Villa Liberty B&B Fano - Consigli Turistici
Bed & Breakfast
I consigli per turisti del gestore
Itinerari Classici e Monumenti da non perdere per chi visita Fano.
Fano - Itinerari Classici
Fano "Città della Fortuna" - 2 ore (Mura Romane, Arco d'Augusto, Cattedrale, Chiesa S. maria Nuova, Piazza XX Settembre, Palazzo Malatestiano, Tombe Malatestiane).
Fano "A Testa in Giù" - 2 ore (Mura Romane, Arco d'Augusto, Area Archeologica S. Agostino, Area Archeologica Mediateca)
Fano "Dentro Le Mura" - 5 ore (Mura Romane, Arco d'Augusto, Cattedrale, Chiesa S. Maria Nuova, Piazza XX settembre, Palazzo Malatestiano (Musei civici), Tombe malatestiane, Rocca Malatestiana, Bastione Sangallo, Pinacoteca San Domenico)
Itinerari insoliti a Fano e dintorni.
Urbino (48 km) Pesaro (12 km), Mondavio (26 km), Cagli (50 km), Sassocorvaro (62 km), Pergola (43 km), Piobbico (58 km), Gola del Furlo (38 km), Grotte di Frasassi (70 km)
Il mezzo più comodo per muoversi a Fano.
Per muoversi in città il mezzo più comodo è la bicicletta (ne abbiamo a disposizione per i nostri ospiti); nei dintorni l'auto oppure treno o bus le cui stazioni sono a 500 m da Villa Liberty B&B.
I Ristoranti consigliati, le trattorie caratteristiche, le dolcerie, bar a pub consigliati.
Fra i migliori ristoranti in città segnaliamo: Da Maria Al Ponte Rosso (presente sulla Guida Michelin e Osterie d'Italia di Slow Food) : cucina solo pesce e la prenotazione è obbligatoria; Osteria dalla Peppa: nel centro storico di Fano (Borgo Cavour), propongono ottimo vino e tradizionali pietanze fanesi; "Dalla Quinta" e "La Rustita" piccoli ristoranti di solo pesce fresco nei pressi del Porto di Fano; "Al Pesce Azzurro" ristorante/mensa gestito dai pescatori di Fano in cui un pasto completo a menù fisso (incluse bevande) costa 13 euro...
Pasticceria: Guerrino
Bar: Caffè Centrale
Una giornata "tipo" per godere pienamente della bellezza dei nostri luoghi, dalla colazione a notte fonda.
NELLA STAGIONE CALDA: ore 7, 00 - 7, 30 prima colazione con cornetti freschi farciti di marmellata, bomboloni alla crema, cappuccino bollente. Ore 7, 30 - 8, 30 passeggiata di 5 km al mare, dove l'acqua arriva al polpaccio (scarpette d'acqua consigliate) : fare ciò è salutare ed il sole che fa nell'acqua mille luci d'oro è uno spettacolo da non perdere. Ore 8, 30 - 10, 30 relax sul lettino al sole (per arrostirsi) o sotto l'ombrellone (per dormire). Ore 10, 30 - 11, 30 bagno (pinne maschera e boccaglio se si vuole gironzolare fra pesci e scogli). Ore 11, 30 - 13, 30 pranzo (spaghetti al dente conditi con aglio, olio, peperoncino e tante cozze appena pescate; poi due pomodori ben maturi e vino Bianchello del Metauro molto fresco). Ore 13, 30 - 16, 30 siesta. Ore 16, 30 - 19, 30 shopping nel centro storico. Ore 19, 30 - 20 a casa per doccia rinfrescante e "vestizione" per la serata. Ore 20 - 24 cena in un locale tipico al mare seguita dalla partecipazione ad un evento in calendario oppure: trasferimento nell'immediato entroterra per cenare/visitare un Borgo che per quella sera organizza la tradizionale sagra enogastronomica. Ore 24: ritorno a casa per dormire (l'eventuale moto od auto sarà ovviamente condotta da chi non ha assunto alcoolici in serata) : siate certi che dopo una giornata così intensa, la zanzara...non vi pungerà!!!
Dove acquistare a Fano: prodotti tipici, cantine, botteghe, souvenir particolari.
Enoteca/Cantina: Biagioli
Azienda Vitivinicola: Azienda Agraria Guerrieri, Azienda Agraria Claudio Morelli, Azienda Agraria Fiorini
Le origini di Fano.
Fano fu un centro piceno, come testimoniano ritrovamenti sporadici avvenuti in città e gli scavi di Montegiove e Roncosambaccio[6].
Fu poi un importante centro romano, conosciuto come Fanum Fortunae, nome che rimanda al "Tempio della Fortuna", probabilmente eretto a testimonianza della battaglia del Metauro: era l'anno 207 a. C. e le legioni romane sbaragliarono l'esercito del generale cartaginese Asdrubale, uccidendone il condottiero che, dopo aver varcato le Alpi con gli elefanti da guerra, intendeva ricongiungersi al fratello Annibale.
Gli eventi più importanti che hanno segnato la storia di Fano.
Con la sconfitta subita dai Galli Senoni nella battaglia di Sentinum (Sassoferrato) nel 295 a. C, ebbe inizio la colonizzazione romana della zona medio-adriatica e la divisione delle terre ai veterani. A Fano era probabilmente già presente un aggregato spontaneo in età protostorica alla confluenza della valle del Metauro con quella dell'Arzilla. Non si conosce l'anno di fondazione della città di Fano a differenza delle vicine Sena Gallica (288 a. C.), Ariminum (268 a. C.) e Pisaurum (184 a. C.) ma il primo scritto in cui compare Fanum Fortunae è databile al 49 a. C. durante l'occupazione di Cesare (Giulio Cesare - De Bello Civili) nome che rimanda al Tempio della Fortuna eretto a testimonianza della battaglia del Metauro in cui le legioni romane sconfissero l’esercito cartaginese. Il culmine della presenza romana si ebbe durante il periodo imperiale Augusteo in cui l’imperatore Cesare Ottaviano Augusto doò l’ insediamento di mura di cinta elevandolo allo stato di colonia (Colonia Julia Fanestri).
L'ARCO D'AUGUSTO
L'arco d'Augusto, da sempre simbolo della città di Fano, fu in epoca romana la principale porta d'accesso alla città. È presumibile che nella Fanum Fortunae esistessero almeno altre due porte: una posta a sud e l'altra, prossima al mare, all'estremità est del decumano massimo. Costruito sul punto in cui la via Flaminia s'innesta nel decumano massimo della città, il monumento si data, tramite l'iscrizione del fregio, al 9 d. C. L'Arco si articola in due fornici laterali minori e un fornice centrale maggiore: la chiave di volta di quest'ultimo e decorata con una rappresentazione d'animale oggi non più riconoscibile. Il corpo base, ancora ben conservato, sosteneva una seconda struttura, ormai andata perduta, che ne costituiva l'attico formato da un porticato in cui si aprivano sette finestre arcuate separate da otto semicolonne. Da notare che, nonostante il nome con cui è conosciuto, tecnicamente non si tratta di un "Arco", ma di una " Porta".
LA STORIA DELLA CITTA'
A causa della posizione nei collegamenti tra nord e sud italia, Fano venne distrutta dai Goti nel 538 e ricostruita dall’esercito bizantino di Belisario e Narsete. Successivamente fece parte della Pentapoli Marittima assieme ad Ancona, Pesaro, Senigallia e Rimini. Sottomessa dai Longobardi di Pipino nel 755, passò tramite lui alla Chiesa. Nel dodicesimo secolo come libero Comune, riconobbe la supremazia di Venezia in cambio della protezione della Repubblica per i suoi commerci nell'Adriatico. Nel secolo successivo fu per un breve periodo sotto il dominio estense dopo di che fu dilaniata dalla lotta intestina tra due famiglie: i del Cassero e i da Carignano. Alla fine del XII secolo la città passò sotto il dominio dei Malatesta di Rimini, fu Signoria dei Malatesta fino al 1463 quando il duca di Montefeltro la riconquistò per la Chiesa. Sotto Napoleone entrò a far parte del regno italico e con il Congresso di Vienna del 1815 tornò nuovamente allo Stato della Chiesa. Nel settembre del 1860 grazie alle forze del generale Cialdini entra a far parte del Regno d'Italia.
Il Piatto tipico. Le ricette delle Feste a Fano.
L'enogastronomia di Fano ha due punti originali e di assoluta eccellenza: Il Brodetto di Pesce (in dialetto "El Brudet") e la Moretta alla Fanese.
IL BRODETTO DI PESCE ALLA FANESE
Storicamente il brodetto nasce dall'utilizzo domestico del pesce invenduto dei pescatori fanesi. Per non "mandare a male" quel "bene di Dio" frutto di tanto rischio e sacrificio, i pescatori cuocevano in casa tutto il loro pesce fresco ma non assorbito dal mercato, di qualunque tipo esso fosse.
Come si prepara:
Il pesce (1 mazzola, 1 testa di rospo, 1 ragno paganico, 2 sogliole, 1 rombetto, 1 baraccola, 1 coda di rospo, 1 suasa e 1 boccaincava) dopo la pulizia deve pesare circa 1 chilo e 800 grammi se preparato per 4 persone) deve essere privato delle teste, lavato e ben pulito. In un largo recipiente si fanno rosolare olio d'oliva e una cipolla tritata; si versa poi il contenuto di una tazza in cui si sia fatta sciogliere poca conserva, sale e pepe in tre bicchieri d'acqua e mezzo bicchiere d'aceto. Si fa bollire finché acqua e aceto non si sono ritirati, si versa il pesce, iniziando dal più duro (le mazzole) e finendo col più tenero; si fa bollire a recipiente coperto fino a cottura.
MORETTA ALLA FANESE
Questa deliziosa bevanda ha origini davvero controverse che rendono ancora più intrigante la Moretta di Fano. A contendersi la paternità della Moretta sono“cento padri”; tra chi documenta sia nata nel centro storico di Fano e chi fa derivare la nascita della bevanda dall'usanza marinara di "riscaldare il corpo" prima e dopo le dure fatiche della pesca e le intemperie del mare. E' certo comunque che la Moretta fa parte del concetto stesso di "fanesitudine" e che come tale porta con sé l’identità della tradizione cittadina.
Quando si entra in uno dei numerosi ed eleganti bar di Fano è inevitabile incontrare la popolare bevanda: la Moretta.
Spesso è la sua inebriante fragranza a precederla all’ ingresso di un caffè; chi non la conosce s’incuriosisce e non manca di provarla.
Così ci si vedrà servire dentro un bicchierino di vetro liscio, quello da osteria, una bevanda fumante a tre strati distinti: il giallo oro dei liquori, il nero caffè e una densa schiuma marroncina, il tutto “accentato” da una sottile scorza di limone.
L’aroma suadente invita all’assaggio che si rivela…un vero trionfo di sapore!
Intensità, fragranza, profondità ottenuti con l’incontro di rum, anice e cognac con zucchero, caffè espresso e limone.
Berla diventa un rito, come consumare una pozione magica o mistura d’alta alchimia portatrice della consapevolezza di un’identità cittadina avvolta nel velo misterioso delle proprie origini.
Le Feste e le Ricorrenze particolari a Fano.
Festa del Santo Patrono: 10 Luglio (San Paterniano)
I periodi dell'anno migliori per visitare Fano.
A nostro avviso, il mese migliore per visitare Fano è Maggio: la natura si è ormai risvegliata in tutto il suo vigore e splendore, le giornate sono lunghe, il clima mite e intorno tutto fervore e speranza per l'estate che è alle porte. .
Personaggi Famosi che sono nati a Fano.
Fano ha dato i natali a: Paolo Biagetti (scenografo), Leandro Castellani (regista), Papa Clemente VIII (Ippolito Aldobrandini), Giulio Colavolpe (giornalista), Leopoldo Elia (giurista e politico), Giulio Grimaldi (scrittore e poeta), Ruggero Ruggeri (attore), Fabio Tombari (scrittore), Valerio Volpini (giornalista e storico).
Un pregio degli abitanti di Fano e un loro difetto.
un pregio: infaticabili lavoratori
un difetto: incapaci, a volte, di unirsi e cooperare per fari cose grandi.
Calendario degli Eventi, Festival, Concerti e Manifestazioni a Fano.
- Fiera Mercato dell'Antiquariato (2° domenica di ogni mese e sabato che la precede)
- Carnevale dell'Adriatico (febbraio)
- ColleMar-athon maratona internazionale dalla collina al mare (1°domenica di maggio)
- Fano dei Cesari (seconda metà di luglio)
- Fano Jazz by the sea (seconda metà di luglio)
- Carnevale Estivo dell'Adriatico (inizio Agosto)
- Incontro Internazionale Polifonico (nella prima metà di settembre)
- Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce (a metà di settembre)
- Fano International Film Festival (seconda metà di ottobre)
Altre informazioni di solito tralasciate dalle Guide.
LA BANDIERA BLU ASSEGNATA SEMPRE A FANO NEGLI ULTIMI ANNI
Il Programma Bandiera Blu, Eco-label Internazionale per la certificazione della qualità ambientale delle località rivierasche si è affermato ed è attualmente riconosciuto in tutto il Mondo, sia dai turisti che dagli operatori turistici, come un valido eco-label relativamente al turismo sostenibile in località turistiche marine e lacustri.
“Bandiera Blu” è condotto dall’organizzazione non-governativa e no-profit “Foundation for Environmental Education” (FEE). Tale Programma è operativo in Europa dal 1987; con l’inizio del nuovo secolo la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale con il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) quindi, un Protocollo d’Intesa con l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO), di cui è anche membro affiliato. , per cui il Programma inizialmente europeo è stato esteso in 49 paesi in tutto il Mondo.
L’obiettivo principale del Programma Bandiera Blu, è quello di promuovere nei Comuni rivieraschi una conduzione sostenibile del territorio attraverso una serie di indicazioni che mettono alla base delle scelte politiche, l’attenzione e la cura per l’ambiente.
I criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell’ambiente. La valutazione delle auto-candidature, inviate ogni anno compilando uno specifico questionario e allegando idonea documentazione a supporto, avviene attraverso i lavori di una Commissione di Giuria, all’interno della quale sono presenti rappresentanti di enti istituzionali quali Presidenza del Consiglio-Dipartimento del Turismo, Ministero delle Attività Agricole e Forestali, Comando Generale delle Capitanerie di Porto, ENEA, ISPRA, Coordinamento Assessorati al Turismo delle Regioni, DECOS -Università della Tuscia, nonché da organismi privati, quali la Federazione Nazionale Nuoto – Sezione Salvamento, i Sindacati Balneari SIB-Confcommercio e FIBA-Confesercenti, che ne condividono il fine e l’approccio metodologico. Già da alcuni anni, per la valutazione delle candidature, è stato introdotto l’iter procedurale certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001-2000.
Il Questionario Bandiera Blu si compone di 12 sezioni, come di seguito indicato:
Notizie di carattere generale
La Spiaggia
Qualità delle acque di balneazione
Depurazione delle acque reflue
Gestione dei rifiuti
Educazione Ambientale ed Informazione
Iniziative Ambientali
Certificazione Ambientale
Turismo
Lo stabilimento balneare
Pesca professionale
Adempimenti
Di queste, la prima sezione riveste valenza meramente qualitativa, in quanto vengono richieste notizie di carattere generale, utili comunque per le successive valutazioni quantitative delle altre sezioni; viene anche richiesto un supporto cartografico del territorio comunale d’interesse, con evidenziata l’ubicazione di quelle infrastrutture necessarie per l’idoneità complessiva del sito e che saranno oggetto di verifiche successive in loco da parte di soggetti istituzionali e della FEE stessa. La FEE ha potuto contare fino allo scorso anno per le verifiche sul territorio sulla collaborazione del Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente per quanto attiene la depurazione, da quest’anno per le visite di verifica sui litorali Ha il supporto del Corpo delle Capitanerie di Porto.
La qualità delle acque di balneazione è un criterio imperativo: solo le località, le cui acque sono risultate eccellenti nella stagione precedente, possono presentare la candidatura. Per quanto riguarda la depurazione, solo località con impianto di depurazione almeno con trattamento secondario possono procedere nel percorso di valutazione. In particolare, inoltre, non vengono prese in considerazione località che non abbiano almeno l’80% dell’allaccio in fognatura delle acque reflue, dell’intero territorio della località candidata. Per quanto riguarda la raccolta differenziata, recentemente è stato richiesto un incremento nella percentuale di raccolta differenziata minima per l’accesso alle valutazioni.
È evidente come al centro delle diverse problematiche diversificate, è posta, in maniera trasversale, la necessità di garantire la massima vivibilità del territorio che si manifesta attraverso una serie di interventi (la depurazione delle acque reflue; la gestione dei rifiuti con particolare attenzione alla raccolta differenziata e ai rifiuti pericolosi, quali batterie esauste ed oli usati; la regolamentazione del traffico veicolare, anche attraverso l’istituzione di aree pedonali, piste ciclabili, parcheggi decentrati e bus – navetta; la cura dell’arredo ed il decoro urbano; la sicurezza ed i servizi in spiaggia).
Nel corso della stagione estiva, tutte le località insignite della Bandiera Blu, sono oggetto di visite di controllo, al fine di verificare la conformità ai criteri stabiliti dal Programma.
La partecipazione dei Comuni al programma Bandiera Blu è gratuita, sia per quanto attiene la valutazione e la certificazione che per le visite di controllo che sono totalmente a carico della FEE.
Nei venti anni nei quali il Programma Bandiera Blu ha accompagnato tanti dei Comuni rivieraschi italiani, è stato possibile verificare un’evoluzione significativamente positiva delle condizioni di vivibilità dei Comuni stessi, pur con un incremento delle pressioni esercitate dall’ aumento del numero di turisti che frequentano tali località.