Dove vuoi andare?
2 ospiti · 1 camera
Dove vuoi andare?
Ospiti e camere
...
IT | Cambia lingua Preferiti Vicino a me Inserisci la tua struttura
Regioni Località turistiche Punti d'interesse Offerte Last Minute
B&B Day
primo weekend di marzo
Settimana del Baratto
terza settimana di novembre
BarattoBB
baratto tutto l'anno in B&B
BB25
25 Euro tutto l'anno
B&B Card
richiedila gratis
Come aprire un B&B Mondo B&B Blog Magazine Turismo Speciali Eventi Fiere Punti d'interesse Suggerisci un punto d'interesse Tesi universitarie sul B&B
(Guadagna 100 Euro)
Scopri i B&B migliori B&B Europa
FAQ e contatti Note legali, Cookie Policy, Privacy Area Riservata Gestori
Italiano English Français Deutsch Español

B&B La Corte Degli Spada Mesagne - Consigli Turistici
Bed & Breakfast

I consigli per turisti del gestore

Itinerari Classici e Monumenti da non perdere per chi visita Mesagne.

Porta Grande

Proprio al centro della pianta del Mannarino, ben chiusa dalle ante di un massiccio portone, ecco la Porta Grande, che resta oggi la principale testimonianza di quella che fu la cinta muraria, con le sue torrette ed i suoi camminamenti. Nel disegno del Mannarino la vediamo così come probabilmente era stata costruita nel Quattrocento. Il monumento attuale, invece, risale al 1784.

La porta, infatti, crollata parzialmente venti anni prima, nel 1764, rimase così diroccata fino all’agosto del 1784, appunto, quando il feudatario di Mesagne, Giuseppe Barretta, decise di smantellarla completamente, mai immaginando che ciò avrebbe provocato una violenta reazione della popolazione che, considerando la porta quasi simbolo delle libertà comunali, costrinse il feudatario a farla riedificare in pochissimo tempo.

Al feudatario non rimase che una piccola soddisfazione: quella di inserire il proprio stemma nobiliare quasi a cappello dello stemma araldico dell’università di Mesagne, i cui cittadini ancora considerano questo monumento tra i più significativi della cittadina. Recentemente la Porta Grande è stata sottoposta ad un intervento di restauro, che ha evidenziato la diversa colorazione dei conci calcarei, più scura nella parte più antica (in basso) e più chiara nella ricostruzione settecentesca.

Piazza IV Novembre

Dalla porta grande, entrando nel centro storico cittadino, basta percorrere pochi passi per essere già in piazza IV Novembre, ancora oggi chiamata dai più anziani “Lu Sitili”, evocando così il luogo – il Sedile appunto – nel quale si riunivano i Nobili e che restò in piedi sino al 1878, anno nel quale, per allargare la piazza, fu abbattuto.

Entrando nella piazza ci si rende subito conto che si è di fronte a due quadrilateri di diversa grandezza, affiancati. Avendo alle spalle la Porta Grande, ecco sulla sinistra il vecchio palazzo della Pretura. Nel 1878, quando già da dieci anni ospitava le aule di giustizia, nel palazzo fu collocato il primo orologio pubblico. Completamente ristrutturato negli anni ’80, il palazzo ha ospitato il Museo e la Biblioteca comunale, mentre ora, dopo nuovi interventi, è sede della sola biblioteca.

Biblioteca

La biblioteca comunale risale al 1867, costituita con quanto era rimasto delle biblioteche monastiche esistenti a Mesagne e passate al demanio con la soppressione dei conventi. Divenne funzionante nel 1871 e fu intitolata all’illustre medico e filosofo Epifanio Ferdinando. Col passar del tempo, però, essa decadde e nel 1913 quanto rimaneva fu ceduto dall’Amministrazione civica alla Biblioteca popolare “Ugo Granafei”, eroe della guerra di Libia. In quegli anni tale istituzione divenne vero punto di riferimento culturale, tanto che vi furono costituite una sezione archeologica ed una storica.

Nel 1931, la biblioteca tornò alle dirette dipendenze del Comune, e, tra alterne vicende, è giunta sino a questi giorni, ripristinata in toto, però, solo dal 1985, anno dal quale si registra un cospicuo incremento librario ed una crescente frequentazione da parte di cittadini e studiosi.

La Biblioteca ora annovera tra i suoi scaffali oltre 30. 000 volumi ed in essa si conserva un incunabolo, ossia uno dei primi esemplari di libro a stampa, 17 pergamene, numerose cinquecentine, diverse edizioni del seicento e del settecento. Di recente, poi, ad essa è stato donato l’intero fondo epistolare del prof. Mario Marti. Si tratta di una serie di corrispondenze dell’illustre letterato con i maggiori esponenti della letteratura italiana del XX secolo, che vanno a consolidare quanto già è pregio di questa biblioteca: l’essere un punto di riferimento nell’ambiente culturale della Terra d’Otranto.

Presso la biblioteca è costituita una emeroteca dotata di circa 60 periodici correnti e di alcune decine di periodici antichi, alcuni dell’Ottocento e del primo Novecento.

La biblioteca fa parte del Sistema Bibliotecario Provinciale di Brindisi.

Negli anni scorsi essa è stata rinnovata nelle strutture e dotata di nuovi strumenti; vi è stata inoltre costituita una mediateca, dotata di 4 postazioni multimediali. Il rinnovamento è stato coronato dalla creazione di una rete informatica interna. In seguito a queste innovazioni, è stato attuato un primo lotto di catalogazione informatica e la Biblioteca di Mesagne è stata ammessa nel Sistema Bibliotecario Nazionale (SBN). Attualmente sono catalogati informaticamente quasi 12. 000 volumi, che è possibile interrogare tramite gli indirizzi internet opac. sbn. it oppure opac. provincia. brindisi. it-



Itinerari insoliti a Mesagne e dintorni.

Ostuni: La pittoresca cittadina di Ostuni sorge su tre colli posti alle ultime diramazioni delle Murge ed è parte del Comprensorio dei Trulli e delle Grotte per la presenza, nella campagna disseminata di ulivi, delle bianche casupule a cono. Ma la definizione con cui è maggiormente nota è Ostuni la "bianca". Perché bianche di calce sono tutte le abitazioni del suggestivo borgo medievale, un intrico urbano che ricorda una casbah araba. La città comprende un nucleo storico circolare, sviluppatosi intorno alla Cattedrale e tuttora circondato dai bastioni aragonesi del sec. XV. Importante attrattiva turistica di Ostuni è il suo mare: lungo i 17 km di costa si possono ammirare lunghe spiagge con dune coperte da macchia mediterranea e un alternarsi di calette sabbiose e costa rocciosa, offendo così al turista visitatore una scelta variegata. Il mare limpido, pulito e pescoso delle coste di Ostuni ha fatto si che meritasse per il 2009 la Bandiera Blu e le cinque vele di Legambiente, per la pulizia delle acque e per la qualità dei servizi offerti, e la "Bandiera Verde" (primo posto), per le spiagge ideali per i bambini. Fra le spiagge di maggiore attrattiva si ricordano: Pilone, Rosa Marina, Monticelli, Villanova, Costa Merlata, Santa Lucia-Torre Pozzella

Valle d'Itria: uno dei paesaggi più singolari offerti dalla Puglia. In totale i trulli esistenti in questa sono stati calcolati in circa venticinquemila. La valle d'Itria è caratterizzata da una vegetazione rigogliosa dominata dall'olivo, coltivato nelle terre delle masserie, le piccole fortezze in pietra di questa zona. Le coste sono contraddistinte da lunghi litorali sabbiosi, dune e riserve naturali protette. Molte le tracce delle antiche civiltà messapiche, i villaggi rupestri, i castelli e imperdibile l'effetto dei trulli costruiti con la tecnica della pietra a secco. Merita una visita Cisternino, considerato uno dei borghi più belli d’Italia in cui il tessuto sociale si fonde con soluzioni architettoniche uniche

Selva di Fasano: a solo 30 Km abbiamo lo zoo safari e FASANOLANDIA, il parco divertimenti annesso allo Zoosafari. Questo parco ogni anno si arricchisce di nuove attrazioni, spesso in esclusiva per il centro-sud d’Italia. Oltre 25 grandi attrazioni, dalle più tranquille alle più spericolate, appagano i gusti dei visitatori di tutte le età, alle quali si aggiungono spettacoli di varietà e di illusionismo nel grande teatro polifunzionale. Da menzionare anche un mercatino per lo shopping ed una cappella del XVI secolo annessa alla “Masseria Pedali

Otranto:
La città di Otranto detta "Porta d'Oriente" è sita a sud dell'Adriatico, nel punto più orientale d'Italia, e si affaccia nello stretto che da essa prende il nome di Canale d'Otranto. Antico capoluogo della terra d'Otranto (che comprendeva le attuali province di Lecce, Brindisi e Taranto) conserva ancora oggi, l'aspetto caratteristico delle antiche città commerciali che si affacciavano sul Mediterraneo. Solare e meridiana si mostra con il suo fascino orientale ai numerosi visitatori che ogni anno affollano le sue coste e il centro storico. Otranto, l'antica Hidrotum, fondata probabilmente da coloni greci, provenienti dall'isola di Creta, divenne poi municipio romano, fino al 757, quando fu conquistata dai longobardi. Alcuni anni dopo, passò sotto il dominio dei bizantini che nel secolo IX la elevarono a capitale della Terra d'Otranto.

Gallipoli:
E’ il fascino dei suoi tesori, delle sue ricchezze (naturali e non) a far sì che questa cittadina venga conosciuta e apprezzata da tutto il mondo. Basse scogliere, splendide spiagge incontaminate, eccezionali monumenti storici, è questa Gallipoli, è questa la vera “Perla dello Jonio”.
Collocata lungo la costa occidentale del Salento, Gallipoli si presenta ai visitatori in una forma stranissima: una città divisa in due parti, una piccola isola racchiude la città vecchia, detta Centro Storico e un ponte la congiunge alla terraferma, Il Borgo, la parte più recente della città.

Porto cesareo:
l’antica “Sasinae Portus”, è una ridente cittadina del Salento, situata sul Mar Ionio a pochissimi km da Mesagne. Il suo litorale è caratterizzato da tratti di baie e lagune con immense distese di sabbia dorata a piccolissimi granelli, limitate verso terra da un cordone dunale, bellissimo esempio di macchia mediterranea i cui esemplari arborei sono definite tra i più belli d’Italia ed inseriti negli habitat prioritari dell’U. E.