sulle rovine di un tempio romano. All’ingresso “La Porta dei Leoni” così detta per le due statue ai lati del potale: un leone simbolo della forza e una leonessa simbolo della castità. L’architrave raffigura dei datteri beccati dagli uccelli (nutrimento dello spirito e dell’anima), agli estremi una scimmia ed un leone (l’eresia e la verità della chiesa). La forma del campanile ha specifici riferimenti di origine simbolica e biblica, infatti, i piani sono tre come i livelli dell’universo secondo le sacre scritte. Il campanile con la cupola, la cui forma sferica simboleggia e rappresenta Dio. L’atrio è circondato da un colonnato, le cui colonne provengono dal vicino foro romano di piazza Conforti, sormontate da archi a tutto sesto decorati con intarsi in pietra lavica. Il loggiato sovrastante è a bifore e pentafore. Sull’atrio si apre la porta in bronzo, fusa a Costantinopoli nel 1099 con 54 formelle rappresentanti san Matteo, grifi che si abbeverano ad una fonte battesimale, fra cui quella degli Altavilla. Su una lapide sono incisi i versi di D’Annunzio e preghiere a san Matteo. La chiesa è un edificio massiccio a tre navate. Di grande valore artistico è la Cripta che custodisce le spoglie mortali di san Matteo.


- Più giù il tempio di Pomona di epoca romana, con 15 colonne corinzie.
Durante la seconda guerra punica (221-202ac) Scipione l’Africano elogiò i salernitani definendoli esperti guerrieri soprattutto nel lancio del giavellotto.


- Castel Terracena.

- in largo san Giovanni si possono ammirare le decorazioni su di un edificio identificato come castel Terracena.
L’edificio fu costruito per volere dei sovrani normanni, nel quartiere detto Ortomagno, sulle mura ad oriente. Il palazzo subì notevoli dissesti in seguito al terremoto del 1275.

- San Pietro a corte.
- Ritornando su via Duomo, percorrendo il vicolo Adelbranda, si arriva alla cappella di san Pietro a corte o cappella palatina che è quel che resta del palazzo reale che il principe Arechi fece costruire al centro di Salerno dopo il castello Arechi, che sorge sul monte Bonadies e, nel quale si trasferì, nel 774dc. Passò la capitale da Benevento a Salerno che estese il suo dominio su tutta l’Italia meridionale e la cui moneta fu l’Opulenta Salernum. Assassinato Guaimario, gli successe Gisulfo II quando il dominio Longobardo era ormai al temine. Roberto il Guiscardo della famiglia degli Altavilla, sposò Sichelgaita figlia di Gisulfo, che, consigliera e guerriera combatté al fianco di Roberto, per poi dedicarsi allo studio della medicina e dell’erboristeria. Le donne a Salerno avevano pari diritti degli uomini. Le mulieres salernitane furono le prime a insegnare, e esercitare e scrivere trattati. Trotula De Ruggero fu la prima medichessa.
- Difronte sorge il palazzo Fruscione (XIIIsec.)
- sui resti di un complesso termale di epoca imperiale, così come l’antica corte arechiana. Suo proprietario fu il medico e politico Giovanni da Procida, seguace di Manfredi, fedele alla dinastia degli svevi.
- Via Tasso.
- Salendo per via porta di mare, si arriva in via Tasso, l’antico decumano che si sovrapponeva a un tratto della importante via Popilia, che collegava Roma alla Lucania e a Reggio. Lungo questa strada si possono ammirare antichi palazzi (Conforti, Ruggi D’Aragona) e i giardini della Minerva dove venivano coltivate le erbe per creare i medicinali della Scuola Medica Salernitana.
- I giardini della Minerva,
- l’antesignano degli orti botanici, situato in una zona denominata nel Medioevo Plaium Montis, a metà strada di un ideale percorso degli orti cinti e terrazzati che va dal castello Arechi alla villa comunale, lungo il torrente fusandola. Una scalea di pilastri e pergole che collega i diversi livelli del giardino costruito sulle mura della città a occidente. Al’interno, la tisaneria promuove la conoscenza e l’utilizzo di aromi vegetali per la preparazione di tisane da degustare sul posto godendosi la vista del mare e del centro storico.
- Rione Fornelle.
- Si scende per via gradoni Fusandola e ci si ritrova nelle fornelle, l’antico quartiere degli amalfitani e vietresi i cui forni erano utilizzati per creare stoviglie in ceramica. Il quartiere oggi è stato recuperato con murales e poesie di Alfonso Gatto, poeta salernitano.

- Si giunge in Via Mercanti,

- l’antica drapperia, famosa per i drappi longobardi e per le colonne che sorreggevano eleganti porticati dove i mercanti svolgevano le loro attività commerciali. Salerno era nota come la città dalle 100 colonne alcune delle quali si possono ancora ammirare e che sono testimonianza di un passato glorioso.

- Palazzo Pinto

- -la pinacoteca- che custodisce una vasta collezione d’arte.




- Arco catalano del XV sec.

- Un arco in pietra, realizzato dagli artisti spagnoli di Maiorca.

- Museo virtuale della scuola medica salernitana:

filmati e riproduzioni 3D ripercorrono le tecniche e le conoscenze della scuola medica salernitana.



- Via Masuccio Salernitano.
- Scendendo su via mazza si arriva in via masuccio salernitano-la judeca di Salerno-da santa Maria de domno a santa Maria de mare. Il quartiere ebraico nel X sec. Sorgeva inter murum et muricinum, vicino alla riva del mare. Le case degli ebrei appartenevano alla chiesa santa Maria de domno o santa Maria de la judeca e si spingeva fino alla chiesa di santa Lucia de judaica dove è stata ritrovata la lapide del terzo Mosè, un grande medico e traduttore dei testi ebraici. Gli ebrei si dedicarono anche alla tintura e manganatura dei tessuti ed al commercio via mare. Gli Angioini pretesero la loro conversione al cattolicesimo, più tolleranti in seguito furono gli Aragonesi. Con i francesi iniziò la loro persecuzione, in fine Carlo V nel 1541 pose fine alla presenza degli ebrei nell’Italia meridionale.








Itinerari insoliti a Salerno e dintorni.

il percorso del principe verso il castello arechi
il sentiero degli dei in costiera amalfitana
valle delle ferriere ad amalfi
il sentiero dei limoni

Il mezzo più comodo per muoversi a Salerno.

in città conviene muoversi a piedi è piccola e misura d'uomo. con il treno si può raggiungere facilmente pompei e paestum, con i traghetti la costiera amalfitana e cilentana in estate.

I Ristoranti consigliati, le trattorie caratteristiche, le dolcerie, bar a pub consigliati.

spunzillo, osteria ciccio formaggio, il gozzo, cicirinella
embarcadero, cafe degli artisti, landi

Dove acquistare a Salerno: prodotti tipici, cantine, botteghe, souvenir particolari.

la ceramica viterbese a vetri sul mare, facilmente raggiungibile a piedi (6 km) o in autobus.

Le origini di Salerno.

etrusca-colonia romana-longobarda-normanna

Gli eventi più importanti che hanno segnato la storia di Salerno.

bizantina fino alVI sec. poi longobarda. periodo normanno, dal XIV sec. dominio dei principi di sanseverino. decadenza e ripresa nel '700 con l'illuminismo.

Il Piatto tipico. Le ricette delle Feste a Salerno.

lo scaroariello, la parmigiana di melanzane, la pastiera, le chiacchiere.

Le Feste e le Ricorrenze particolari a Salerno.

21 settembre san matteo santo patrono.

Cosa si usa fare in occasione delle Festività.

si mangia la meveza (milza) e a mezzanotte si guardano i fuochi d'artificio. alle 18: 00 san matteo esce in processione per la città.

Leggende legate a Salerno e personaggi che vi hanno vissuto.

la leggenda di roberto e sibilla
durante le crociate roberto di normandia fu ferito da una freccia avvelenata. tornando in inghilterra si fermo presso la scuola medica salernitana, per farsi curare e gli consigliarono farsi succhiare il sangue da una persona. durante la notte, la moglie sibilla li succhiò il sangue e morì. roberto di normandia guarì.

I periodi dell'anno migliori per visitare Salerno.

primavera, autunno e natale per le luci d'artista

I segreti dei Palazzi o dei personaggi che hanno abitato Salerno.

la principessa Sichelgaita una mulieres salernitana che aveva pari diritti del principe e combatteva a cavallo al suo fianco, viveva nel castel terracena.

Personaggi Famosi che sono nati a Salerno.

massiccio salernitano novelliere a cui si ispirò Shakespeare per giulietta e romeo

Letteratura su Salerno: libri, guide, mappe.

la principessa normanna

Un pregio degli abitanti di Salerno e un loro difetto.

doppia faccia come il santo patrono san matteo

Calendario degli Eventi, Festival, Concerti e Manifestazioni a Salerno.

salerno letteratura