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Le Rocche Ferentillo - Consigli Turistici
Locazione Turistica

I consigli per turisti del gestore

Itinerari Classici e Monumenti da non perdere per chi visita Ferentillo.

Tutta la Valnerina è oggi riconosciuta come una palestra all'aria aperta dove i più esperti, ma anche le famiglie con bambini possono riscoprire il piacere di una vacanza attiva e divertente nella natura. È inoltre un territorio ricco di spiritualità, che ha dato i natali a Santa Rita da Cascia e San Benedetto da Norcia, due delle colonne portanti della cristianità.

È un territorio che si è conservato pressochè integro, sprezzante delle offese che la modernità cerca di arrecargli, con i suoi monti che sembrano ergersi a difesa del territorio offrendo così un'esperienza edenica, unica ed irripetibile.
Sono questi monti i custodi di un'inimitabile vallata, da proteggere come l'ultima rimasta di un'epoca remota e ormai quasi estinta, con paesi fra i monti che sembrano venire direttamente dal passato, lo sciabordare dell'acqua lungo i numerosi fiumi, i colori, i profumi, i sapori. Tutto capace di suscitare delle emozioni che difficilmente saranno dimenticate da chi visita questi luoghi.

Ferentillo-Nicciano immagine Ferentillo-Nicciano
DISLIVELLO: 220 mt
DIFFICOLTÀ: T
SVILUPPO: 5, 600 Km
DURATA: circa 1h 50’ andata e ritorno
SEGNALETICA: segnavia bianco-rossi

Dall’abitato di Ferentillo-Matterella, di fronte alla monumentale Collegiata di Santa Maria, si procede in salita su strada, dapprima su fondo in cemento, poi su fondo sterrato. Si incontra l’edicola di San Rocco, quindi in breve si giunge all’abitato di Gabbio, preceduto da una fonte. Lo si attraversa fra vestigia di epoche storiche diverse, che testimoniano le vicende di questo centro dal medioevo fino allo spopolamento del secolo scorso e l’incipiente ristrutturazione attuale. Tra queste urge segnalare la chiesa di San Vincenzo Martire, in origine romanica, rimaneggiata nel corso dei secoli. Superato Gabbio, si procede su mulattiera storica, incontrando i resti di una calcinaia. Superato il bivio per Lorino, si prosegue fino all’abitato di Nicciano (475 slm).

Si rientra percorrendo lo stesso itinerario fino ad un bivio, si devia a destra lungo una strada sterrata che si abbandona poco dopo per imboccare una mulattiera, lungo la quale si incontra un rudere di calcinaia di rilevanti dimensioni, debitamente corredata da un pannello illustrato. La mulattiera, spesso abusivamente percorsa con grave danno da motocicli, termina sulla strada sterrata che conduce da Ferentillo a Gabbio. Da Gabbio si ritorna a Ferentillo per l’itinerario di andata.

Ferentillo-Rocca della Matterella immagine Ferentillo-Rocca della Matterella
Dislivello: 270m
Tempo di salita: 1 ora
Tempo di discesa: 1 ora
Segnaletica: parzialmente segnato

Partenza da Largo Furio Miselli, si prende a piedi Via Campania che sale oltrepassando delle case di recente costruzione e si divide in due: si prende la strada a sinistra seguendo i cartelli per Gabbio; superato il piccolo paese, si procede verso est su una stradina sterrata tra gli ulivi e si percorre poi un viottolo erboso tra muretti a secco, ginestre e lecci scendendo fino alla Rocca.

Ferentillo-Umbriano immagine Ferentillo-Umbriano
DISLIVELLO: 400 mt in salita
TIPOLOGIA: traversata
DIFFICOLTÀ: E
SVILUPPO: 8, 700 Km fino a Colleponte
DURATA: circa 4h per a traversata fino a Colleponte
SEGNALETICA: assente fino ad Umbriano, quindi segnavia bianco-rossi
Itinerario lungo e articolato, che racchiude alcuni fra gli scorci più suggestivi della Valnerina. Necessita di esperienza e di capacità di orientamento strumentale, con uso di carta topografica, bussola ed altimetro.

È necessario predisporre il ritorno al punto di partenza attraverso mezzi propri.

Il cammino avvia dalla frazione di Monterivoso, a breve distanza da Precetto dove si trova un originale museo etnografico, ma anche la chiesa di sant’Antonio, a ridosso di una delle numerose torri alla sommità del borgo, che dall’epoca medioevale presidiavano il territorio di Ferentillo. Una mulattiera, costeggiando una coltivazione di ulivi, tipica di questo territorio, permette di ammirare i ruderi della chiesa di San Nicola, attualmente in ristrutturazione. In cima all’uliveto una sterrata porta alla confluenza con la strada che sale a Colle Oliva. Il piccolo abitato, pressoché disabitato, ma in buona parte restaurato, offre un magnifico affaccio sul fosso del Castellone, sul paese di Castellonalto e sul Monte Berretta e sul M. te Aspra. Per una strada sterrata in salita si raggiunge una sella tra il M. te S. Angelo e la Stallaccia, altri luoghi di interesse paesaggistico e storico. Da qui è possibile ammirare uno stupendo affaccio sulla Valnerina, sul M. te Solenne e sulla Abbazia di San Pietro in Valle, uno dei più antichi centri benedettini, di rilevante importanza religiosa e politica, sulla cui storia si invita ad approfondire. Un’esigua traccia in discesa, che in breve diviene un sentiero ben marcato, ma sempre in assenza di segnaletica, conduce ad una fonte, quindi, attraversando un fosso, al paese abbandonato di Umbriano, antico castello di pendio. Una mulattiera conduce agevolmente a Colleponte, quel che resta di un antico borgo di origine medioevale a ridosso di Macenano, insieme al quale formava il castello di Capo La Terra.

Ferentillo-Umbriano-Colleponte immagine Ferentillo-Umbriano-Colleponte
DISLIVELLO IN SALITA: 529 mt
DIFFICOLTÀ: E+
SVILUPPO: 14, 720 Km
DURATA: circa 5h 20’ per l’anello completo
SEGNALETICA: assente fino al paese di Umbriano, poi segnavia bianco-rossi

Itinerario lungo e articolato, che racchiude alcuni fra gli scorci più suggestivi della Valnerina. Necessita di esperienza e di capacità di orientamento strumentale, con uso di carta topografica, bussola ed altimetro.

Il cammino avvia dalla frazione di Monterivoso, a breve distanza da Precetto dove si trova un originale museo etnografico, ma anche la chiesa di sant’Antonio, a ridosso di una delle numerose torri alla sommità del borgo, che dall’epoca medioevale presidiavano il territorio di Ferentillo. Una mulattiera, costeggiando una coltivazione di ulivi, tipica di questo territorio, permette di ammirare i ruderi della chiesa di San Nicola, attualmente in ristrutturazione. In cima all’uliveto una sterrata porta alla confluenza con la strada che sale a Colle Oliva. Il piccolo abitato, pressoché disabitato, ma in buona parte restaurato, offre un magnifico affaccio sul fosso del Castellone, sul paese di Castellonalto e sul Monte Berretta e sul M. te Aspra. Per una strada sterrata in salita si raggiunge una sella tra il M. te S. Angelo e la Stallaccia, altri luoghi di interesse paesaggistico e storico. Da qui è possibile godere uno stupendo affaccio sulla Valnerina, sul M. te Solenne e sulla Abbazia di San Pietro in Valle, uno dei più antichi centri benedettini, di rilevante importanza religiosa e politica, sulla cui storia si invita ad approfondire. Un’esigua traccia in discesa, che in breve diviene un sentiero ben marcato, ma sempre in assenza di segnaletica, conduce ad una fonte, quindi, attraversando un fosso, al paese abbandonato di Umbriano, antico castello di pendio. Una mulattiera conduce agevolmente a Colleponte, quel che resta di un antico borgo di origine medioevale a ridosso di Macenano, insieme al quale formava il castello di Capo La Terra. Tornando indietro da questo piccolo borgo, si giunge al bivio per Ferentillo e costeggiando il fiume, su facile sterrata, si ritorna a Ferentillo (Precetto), quindi a Monterivoso.

Itinerari insoliti a Ferentillo e dintorni.

Di itinerari "insoliti" la Valnerina ne è piena, in quanto il territorio si può considerare vergine dal punto di vista del turismo di massa; io ve ne segnalerò due:
- Il primo itinerario insolito è il tracciato della vecchia ferrovia Spoleto - Norcia, un percorso epico che ha attraversato valli e montagne in epoche dove tutta l'attrezzatura da lavoro era manuale. Si raggiunge Borgo Cerreto e di li si risale verso Norcia, costeggiando il fiume Nera, attraversandolo su vecchi ponti, o, con l'aiuto di una lampada tascabile, percorrendo gallerie scavate a mano.
Il percorso è consigliato, per la sua lunghezza a escursionisti in bici o camminatori di buon passo, sconsigliato ai bambini e ai non allenati.
- Il secondo percorso che vi posso suggerire è completamente naturalistico, si tratta di risalire il letto del fiume Sordo dalla confluenza dello stesso con il Nera in località di Triponzo, si scende per un sentiero di facile accesso, subito dopo il vecchio ponte, che ci porterà alla confluenza dei due fiumi. Da lì iniziano le risalite che all'inizio troverà un terreno sabbioso poi a mano a mano che si entrerà nella gola della montagna il paesaggio diverrà tipico dei ruscelli di montagna con pietre di grandi dimensioni, pozze limpide e cascate, tronchi di albero trasportati dalle piene. Il tutto in un ambiente incontaminato dove la comunione con la natura ci consente di viaggiare nel tempo e pensare a come poteva essere prima che la "civiltà" lo modificasse.

Il mezzo più comodo per muoversi a Ferentillo.

Da non disdegnare l'uso della Bicicletta sia mountain bike che da strada per godere a pieno della natura di questi luoghi, accessibile a pochi metri dal Residence ci sono: la Via Francigena e la GreenWay del Nera che attraversa il Parco fluviale del Nera in due direzioni, dalla Cascata delle Marmore a Terria, nel Comune di Ferentillo, ed integra e valorizza la rete dei sentieri a tema del Parco. Tutta la Valnerina misura più di 70 km noi siamo un pò prima della metà quindi i luoghi da visitare e le escursioni sono innumerevoli e il turista non che da chiedere e saremo ben lieti di segnalare il percorso più piacevole e il mezzo più adatto e per ciò ci siamo appoggiati ad società di noleggi che metterà a disposizione sul posto qualsiasi mezzo richiesto.

I Ristoranti consigliati, le trattorie caratteristiche, le dolcerie, bar a pub consigliati.

- Ristorante Piermarini (500mt dal Residence);
- Ai 3 Archi (5km dal Residence);
- La Mola del Sacramento (1km dal Residence);
- Ristorante Monterivoso (2km dal Residence);
- Ninfa del Nera (3km dal Residence);
- Trattoria Da Rema Di Manieri Simonetta (7km dal Residence);
- Vecchio Ponte (1km dal Residence);

Una giornata "tipo" per godere pienamente della bellezza dei nostri luoghi, dalla colazione a notte fonda.

Il risveglio in una giornata limpida al residence LE ROCCHE è qualcosa che ci fa pacificare con il mondo quindi sicuramente la colazione si fa in terrazzo con la vista su tutta la valle giù giù seguendo il fiume fino quasi a marmore, poi con il fresco del mattino si possono seguire due opzioni ci sarà chi vorrà godere del giardino del residence con i suoi salotti ombreggiati ideali per rilassarsi e leggere un libro e dimenticare il mondo lasciato solo poche ore prima e chi vorrà invece cimentarsi in piacevoli passeggiate percorrendo la Greenway del nera o la via francigena risalendo o discendendo il fiume nera, oppure costeggiando il fianco della montagna, risalire sino al nucleo abbandonato della vecchia Umbriano raggiungibile solo attraverso sentieri tracciati per i turisti. A questo punto l'appetito sicuramente sarà aumentato, vuoi perchè si è camminato vuoi per l'aria frizzantina, la pausa pranzo giunge quanto mai opportuna. Ancora una volta le due filosofie si dividono ci sarà chi usufruirà di tutte le comodità del residence con l'uso della cucina e gli ambienti freschissimi in estate e caldissimi in inverno per un momento di relax nelle prime ore del pomeriggio e chi invece raggiungerà uno dei tanti locali dai più sofisticati ai più semplici dove si può gustare la cucina umbra con quei sapori intensi e particolari che tanti amanti ha. Il pomeriggio vedrà ancora le due filosofie di vacanzieri dividersi nelle scelte chi gode delle comodità del residence farà un bel bagno in piscina prenderà il sole al fresco dei vaporizzatori si rilasserà nella sauna giungendo così all'ora fresca della sera. I più movimentati dopo un pranzo tipico vicino al fiume nera all'interno del" parco fluviale"potranno risalire attraverso un passaggio che da Arrone sale al lago di Piediluco, in a questo splendido specchio d'acqua, tappa dei campionati di canottaggio, passeranno un pomeriggio che potrà assere, in barca o in spiaggia o a pesca oppure per i più golosi ad assaggiare i vari gusti di gelato artigianale. Se qualcuno della compagnia disdegnasse il lago a pochi km c'è Greccio dove è possibile visitare l'eremo dove San Francesco creò il primo presepe all'interno è possibile vedere inoltre innumerevoli presepi donati da tutto il mondo. Altra breve escursione possibile da piediluco è il paesino di Labro arroccato sulla cima di un colle con un vista stupenda sul lago e sulla valle Reatina. A questo punto sono le ooto passate state tutti facendo la doccia vi preparate per la serata, io ho già acceso il camino e il forno a legna i tavoli sono pronti la serata e limpida e le luci del paese in basso e i paesi di Montefranco, Casteldilago, San Mamiliano, incorniciano tutta la valle, le luci soft del terrazzo creano un'atmosfera familiare, un pò alla volta ma, tutti in accordo si raccolgono intorno ai tavoli il fuoco del camino ci fa sentire tutti vicini, un buon rosso di Montefalco o un bianco di Orvieto renderanno la conversazione piacevole e sincera come sincero è il piacere di accogliervi in questi luoghi di cui siamo innamorati e che sicuramente amerete anche voi il ricordo di questa giornata vi accompagnerà e nei giorni più pesanti vi sarà di sollievo ricordarla.

Dove acquistare a Ferentillo: prodotti tipici, cantine, botteghe, souvenir particolari.

Sono nato a terni nel 1958 e già da bambino con i miei genitori percorrevo la Valnerina in lungo e in largo, indimenticabili le pescate di trote e gamberi di fiume di cui il nera era ricchissimo, non di rado si mangiava in riva al fiume insieme ad altre famiglie tutti insieme con semplicità le nostre mamme che avevano cucinato fino a tarda sera sciorinavano tutte le prelibatezze umbre degne di grandi chef della guida Michelin. In seguito crescendo sono tornato in questi luoghi in bici prima in moto poi (tutti i sabati tour della Valnerina) inoltre giocando a calcio ho fatto parte sia del Norcia (alta Valnerina) che del Ferentillo tutto questo per dire che si saprei consigliare il meglio per ogni richiesta dei miei ospiti.

Le origini di Ferentillo.

Il paese di Ferentillo è diviso in due nuclei abitativi: Matterella e Precetto.

Matterella è il borgo originario, edificato in epoca altomedievale, dove nella parte più alta si trova il castello "Rocca" il quale insieme a quello di Precetto svolgeva la funzione di guardia e difesa della viabilità che già nel 1100 animava la gola del Nera. Il castello è raggiungibile passando per le vie del paese.

Tra il XII e il XIV secolo le abitazioni si sono cominciate a sviluppare alla base del pendio intorno alla Pieve di Santa Maria divenuta la chiesa principale del borgo.

La chiesa di origine paleocristiana presenta al suo interno inestimabili opere artistiche rinascimentali come le Vergini Martiri e Sant'Antonio Abbate del 1543.

La chiesa conserve inoltre la campana in bronzo più grande della Valnerina, sulla quale è riportata la storia della sua distruzione nel 1797.

Precetto: arroccato sul pendio di Monte Sant'Angelo, la parte più antica è circondata dalle mura difensive che racchiudono il borgo in un triangolo al cui vertice si erge la torre di avvistamento.

Di notevole interesse: Palazzo del Principe di Montholon, raro esempio di architettura seicentesca, residenza degli ultimi governatori di Ferentillo; e la chiesa di Santo Stefano, edificata nel XVI secolo, che ingloba con le sue fondamenta una chiesa preesistente, che poi fu adibita a cripta e che attualmente è divenuta un Museo delle Mummie, visitabile con tour guidati.

L'Abbazia di San Pietro in Valle: di notevole interesse in quanto precedentemente fu una villa romana o un tempio pagano; l'eremo fu edificato dai due cugini eremiti Lazzaro e Giovanni nel 535 d. C, l'Abbazia in stile romanico è affiancata dalla torre campanaria risalente al XII secolo.

Conserva pregevoli affreschi medievali e rinascimentali di scuola umbra raffiguranti scene dell'Antico e del Nuovo Testamento e, inoltre, sotto l'altare Maggiore sono conservate le spoglie dei due fondatori.

Il comune di Ferentillo inoltre è suddiviso in frazioni, ognuna delle quali è raggiungibile a piedi tramite dei percorsi. Tra le quali spiccano: San Mamiliano, il borgo più caratteristico del territorio ferentillese, primo baluardo difensivo dell'Abbazia di San Pietro in Valle. Completamente restaurato, vanta un interessante patrimonio artistico come la chiesa di San Biagio del XV secolo edificata sui resti dell'antica fortezza del paese; il Convento di San Giovanni di epoca alto medievale ormai completamente abbandonato.

Monte Rivoso, è tra i borghi più belli della Valnerina; da visitare la chiesa di Sant'Antonio del XV secolo, recentemente restaurata, all'interno del quale, di notevole valore una tavola raffigurante l'Orazione nell'Orto dei Getzemani di Francesco Nardini di Sant'Angelo in Vado 1560.

Può essere visitata anche l'antica torre di avvistamento e il Museo Etnografico della Civiltà Contadina.

Loreno, la parte originaria del paese venne distrutta nell'anno 1000 ma i ruderi del castello sono ancora visitabili, all'interno vi è la chiesa di San Giovanni Evangelista del XIII-XIV secolo con campanile a vela e affreschi del 1500 dei pittori della scuola dello Spagna.

Gli eventi più importanti che hanno segnato la storia di Ferentillo.

Le rocche medioevali di ferentillo rappresentano una parte fondamentale della storia della valnerina sin dalla fine del 500 quando i longobardi dopo la conquista della pianura padana scesero in questi luoghi e fondarono il ducato di spoleto, Ferentillo e il suo territori ne furono annessi all'inizio costruirono sopra i resti di un a villa romana l'abbazia di san pietro in valle ma nel 774 carlo magno sconfisse i longobardi donando i loro territori al papa creando così i presupposti per la creazione dello stato pontificio Nel 1190 quindi, Ferentillo con le rocche di Loreno, Borsino, San Pietro e Rocca di Sasso, rappresentava un potente schieramento difensivo a protezione della sua abbazia, nel 1300 papa bonifacio tolse la giurisdizione ai benedettini e la affidò al capitolo lateranense cioè sotto il suo diretto controllo, raggiungendo così il suo massimo splendore.

Nel 1415 il feudo passò sotto il dominio della famiglia Trinci, ma è nel 1484 che passando sotto il dominio della famiglia Cybo (ad eccezione della Abbazia di San Pietro in Valle che nel 1477 per volere di Papa Sisto IV era stata data ad un rappresentante dei baroni Ancajani di Spoleto) Ferentillo avrà il suo periodo più fiorente. Questa nobile famiglia di origini rodiane venuta in Italia e insediatasi a Genova divenne in breve tempo una delle famiglie più fedeli allo stato della chiesa. Con Giovanbattista Cybo che divenne Papa Innocenzo VIII il 29 agosto del 1484, i Cybo raggiunsero il culmine del loro prestigio. Papa Innocenzo VIII regnerà felicemente e sarà il primo Papa ad intraprendere rapporti con l'Impero Ottomano; sempre a lui verrà affiancata la scoperta del Nuovo Mondo con Cristoforo Colombo partito da Palos il 3 agosto del 1492, 9 giorni dopo la morte di Innocenzo VIII avvenuta il 25 luglio del 1492. Sulla sua tomba nella Basilica di San Pietro a Roma è scritto “Durante il suo regno la scoperta del Nuovo Mondo”.
Rosone della Chiesa di Santo Stefano, PrecettoDurante il suo Pontificato Giovanbattista nominò primo signore di Ferentillo suo figlio Franceschetto il quale il 25 febbraio 1487 unì la sua famiglia a quella dei Medici sposando Maddalena de' Medici figlia di Lorenzo il Magnifico e sorella del futuro Papa Leone X (Giovanni Card. de' Medici). Nel 1515 suo figlio Lorenzo Cybo prendendo in moglie Ricciarda Malaspina unirà il Ducato di Ferentillo al principato di Massa, Carrara e Piombino. La famiglia Cybo caratterizzò la storia artistica di Ferentillo in lungo e in largo costruendo le tre più grandi chiese di Ferentillo (Pieve di Santa Maria, Santo Stefano e Gonfalone) e chiamando importanti artisti ad affrescarne gli interni, uno su tutti Jacopo Siculo da Giuliana.

I Cybo fecero del feudo di Ferentillo un vero e proprio stato, garantendo l'indipendenza del territorio da ogni interferenza sia ecclesiastica che spoletina. Un principato libero e sovrano, dotato nel 1563 di uno statuto personale, composto da cinque libri (Statutum Status Ferentilli) a firma di Albericus Cybo. Nel 1730 Alderano Cybo vendette il feudo al Duca Nicolò Benedetti ed ai Montevecchio di Fano che ne furono signori fino al 1860 quando con l'Unita d'Italia, Ferentillo divenne Comune.

Il Piatto tipico. Le ricette delle Feste a Ferentillo.

La coltivazione che caratterizza principalmente le colline intorno a Ferentillo è sicuramente l’ulivo e il prodotto più abbonadante è di certo l’olio extra-vergine di oliva, che esalta ed arrichisce tutti i piatti e le ricette della tradizione “ferentillese”. Olio di oliva

Notevole è anche la produzione di carni bovine ed ovine, fatta da piccole aziende a conduzione familiare e di legumi, in particolare lenticchie e fLenticchieagioli.

Inoltre i boschi e le valli del nostro territorio sono “habitat” naturali per cinghiali, lepri e palombe, le cui carni lavorate e cucinate sapientemente vanno ad arricchire la già stracolma tavola della tradizione culinaria.

Prodotto pregiato del sottobosco è poi il tartufo nero estivo ed invernale, di cui la Valnerina è terra ricca e rinomata; il prezioso tubero è alla base o condimento di innumerevoli pietanze.



RICETTE TIPICHE

BARBAZZA CON LA SALVIA
Ingredienti
-barbazza (guanciale di maiale)
-foglie di salviaBarbazza con salvia
-olio di oliva
-1 cucchiaio di aceto di vino

Preparazione
Tagliare la barbazza a fette sottili. Mettere a scaldare in una padella larga un po’ di olio di oliva. Poi aggiungere le fette già preparate con le foglie di salvia e un cucchiaio di aceto di vino; lasciare cuocere per qualche minuto. Servire la barbazza ben calda.

CORATELLA DI AGNELLO
Ingredienti
-coratella di agnello
-olio di oliva
-cipolla
-rosmarino
-peperoncino
-sale
-vino rosso

Coratella di agnello

Preparazione
Prendere la coratella e tagliarla a pezzetti molto piccoli. Poi lavare sotto l’acqua corrente e mettre in padella con abbondante olio di oliva, una cipolla media, un rametto piccolo di rosmarino e peperoncino. Lasciare cuocere per 2 ore circa, molto lentamente, aggiungendo acqua calda se asciuga. A metà cottura salare. Cinque minuti prima del termine della cottura, aggiungere mezzo bicchiere di vino rosso, lasciando evaporare quanto necessario. Servire caldo.





TORTELLA
Dolce tipico natalizio Tortella
Ingredienti per il ripieno:
-750g di noci sgusciate
-800g di mele sbucciate
-500g di uvetta
-600g di zucchero
-200g di cioccolato fondente
-3 cucchiai di cacao
-400g di canditi
-1/2 noce moscata
-buccia grattugiata di ½ arancia
-2 cucchiai di cannella

per la pasta
-300g di farina
-2 uova intere
-1 cucchiaio di olio
-1 cucchiaio scarso di zucchero

Preparazione
Prima di preparare gli ingredienti per il ripieno. Sbucciare le mele e tagliarle a pezzetti molto piccoli. Grattuggiare la cioccolata, macinare le noci a amalgamare molto bene tutto il ripieno. Preparare con molta cura la stesa di pasta, che deve essere estremamente sottile, fino a diventare quasi trasparente. Versare il ripieno sulla sfoglia e spanderlo, lasciando libero circa un centimetro di bordo per arrotolare il tutto. Oliare un soletto a bordo basso e mettere in forno a 160° per 30 minuti circa.

Le Feste e le Ricorrenze particolari a Ferentillo.

LE ROCCHE RACCONTANO: Ogni anno tutti i Ferentillesi partecipano a questa rievocazione storica allestendo le meravigliose scenografie dei cosidetti
"Quadri Viventi" dove per due settimane, più di 500 persone assumono i più svariati luoghi che la storia di Ferentillo può offrire.

I 14 Quadri viventi si dislocano lungo le vie più suggestive del paese passando da location naturali come la parete di roccia per il
free climbing al Precetto o le sponde del fiume Nera, a location storiche come i borghi medievali di Mattarella e Precetto o le
maestose chiese del luogo.
Il visitatore verrà quindi proiettato in un vero e proprio "Viaggio nei Secoli" che inizia con la storia dei primi abitanti delle
zone di Ferentillo, i Naharki, passando poi per i Longobardi, la vita medievale, la Cybo con la Santa Inquisizione, il brigantaggio,
il miracolo di San Sebastiano, l'occupazione delle truppe napoleoniche, i moti risorgimentali, la fiera del Santo patrono, la
mietitura, l'inaugurazione della linea tramviaria Terni-Ferentillo fino alla Grande Guerra, abbracciando così la lunghissima storia
del nostro paese.

LU CIUCCITTU: Nel giorno di Pasqua e del Lunedì dell'Angelo. Singolare tradizione popolare a colpi di uova che consiste in una gara
di abilità tra due giocatori, i "ciucciettari", ciascuno dei quali ha in mano un uovo che viene sbattuto contro quello tenuto
dall'avversario. Vince il possessore dell'uovo integro. Nella gara lo scontro avviene tra la punta di un uovo, "pizzè", contro la
punta di un altro. Questa sfida ha origini antichissime e viene rinnovata ogni anno.

CASTELLON...ANDO: Percorso enogastronomico "alla riscoperta dei sapori di un tempo" nella cornice del caratteristico borgo di Castellonealto. Ogni anno lungo il percorso enogastronomico si alternano karaoke, stornellatori, gruppi folkloristici e band musicali fino all'alba.

MILLE NOTE SUL NERA: Manifestazione musicale che offre per dieci giorni musica, cucina tradizionale, iniziative culturali e sportive nella magica atmosfera che si crea lungo le sponde del fiume Nera.

SAGRA DEL CINGHIALE: La sagra del Cinghiale propone un menu particolare tutto a base di cinghiale da degustare nella stupenda taverna, mentre in piazza G. Garibaldi spettacoli musicali e serate danzanti allieteranno il pubblico fino a tardi.

Leggende legate a Ferentillo e personaggi che vi hanno vissuto.

LE MUMMIE, TRA STORIA E LEGGENDA
Il museo si trova in una grotta sotto la chiesa di Santo Stefano nel paese inferiore, cioè alla destra del fiume, facilmente riconoscibile dall'orologio posto sulla torre del campanile.

Le mummie di Ferentillo sono state originate da un fenomeno del tutto naturale, e cioè dalla presenza nel cimitero scavato nella roccia di microrganismi che unitamente alla particolare areazione dei locali hanno impedito la putrefazione dei cadaveri. Per questo motivo nel 1871 un editto napoleonico vietò agli abitanti di essere seppelliti qui.

I corpi mummificati sono protetti da teche di vetro: c'è il soldato napoleonico impiccato, due giovani sposi cinesi morti di colera dopo un viaggio a Roma, l'avvocato del paese ucciso con una coltellata, una ragazza morta di parto con il bambino appena nato, il gobbo Severino.

Un centinaio di teschi allineati in fondo ai locali contribuiscono, inoltre, a creare un’atmosfera molto particolare.

Calendario degli Eventi, Festival, Concerti e Manifestazioni a Ferentillo.

UMBRIA JAZZ - PERUGIA: Umbria Jazz è il più importante Festival di musica jazz italiano e tra i più importanti al mondo.
Si tiene ogni anno, dal 1973, nella città di Perugia nel mese di Luglio.
La prima edizione, nel 1973, partì con una organizzazione approssimativa, ma non per questo non ebbe un incredibile successo di pubblico.
Ogni sera i musicisti si spostavano nelle varie località dell'umbria e suonavano gratuitamente per i presenti nelle piazze.
Questa tipo di festival ebbe un incredibile successo e fu il primo di analoghe manifestazioni che furono organizzate in varie città d'Italia.
La manifestazione attira nelle città umbre tantissimi visitatori, fino a raddoppiare la popolazione, questo ha creato in passato dei disagi ed addirittura alcuni artisti non sono riusciti ad arrivare sul palco, rimasti bloccati nel traffico dalle stesse persone che facevano la fila per vederli e sentirli.
Addirittura si arrivò ad annullare alcune edizioni per non rischiare gli stessi disordini che nel '76 videro protagonisti alcuni gruppi di facironosi che si accanirono contro le sedi dei partiti politici di destra.
Dopo questa fase, il festival negli anni '80 assume l'organizzazione che ancora oggi lo caratterizza, viene introdotto il biglietto per gli spettacoli più importanti, non più un festival itinerante ma una sede stabile a Perugia e cambia la gente che lo segue, non più una distesa di sacchi a pelo nelle piazze ma un pubblico maggiormente attento.

UMBRIA JAZZ WINTER - ORVIETO: Musica di qualità, ospitalità, storia, arte, buona cucina e la bellezza di Orvieto hanno fatto da cornice alla manifestazione nata - quasi per scommessa - vent’anni fa.
Eccezionale la presenza di pubblico richiamato dal fascino e dall’atmosfera unica di questa kermesse diretta da Carlo Pagnotta che vede fortemente impegnati il Comune di Orvieto, l’Associazione TE. MA/Teatro Mancinelli, sostenuti dall’importante contributo delle istituzioni e delle aziende private.
Dal 28 dicembre al 1° gennaio, Umbria Jazz Winter ha proposto 110 concerti con 130 artisti impegnati che hanno richiamato moltissimi appassionati che si sono riversati nelle strade al seguito della marchin’ band, al Teatro Mancinelli, al Palazzo del Popolo, realizzando quasi sempre il tutto esaurito, e negli altri venues: Palazzo dei Sette, Sala del Carmine, Museo Emilio Greco, Ristorante San Francesco e Spazio Umbria, con un incasso di circa 250. 000 € per 15. 000 biglietti.
Oltre le più ottimistiche previsioni, le presenze in città hanno raggiunto complessivamente quota 50. 000 con gli alberghi del territorio che hanno registrato il tutto esaurito.
La tradizionale Messa della Pace in Cattedrale con il coro gospel si è confermata un rituale irrinunciabile sia per gli orvietani che per i tantissimi turisti nel primo giorno dell’anno.

Un evento sempre di forte richiamo che non conosce crisi e che, soprattutto per la Città di Orvieto recentemente ferita dall’alluvione, fa ripartire la speranza. La musica, infatti, è anche solidarietà. Ed ha riscosso grande successo l’iniziativa del Comune di Orvieto con la vendita della sciarpa per la raccolta fondi a favore delle famiglie e imprese colpite dall’alluvione del novembre scorso.

NARNI BLACK FESTIVAL - NARNI (http: //www. narniblackfestival. it/)

ASSISI MUSIC FESTIVAL - ASSISI: : Assisi Music Festival è un festival di musica da camera che ogni anno si tiene nella splendida cornice di Assisi.
Serate all'insegna della musica operistica nelle chiese e pinacoteche della città francescana.
Il festival è promosso dall'Assessorato alla Cultura e Turismo in collaborazione con l'Associazione Socio Culturale “Costruire il futuro” e Uniglobus University.

FESTIVAL DEI DUE MONDI - SPOLETO: Ideato nel 1958 da Gian Carlo Menotti il Festival dei Due Mondi è una manifestazione con spettacoli di prosa, lirica, danza, concerti, mostre d'arte e rassegne cinematografiche, che ogni anno attira un pubblico di appassionati e l'attenzione da tutto il mondo.
Archiviata l'edizione 2005 con successi ed affluenza di pubblico, già si pensa all'edizione 2006 con la riapertura del teatro Nuovo nel quale andrà in scena la grande opera "Montezuma" di Vivaldi prodotta appositamente per il festival dei Due Mondi.

FESTIVAL INTERNAZIONALE PER LA PACE - ASSISI: L' United Artist For Peace è l'associazione culturale che promuove la manifestazione ”Assisi International Peace Festival“ e rappresenta un punto di riferimento per gli artisti a livello mondiale che vogliono impegnarsi personalmente per la costruzione di un futuro di pace.
Si propone di collaborare attivamente con le associazioni che tutelano i diritti umani, l'ambiente e l'ecologia per il miglioramento delle condizioni di vita dei popoli.
La United Artists for Peace intende attivarsi affinchè Assisi diventi un ulteriore simbolo di pace, città da cui partire con collegamenti in tutto il mondo attraverso il progetto "International Peace Festival".
Il Festival si propone di contribuire alla promozione dei temi della Cultura della Pace, Nonviolenza, della Solidarietà e dell' Ecologia, nel rispetto delle diverse visioni sociali, politiche e religiose, attraverso la presentazione di momenti culturali e artistici, per culminare con eventi musicali a livello nazionale e internazionale, nella città di Assisi che più di ogni altra, a livello mondiale, rappresenta questi stessi valori.
Si avvale dell' Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e del Patrocinio del Ministero delle Comunicazioni, del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, della Regione dell'Umbria, della Regione Emilia Romagna, dell'Università degli Studi di Perugia, dell'Università degli Studi di Parma e della Società Italiana di Ecologia.

EUROCHOCOLATE - PERUGIA: Eurochocolate è l’attessisima manifestazione che ogni anno riempie di dolcezza il centro storico di Perugia.

Casa della famosissima Perugina e del suo romantico Bacio, Perugia ospita dal 1994 il festival di Eurochocolate, un evento a cui partecipano molti produttori di cioccolato provenienti da tutta Europa. Numerosi stand per la via principale di Perugia, il corso Vannucci, propongono le ultime novità e i classici di ogni azienda da degustare passeggiando o da regalare.
La manifestazione è solitamente accompagnata da alcuni eventi, convengni, mostre nella rocca Paolina, presentazioni dei vari paesi produttori di cacao.

Immancabili le sculture di Cioccolato fondente realizzate da cucbi di cioccolato di 1 mcubo e i gadget di cioccolato che determinano ogni anno lo slogan della manifestazione.

I PRIMI D'ITALIA - FOLIGNO: I Primi d'Italia è il festival nazionale per la valorizzazione dei primi piatti di qualità quali pasta, riso, zuppe, polenta che si tiene ogni anno nel centro storico di Foligno.
Giunto alla VII edizione, coinvolge i grandi cuochi e chef, produttori, esperti e critici, ma soprattutto coinvolge il grande pubblico con numerose sezioni dedicate alle degustazioni dei primi piatti presso le taverne del centro storico di Foligno, scuola di cucina e altri eventi e serate di spettacolo.
Il Festival si conclude con la premiazione dei Primi d'Italia.
I Primi d'Italia rappresenta una occasione preziosa, per chi si occupa professionalmente di primi piatti, per carpire i segreti dei grandi chef ed entrare in contatto con il meglio della produzione industriale ed artigianale italiana. Una produzione importante non solo in termini quantitativi, ma anche e soprattutto qualitativi, con una straordinaria ricchezza di formati e di tipi di pasta, espressione di tradizioni e culture locali. La pasta - di tutti i tipi e formati - ma anche i risi, le polente, i legumi e tutti i prodotti che accompagnano i primi piatti, con particolare attenzione a vino, olio e acqua: la sezione espositiva è quest'anno particolarmente ricca e curata. Con la collaborazione di aziende produttrici industriali ed artigiane, che provengono da tutta Italia, e delle organizzazioni di categoria. Al Festival dei Primi Piatti, c'è il meglio dell'offerta oggi sul mercato, comprese le specialità regionali e di nicchia, che difficilmente si incontrano nei più tradizionali canali distributivi. Dell'area espositiva fanno parte il Mercato dei Primi biologici e artigianali di qualità e quello delle Eccellenze.
Tantissime le iniziative del Festival: oltre a convegni e dibattiti, i corsi di cucina e le degustazioni di primi piatti elaborati ed illustrati da grandi chef, le mostre-mercato e gli spettacoli.

VINI NEL MONDO - SPOLETO: Vini nel Mondo, camminare nelle strade, nelle piazze, nei luoghi della cultura e avvicinarsi liberamente alla lunga e articolata esposizione di bottiglie di tutti i generi – rossi, bianchi e rosè; vini nobili e vini da tavola; amabili, secchi, frizzanti ed ogni altra possibile tipologia – in una cornice di spettacoli, incontri e animazione continua.
Vini nel Mondo è questo: una festa del gusto, aperta a tutti e ricca di mille spunti d’interesse. Per questo, diamo il nostro più cordiale benvenuto a tutti. Anche agli astemi: si dimenticheranno, divertendosi, del loro piccolo “difetto”.

CANTINE APERTE - MONTEFALCO: Cantine Aperte è l'evento del Vino di Montefalco.
Un itinerario visitando le cantine e i vigneti di produzione per conoscere in modo approfondito le caratteristiche della produzione vitivinicola.