Dove vuoi andare?
Ospiti e camere
...
IT | Cambia lingua Preferiti Vicino a me Inserisci la tua struttura
Regioni Località turistiche Punti d'interesse Offerte Last Minute
B&B Day
primo weekend di marzo
Settimana del Baratto
terza settimana di novembre
BarattoBB
baratto tutto l'anno in B&B
BB25
25 Euro tutto l'anno
B&B Card
richiedila gratis
Come aprire un B&B Mondo B&B Blog Magazine Turismo Speciali Eventi Fiere Punti d'interesse Suggerisci un punto d'interesse Tesi universitarie sul B&B
(Guadagna 100 Euro)
Scopri i B&B migliori B&B Europa
FAQ e contatti Note legali, Cookie Policy, Privacy Area Riservata Gestori
Italiano English Français Deutsch Español

B&B Martina Mezzocorona - Consigli Turistici
Bed & Breakfast

I consigli per turisti del gestore

Itinerari Classici e Monumenti da non perdere per chi visita Mezzocorona.

Ci troviamo a Mezzocorona ai piedi del Monte di Mezzocorona raggiungibile con la funivia che parte dal centro del paese oppure attraverso la via ferrata del Burrone Giovanelli.

A 15 minuti di macchina si raggiunge Castel Thun a Vigo di Ton.

Distiamo pochi chilometri dalla città di Trento.

Itinerari insoliti a Mezzocorona e dintorni.

Partendo dalla nostra casa costeggiando il paese attraverso il bosco c'è un incantevole sentiero che porta fino alla grotta della Madonna luogo di pace con un incantevole panorama sulla Valle dell'Adige.

Il mezzo più comodo per muoversi a Mezzocorona.

In paese passa il trenino della Trento Malè, con il quale si possono raggiungere sia la città di Trento che l'incantevole Val di Sole attraversando la famosa valle delle mele: la Val di Non.

A soli 2 chilometri dalla nostra casa si trova la stazione F. S. che percorre la via del Brennero.

Innumerevoli le possibilità per raggiungere sia la vicina Austria che per spostarsi verso sud magari per visitare la vicina Verona.... .

I Ristoranti consigliati, le trattorie caratteristiche, le dolcerie, bar a pub consigliati.

In paese si trovano alcuni ristoranti e pizzerie oltre ad una trattoria e una pizza al taglio.


A dieci minuti a piedi troverete il ristorante pizzeria Demetrio, subito vicino la trattoria Dolce Spina oltre alla pizzeria Il Caminetto. Per chi desidera gustare dei piatti tipici consigliamo l'agriturismo Maso Oliva....

Raggiungendo in funivia il Monte di Mezzocorona potrete gustare deliziosi piatti tipici al ristorante Ai Spiazzi.

Una giornata "tipo" per godere pienamente della bellezza dei nostri luoghi, dalla colazione a notte fonda.

Ogni giorno sarete accolti da una ricca colazione preparata con cura e a base principalmente di prodotti locali.
Partendo a piedi da casa nostra si raggiunge la partenza della funivia, si sale così al Monte di Mezzocorona e si prosegue per Malga Kraun, la camminata dura ca. 1 ora e 30.
Nei pressi della malga potrete ammirare le sculture in legno ricavate da alcune piante. La mia preferita si chiama "Anima e Natura", ci sono poi Barbalbero, Ninfa, La Notte, Il Mondo al Rovescio ecc. .

Nelle calde giornate estive consigliamo la visita ad uno dei più suggestivi laghi alpini quale il lago di Tovel, a ca. 30 minuti di macchina che vi incanterà con le sue acque azzurre nelle quali si riflette il cielo, dove trascorrere un pomeriggio di relax.

A pochi chilometri il parco faunistico di Spormaggiore, dove i vostri bimbi potranno conoscere l'orso, il lupo e altri animali delle nostre montagne.

La sera potrete scegliere tra i vari eventi che si svolgono a seconda dei periodi dell'anno in tutta la regione che offrono spettacoli di intrattenimento per tutti i gusti.
http: //www. centrosantachiara. it/IT/homepage/

Dove acquistare a Mezzocorona: prodotti tipici, cantine, botteghe, souvenir particolari.

A Mezzocorona troverete cantine e distillerie dove si possono acquistare ottimi prodotti tipici.
A 10 minuti di macchina potrete visitare Mondomelinda, dove troverete le famose mele della Val di Non accanto al negozio di formaggi Trentingrana

Le origini di Mezzocorona.

La Via Claudia Augusta antica via dell'epoca romana che collegava il sud con i paesi nordici passa attraverso Mezzocorona ed è percorsa ogni anno da migliaia di turisti sia a piedi che in bicicletta.

Il Piatto tipico. Le ricette delle Feste a Mezzocorona.

Il piatto tipico più gettonato è la torta di patate che è possibile gustare con gli affettati tipici un po' dappertutto.

Le Feste e le Ricorrenze particolari a Mezzocorona.

L'evento principale del nostro paese è il Settembre Rotaliano, che si svolge i primi giorni di settembre, durante la vendemmia.

Leggende legate a Mezzocorona e personaggi che vi hanno vissuto.

La leggenda del Basilisco

Sulla montagna che sovrasta Mezzocorona si ergeva una grande caverna. All’interno di questa, in epoca medievale, fu costruito il castello denominato corona di san Gottardo.
Un giorno i ruderi di questo castello accolsero un basilisco che vi trovò rifugio dalle intemperie. Questo animale era simile ad un enorme serpente, alato, con il corpo completamente ricoperto di scaglie ossee che lo rendevano invulnerabile. Atterrò sul piano della caverna schiacciando con il suo enorme peso rose selvatiche, ciclamini ed erica e il puzzo che emanava fece fuggire dalla caverna persino i pipistrelli che vi dormivano. La creatura si addormentò profondamente e il giorno dopo si svegliò così affamato, che avrebbe mangiato qualsiasi cosa. Spiegò le ali e volò sulle campagne della Piana Rotaliana. Vide un succulento contadino seduto sul suo carretto trainato da due buoi. Subito gli fu addosso e se lo divorò, carro e buoi compresi. Continuò a volare e a ingoiare tutto ciò che incontrava e, nel contempo, a danneggiare tutto ciò che toccava: case, fienili, coltivazioni. Infine, sfinito da quel volo e dal lauto pasto, ritornò alla caverna e sprofondò nel sonno. Gli abitanti di Mezzocorona erano terrorizzati dalla bestia. L’unico modo per salvare se stessi e il paese era uccidere il drago. Ma come? Alcuni, presi dal panico, dicevano che rimaneva solo di abbandonare il paese. Ma all’improvviso, come in tutte le leggende che si rispettino, arrivò l’eroe. Il conte Firmian sfoderò la sua spada e urlò: “Calmatevi, solo i codardi si arrendono prima di affrontare il pericolo! Fidatevi di me. Affronterò io il basilisco e se vincerò ognuno potrà riprendere la vita di sempre, altrimenti morirò ma voi potrete ancora fuggire! Rimanete nascosti nelle vostre cantine ancora per un po’. ” Gli abitanti si guardarono dubbiosi, ma in fondo non avevano più nulla da perdere e decisero di accettare. Ritornato nel suo palazzo, il conte Firmian indossò la corazza, prese la sua spada e si fece portare uno specchio e un secchio di latte. Si avviò verso il monte del basilisco e i paesani si stupirono degli strani oggetti che il conte portava con sé. Ma loro non sapevano che spesso l’astuzia ha la meglio sulla forza e che il coraggio può vincere la sfortuna!
Avanzò quatto senza farsi vedere e infine arrivò ai piedi del monte. Cominciò ad arrampicarsi verso la caverna del san Gottardo. Arrivò alla caverna e trovò il drago che dormiva russando. Era ormai buio e il conte mise il secchio di latte all’entrata della grotta, poco lontano lo specchio e si mise in attesa. Arrivò il giorno e il basilisco si svegliò più affamato che mai. Quando il conte lo vide in tutta la sua grandezza ebbe paura. Ma raccolse tutto il coraggio che aveva in cuore e rimase pronto ad agire. Il drago si accorse subito del secchio di latte e iniziò a berlo con gusto. Poi alzò la testa e fu allora che vide...un altro drago! Identico a se stesso, in tutto e per tutto. Non era più solo! Felice iniziò a fischiare, a muoversi, scuotersi, girare. L'altro eseguiva esattamente tutte le mosse che lui proponeva. Il conte approfittò quindi del momento di distrazione della bestia, balzò fuori dal suo nascondiglio e, con tutta la forza che aveva in corpo, conficcò la sua spada nel ventre, il solo punto vulnerabile del mostro. La bestia cadde a terra, morta. L'astuzia e il coraggio del conte avevano avuto la meglio sulla forza bruta del basilisco. Pieno di entusiasmo, Firmian urlò dalla montagna: “Venite gente, il basilisco è morto!” I contadini increduli ma speranzosi cominciarono ad arrampicarsi sul monte. Il conte, orgoglioso, volle staccare la testa del drago e sollevarlo, facendo leva sulla sua spada, per mostrarlo ai suoi sudditi. Ma una goccia di veleno cadde dal drago ed entrò nella corazza del conte che cominciò a bruciare. I primi contadini che arrivarono in cima alla montagna, trovarono un basilisco morto e un’armatura vuota con un mucchio di cenere.

BIBLIOGRAFIA
liberamente tratta da G. Borzaga: Leggende dei castelli del Trentino, Manfrini editori, Calliano (Trento) 1993