B&B Trabocchi San Vito Chietino - Consigli Turistici
Bed & Breakfast
I consigli per turisti del gestore
Itinerari insoliti a San Vito Chietino e dintorni.
LA COSTA DEI TRABOCCHI: I Trabocchi sono macchine per la pesca dalla riva. Protèsi sugli scogli per mezzo di passerelle con la rete agganciata a lunghi bracci a bilancia, permettono di raggiungere, anche senza barca, punti dove l’acqua è più profonda e pescosa. La Costa dei Trabocchi fu terra dei Frentani, antico popolo pre-romano, che abitò lungo la costa adriatica tra il fiume Fortore e Arielli, la Majella e il mare. Sapevano andar per mare ma non avevano una vera e propria flotta. Eressero centri abitati sulla costa e ne praticarono il controllo applicando dazi e tributi ai naviganti-mercanti che frequentavano i loro approdi. Secondo il geografo greco Strabone (V.4.2), costruivano le loro case adattando ad abitazioni sulla terraferma le carcasse delle navi naufragate. I Trabocchi sono parte integrante del paesaggio abruzzese. Non solo perché architetture consuete e ormai indissolubilmente legate alla linea della costa, ma soprattutto perché proprio dagli elementi di quel paesaggio prendono vita. Dal legno delle acacie che crescono dietro le spiagge, all’albero caduto accanto alla riva del fiume, da assi e altri relitti che il mare restituisce dopo le tempeste. Costruiti sugli scogli, sui moli, o in riva ai fiumi, simili a un prolungamento della terra nell’acqua, sono il frutto di un’architettura spontanea che nessuno spazio lascia agli elementi decorativi. La loro bellezza é assolutamente casuale. Antichissimi ed effimeri al tempo stesso, diversi l’uno dall’altro e continuamente cangianti per i costanti aggiustamenti necessari alla loro sopravvivenza, negli ultimi due secoli hanno incantato viaggiatori e poeti. Il loro aspetto ancora oggi affascina con quell’intreccio di travi e funi così fragile e leggero allo sguardo, quanto flessibile e resistente alla furia delle mareggiate più temibili. Quasi tutti sono stati ricostruiti negli ultimi anni, hanno però perso da tempo la loro funzione economica che nei secoli scorsi ne faceva principale fonte di sostentamento di intere famiglie di “traboccanti”. Oggi che il mare é diventato povero di frutti, la pesca dal trabocco é più uno svago domenicale che un’attività economica. Il litorale frentano offre un paesaggio ricco di caratteri tipici: le morbide dorsali che dalla bastionata calcarea abruzzese degradano lente verso le alluvioni ghiaiose e sabbiose della costa consentono la più larga diffusione delle piante sempre verdi, determinando le condizioni di una vera riviera climatica, sorta di oasi vegetale che giunge fino a lambire il mare. Le colline che seguono la linea di costa caratterizzano con decisione il volto dell’Abruzzo marittimo attraverso insediamenti sparsi di colture intensive. Sono la vite e l’ulivo a saldare, con la loro diffusione, i lineamenti del paesaggio marittimo con quelli delle pianure interne. La bandiera blu sventola su spiagge e marine di questo itinerario.
IL PROMONTORIO DANNUNZIANO: “Ti racconterò la natività del mio romanzo avvenuta nel mio cervello, ieri, sul promontorio dei Sogni” (dalle lettere a Barbara Leoni)
Scrive D’Annunzio di quella casa sul mare, circondata dai grappoli di fiori di robinia dall’odore penetrante, dell’enorme ragno del trabocco e lo scoglio che affiora poco lontano. Odori e colori intrisi di forte sentimento, comunione della vista e del cuore. E la scrittura spalanca le sue finestre sul paesaggio incontaminato, come un dipinto lasciato ad asciugare al sole.
Nero su bianco e colore su colore, visione o miraggio, specchio che riflette la luce e da essa si lascia attraversare, guerriero che muta il suo canto e alle parole piega il verso. Realtà assaporata e mai stanca di mostrare il suo volto, cangiante come il colore del mare e talmente vera da rendere animati gli oggetti e i pensieri, i desideri e la vita stessa legata come un’edera rampicante ai sentieri della poesia.
L’eremo dannunziano esiste ma non è solo un luogo reale. E’ un’isola sulla terraferma, una lingua di terra che affonda nel mare le sue radici, è finestra aperta sul sogno impossibile di possedere il tutto e il suo contrario. Perché qui la vita e la morte si trasformano e l’immaginazione plasma la sua creatura per diventare un miraggio irraggiungibile così ogni parola legata a questo luogo risorge sempre come all’alba un nuovo giorno, quando il colore degli aranci, degli olivi e delle ginestre diventano un canto che si sposa al mare.
Il promontorio dei Sogni dove D’Annunzio trascorre alcuni mesi con la donna del cuore, Barbarella (Barbara Leoni) viene descritto dal poeta minuziosamente. Qui, davanti a “un mare prodigioso” l’incanto del paesaggio offre uno scenario unico, quasi un affresco in cui i colori non perdono mai la loro vitalità e il mare con il suo odore lascia ancora tracce indelebili nella memoria dei sentimenti intensamente vissuti.
Il Piatto tipico. Le ricette delle Feste a San Vito Chietino.
La genuinità e la freschezza dei prodotti alimentari influenza in maniera decisiva la cucina e i piatti tipici della Costa dei Trabocchi. Ottimo e sempre fresco il pesce, che qui viene ancora pescato con le reti calate dai trabocchi o da piccole imbarcazioni, è alla base di tutta la gastronomia del litorale. Le ricette sono le più varie e cambiano da paese a paese ma, a San Vito, il vero re è la seppia o, nella parlata locale, la “seccia”. Secondo la stagione si possono gustare seppie e patate, in umido, ripiene, con i piselli o… con i carciofi, sempre deliziose, da leccarsi le dita! E poi crostacei, frutti di mare, fritto di paranza, triglie e l’immancabile sgombro, tutti cucinati in modo sapiente e squisito. L’altro protagonista della tavola è, senza dubbio, il brodetto alla sanvitese: una zuppa di pesce scelto, con crostacei e patate, che ha reso famosi molti ristoranti della zona. Ovviamente il tutto dev’essere accompagnato dai vini bianchi abruzzesi come il Colline Frentane o l’affermato Trebbiano o il più recente Pecorino, dal profumo fruttato intenso, morbido e corposo. Per coloro che non gradiscono il pesce, i menu offrono comunque valide alternative. Le pallotte cacio e ovo, polpettine di pane raffermo, uova e pecorino grattugiato, ad esempio, sono fra le più apprezzate. Di solito vengono servite con un ragù di basilico e cipolla tritata. Per quelli che preferiscono la carne, invece, il consiglio cade sulle turcenelle, involtini d’interiora di capretto in salsa di pomodoro, con molto peperoncino.
Come dessert la tradizione prevede i celli pieni: un ripieno di marmellata d’uva e mosto cotto avvolto da fragrante pasta sfoglia a forma di uccelletto. Imperdibili! Qualche chilometro più a sud, seguendo il litorale, s’incontra la contrada Vallevò di Rocca San Giovanni con suggestive coste rocciose, come quella della punta della baia del Cavalluccio. Lungo la riviera non si può fare a meno di notare gli innumerevoli banchetti allestiti ai bordi della strada con il pescato della giornata, la frutta e le olive della campagna rigogliosa e distensiva. E poi Fossacesia con la sua splendida spiaggia che termina con il porticciolo turistico a nord della foce del Sangro. La vegetazione ricca di uliveti, nei quali prevale la varietà “Gentile di Chieti”, e la macinatura ottenuta con pietre antiche, ha permesso agli agricoltori locali di creare uno degli oli aromatizzati più apprezzati d’Italia. L’olio agrumato, per l’esattezza, è una specialità inconfondibile, ottenuta dalla molitura a freddo di olive del cultivar Gentile e di agrumi della costa. Lo si può gustare al limone, ottimo sulle grigliate di pesce e ideale per le insalate; all’arancia, per carni rosse, verdure cotte e legumi. Assolutamente da provare è anche l’olio d’oliva extravergine al peperoncino, speciale per bruschette. Alle qualità benefiche dell’extra vergine note già dai tempi più remoti, si aggiunge la capacità antiossidante che la ricchezza di polifenoli gli conferisce. Poco lontano dalla costa, nei pressi di Lanciano, si scopre Castel Frentano, un piccolo borgo adagiato su un colle, caratterizzato da uno splendido panorama e da una vegetazione ricca di oliveti. Anche qui, la storia è percettibile in ogni angolo: le chiese di Santo Stefano e di Santa Maria della Selva sono fra i monumenti più antichi e suggestivi di questo piccolo angolo d’Abruzzo. Per i più golosi sono d’obbligo le meraviglie gastronomiche del paese, primo fra tutti il bocconotto, “buccunotte” nel “Vocabolario Abruzzese” di Domenico Bielli del 1930. Poco si sa sulla ricetta di questo dolce, dato che i castellini sono molto restii a divulgarla, ma al gusto è inconfondibile: una sottile pasta frolla all’olio extravergine d’oliva avvolge un ripieno di cioccolata e mandorle tritate, con uno spruzzo di mosto cotto. Non a caso, le pasticcerie della zona hanno vinto, grazie a questo aromatico fagottino, riconoscimenti e premi qualità. Degni di nota anche i finocchietti, biscotti molto antichi, un tempo preparati durante la trebbiatura per la loro semplicità (solo uova, zucchero e farina), e i tarallucci olio e vino, farciti di marmellata d’uva da abbinare ai passiti delle cantine lancianesi. Per i buongustai, l’itinerario eno-gastronomico offerto dalla Costa dei Trabocchi offre appuntamenti di grande interesse. All’inizio di luglio, si può assistere ad uno degli avvenimenti più affascinanti e… ghiotti dell’anno: Cala Lenta, la manifestazione che prende il nome dai gesti dei “traboccanti” che scendono lentamente le reti in mare. Un evento suggestivo fra tradizioni antiche e gastronomia. Quasi l’essenza della magia che si respira in questo angolo d’Abruzzo.
Le Feste e le Ricorrenze particolari a San Vito Chietino.
17 Gennaio: Festa di Sant’Antonio Abate
Periodo Pasquale: Via Crucis in costume
15 Giugno: Festa patronale in onore di San Vito Martire
23 Luglio: Festa in onore di Sant’Apollinare
Ultimo sabato e domenica di Luglio: Festa della Madonna del Porto con suggestiva processione in mare e spettacolari fuochi pirotecnici sul mare.
Agosto: Festa del Gabbiano (Sagra enograstronomica con degustazione di piatti tipici a base di pesce)
Ultima domenica di Settembre: Festa della Madonna delle Vigne
Lunedì: Mercato settimanale
Cala Lenta: 3-4-5 luglio 2009
Calendario degli Eventi, Festival, Concerti e Manifestazioni a San Vito Chietino.
Da vedere : CALA LENTA un evento che si svolge ogni anno alla metà di luglio e coinvolge tutte le località percorse dall’itinerario della costa dei trabocchi, con diverse proposte: CENE TEMATICHE “LA CUCINA DELLA COSTA DEI TRABOCCHI”, le migliori trattorie e i ristoranti selezionati da Slow Food ospitano durante tutto il periodo della manifestazione le cene tematiche con i piatti della tradizione marinara di questo tratto di costa, come la chitarra con i pelosi, la minestra di crostacei e patate, la frittura di paranza, il brodetto di pesce, la scapece. E’ possibile anche cenare sui trabocchi ma solo per un numero limitato di persone e solo su prenotazione. LE ESPOSIZIONI: nell’ affascinante cornice del centro storico di San Vito Chietino, si organizza il Mercato del Gusto: dai vini all’olio Dop “Colline Teatine”, dai formaggi della tradizione agropastorale alle arance di San Vito e Fossacesia, PESCATURISMO In questi giorni i visitatori avranno un’occasione unica per salire su un peschereccio e vivere le emozioni di un mestiere antichissimo. Sarà anche l’occasione per fare un’escursione nei luoghi più suggestivi della Costa dei Trabocchi, fare il bagno in baie solitarie ed incantevoli e pranzare a bordo dei motopescherecci o sui trabocchi. ENOTURISMO. GLI INCONTRI CULTURALI.