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B&B Il Viaggiatore Massa - Consigli Turistici
Bed & Breakfast

I consigli per turisti del gestore

Itinerari Classici e Monumenti da non perdere per chi visita Marina di Massa.

duomo di massa, palazzo Ducale o palazzo rosso che si trova in piazza aranci. castello Malaspina raggiungibile a piedi dal centro città.
Mura di massa con le sue quattro porte.
nel centro città troviamo anche il rifugio antiaereo della seconda guerra mondiale dal 2006 è stato riaperto al pubblico ed è possibile visitarlo.

Itinerari insoliti a Marina di Massa e dintorni.

il tour guidato delle cave di carrara.

Il mezzo più comodo per muoversi a Marina di Massa.

con la macchina

I Ristoranti consigliati, le trattorie caratteristiche, le dolcerie, bar a pub consigliati.

E dai. . pescheria ristorante sito nel viale roma
il panigaccio sito a montignoso
pasticcera arpagaus nel centro di massa una delle più antiche pasticcerie di massa

Le origini di Marina di Massa.

Le sue origini sono indiscutibilmente di età pre-romana (Liguri Apuani), quando, in zona montana ed in prossimità del fiume Frigido, in località poco distante dalla città attuale, sorsero i primi insediamenti umani. Tracce di questo popolo sono state trovate a Resceto[6] e Pariana[6]; rispettivamente delle incisioni, un vaso contenente delle ceneri, una tomba ed utensili. Tuttavia, storici come Ubaldo Formentini ipotizzano una serie di castellari liguri nelle zone di Mirteto, Buita e Antona.
Nella Tabula Peuntingeriana, una rappresentazione redatta tra il II ed il IV secolo d. C. , nella zona di Massa compare il toponimo Ad tabernas Frigidas: possibile che quei tempi la zona fosse luogo di sosta per viandanti in transito lungo la via consolare Aemilia Scauri che da Pisa conduceva a Luni; era in zona presente probabilmente una mansio, a ridosso del fiume Frigido, sul quale doveva esistere anche un ponte. Erede di questa struttura fu l'ospedale gerosolimitano di San Leonardo al Frigido, di cui rimane l'omonima cappella. Tuttavia non si esclude la presenza di un insediamento romano anche nella successiva borgata di Bagnara, poi l'attuale Massa, provata dal ritrovamento in Piazza Mercurio di due fornaci, vasellame e monete di epoca romana; era una fabbrica di anfore destinate contenere il vino locale.
Nell'882 appare in un documento la borgata di Curtis De Quarantula, opposta alla Massa Prope Frigidum: una è sul colle dell'attuale castello, l'altra nei pressi del Frigido. In seguito il territorio fu di proprietà degli Obertenghi che ampliarono e ristrutturarono la precedente fortificazione sul colle di Bagnara. Negli anni a venire la zona fu proprietà dei Lucchesi di Castruccio Castracani, il quale potenziò ulteriormente la rocca. Nel 1441, gli abitanti della zona si affidarono al marchese di Fosdinovo Antonio Alberico I Malaspina.
Nata come marchesato, dal XV al XIX secolo fu la capitale del principato indipendente, poi ducato, di Massa e Carrara, che fu retto dalle famiglie dei Malaspina e dei Cybo-Malaspina. Durante questo periodo il borgo di Bagnara cambiò radicalmente: venne unito alla Massa Vetere alle pendici del castello con un'ampia cinta di mura, nacquero piazze come Piazza Aranci e Mercurio, strade come Via Piastronata e Alberica, chiese come il vecchio Duomo di San Pietro, San Francesco e Madonna del Carmine, palazzi come Palazzo Ducale, Bourdillon e Cadetti, fortificazioni come ampliamenti al castello e le varie porte della città. Viene elevata da Ferdinando II, nel 1620, al rango di città.
Durante la dominazione napoleonica, la città fu annessa al Principato di Lucca e Piombino, ed Elisa Baciocchi la scelse inizialmente come luogo di residenza. Creò istituzioni pubbliche, risanò la marina e collegò la città a Carrara con la strada della Foce. Col Congresso di Vienna Massa tornò nelle mani di Maria Beatrice d'Este, che abolì ogni decisione di Elisa presa sulla città. Nel 1829 la città passò ai duchi di Modena della famiglia degli Austria-Este. Nel 1823 fu fondata la diocesi, per mano di Leone XII. [9] Nel 1859 si unì al Regno di Sardegna in un contesto di tensioni sociali tra fedeli alla Casa d'Asburgo-Este e nuove istituzioni sabaude. Il processo di unificazione nazionale a Massa è assai complesso e vede larghi strati della popolazione, senza distinzione di censo, schierarsi contro il processo unitario in movimenti di resistenza che sfociano nella rivolta di Antona (frazione montana di Massa) e portano la recente storiografia a parlare di un controrisorgimento apuano.
Con l'Unità Massa, che inizialmente è unita all'Emilia[senza fonte], è con il censimento del 1871 separata da questa e posta a far parte della regione Toscana. Grazie al ruolo di capoluogo di provincia la città vive una grande espansione, la costruzione di nuovi edifici, la creazione di una nuova classe di burocrati e professionisti, le nuove linee ferroviarie e stradali, un commercio moderno legato però ai lavori tradizionali del luogo, quali l'escavazione del marmo e di altri materiali. Si diffonde inoltre il turismo balneare, vengono erette sul litorale le Ville Liberty, e Marina di Massa inizia a prendere forma e ottenere fama. Tanto che, durante il periodo fascista, viene scelta da molte industrie come sede delle loro colonie estive.
Nel 1938 venne fusa con i comuni di Carrara e Montignoso, formando il nuovo comune di Apuania. Questo venne soppresso nel 1946, e furono ricostituiti i tre comuni preesistenti.
La città di Massa e la sua popolazione subirono gravi danni nel corso della seconda guerra mondiale. Massa, infatti, era situata lungo la Linea Gotica e dal settembre 1944 all'aprile 1945 fu duramente provata dai bombardamenti anglo-americani. La città fu poi liberata dalle truppe statunitensi, che la occuparono il 10 aprile 1945.

Gli eventi più importanti che hanno segnato la storia di Marina di Massa.

10 giugno 1557, fondazione ufficiale di Massa da parte di Alberico I Cybo-Malaspina, con la posa della prima pietra delle nuove mura nella cosiddetta Piattaforma del Marcheso, dietro Palazzo Vescovile. Oggi, in questa data si ripetono festeggiamenti, come ordinato cinque secoli fa dallo stesso sovrano.
10 aprile 1945, liberazione della città di Massa da parte delle truppe americane

Il Piatto tipico. Le ricette delle Feste a Marina di Massa.

Torta di riso; preparata durante il periodo pasquale, simbolo della cucina massese
Tordelli massesi; sono il piatto della festa.
bollenti con farina di castagna
Pattone
Torta di castagnaccio, a base di farina di castagne, con pinoli, noci, uva passa, scorza d'arancio e rosmarino, spesso servita con ricotta di pecora massese
Neccio, frittelle composte da un impasto di farina di castagne, acqua e sale
Ciorchiello, ciambellone originario del paesino di Casette, composto da pasta di pane, uova, burro, pinoli, uva sultanina e semi di anice
Erbi, zuppa a base di erbette aromatiche nel giusto dosaggio
Vino Candia dei Colli Apuani, vino DOC
Biroldo, diffuso in tutte le Apuane
Panzanelle
Baccalà alla massese
Polenta encajata
Muscoli ripieni
Calda Calda
Cipolle farcite

Le Feste e le Ricorrenze particolari a Marina di Massa.

4 ottobre San Francesco patrono della città

Cosa si usa fare in occasione delle Festività.

per la festa del santo patrono nel centro città si svolge la fiera

I periodi dell'anno migliori per visitare Marina di Massa.

l'estate per una villeggiatura al mare o in primavera per poter vedere il mare e fare delle passeggiate nelle nostre montagne.