Dove vuoi andare?
2 ospiti · 1 camera
Dove vuoi andare?
Ospiti e camere
...
IT | Cambia lingua Preferiti Vicino a me Inserisci la tua struttura
Regioni Località turistiche Punti d'interesse Offerte Last Minute
B&B Day
primo weekend di marzo
Settimana del Baratto
terza settimana di novembre
BarattoBB
baratto tutto l'anno in B&B
BB25
25 Euro tutto l'anno
B&B Card
richiedila gratis
Come aprire un B&B Mondo B&B Blog Magazine Turismo Speciali Eventi Fiere Punti d'interesse Suggerisci un punto d'interesse Tesi universitarie sul B&B
(Guadagna 100 Euro)
Scopri i B&B migliori B&B Europa
FAQ e contatti Note legali, Cookie Policy, Privacy Area Riservata Gestori
Italiano English Français Deutsch Español

B&B Il Centrale Zone - Consigli Turistici
Bed & Breakfast

I consigli per turisti del gestore

Itinerari Classici e Monumenti da non perdere per chi visita Zone.

- Origine del nome
Potrebbe derivare da "zuv" (giogo) o dal suo accrescitivo "zuvù" (grande giogo).

- La Storia
Nel 16 a. C. si affacciò su questi luoghi di pastori il proconsole Publio Silio, proveniente dalla Val Trompia e diretto al Lago d'Iseo per procedere alla sottomissione dei Camuni. Di qui passava infatti la principale strada di collegamento tra Brescia e la Valle Camonica, che da Sale Marasino superava il colle Croci di Zone e riscendeva presso la Beata di Pian Camuno. Fino l'anno Mille la gente di questa terra isolata praticava probabilmente ancora il paganesimo. In seguito sorse una cappella alla Croce, nel luogo dove nel '400 fu eretta la chiesetta dei Santi Ippolito e Casciano. In epoca medievale Zone aveva anche il suo castello che era descritto "decorato, con grossa muraglia, inabitato". Fu proprietà del vescovo di Brescia, poi nel 1337 dei Visconti e dal 1427 della Repubblica Veneta. Anche qui, come nei centri del lago, fiorì nel '400 la produzione di coperte di lana. Nel 1610 il rettore veneto Giovanni da Lezze contò a Zone 1000 abitanti. All'epoca si raccoglieva legna nei boschi e parte era destinata alla produzione di carbone. C'erano anche otto fornaci per produrre la calce (calchère). Si contavano due mila pecore e trecento capre.

Itinerari insoliti a Zone e dintorni.

La notorieta di Zone è dovuta alla presenza, in località Cislano, di enormi guglie di terra che sostengono grossi, massi. Le Piramidi di terra o di erosione sono il risultato di un raro fenomeno naturale che vanta pochi esempi al mondo.

Il mezzo più comodo per muoversi a Zone.

IN AUTO:
Autostrada A4 MILANO-VENEZIA fino ai caselli di BRESCIA-OVEST, PALAZZOLO o ROVATO, da dove s'imbocca la strada statale per ISEO. Poi si costeggia il Lago d'Iseo sulla sponda orientale (SS 510) fino a MARONE e si devia a destra arrampicandosi su una strada di montagna per 8 Km che porta al paese di ZONE.

Strada alternativa panoramica da Iseo: imboccare la strada provinciale 510 sebino orientale
direzione Darfo - Pisogne
Uscita Zone - Colpiano.
(E' ora possibile raggiungere Zone con pulman da 50 posti.)

Gli eventi più importanti che hanno segnato la storia di Zone.

La Riserva Regionale delle Piramidi di Erosione di Zone, istituita nel 1984, si sviluppa su una superficie di circa 21 ettari ad un altezza tra i 400 ed i 600 metri sul livello del mare. Il vasto deposito morenico che dà origine alle Piramidi di Zone è stato lasciato circa 150. 000 anni fa da una lingua laterale, penetrata nella valle del Bagnadore, dell'imponente ghiacciaio proveniente dalla Valle Camonica che, durante la terza glaciazione, di Riss, riempiva il bacino ora occupato dal lago d'Iseo con uno spessore di oltre 600 metri. Il terreno morenico è costituito da materiale fine (argilla, limo e sabbia) e da materiale grossolano (massi e ciottoli). L'azione erosiva della pioggia sul deposito morenico isola, a poco a poco, grossi massi di roccia (fino a 6 metri di diametro). Tali massi esercitano un'azione protettiva, ad ombrello, sul materiale sottostante fino a modellare una colonna di terra: la piramide, che può raggiungere i 30 metri di altezza, ed è inoltre riparata da una pellicola protettiva formata dell'argilla insolubile che viene trasportata dall'acqua lungo i fianchi della stessa. Quando il masso sommitale cade, la piramide si disgrega rapidamente fino a trovare un altro cappello ad un livello inferiore.

Leggende legate a Zone e personaggi che vi hanno vissuto.

Tutto intorno alla Riserva delle Piramidi di Erosione si sviluppa un contesto ambientale di eccezionale rilevanza: Zone, infatti, è incastonata in uno tra gli altipiani più belli dell'intero comprensorio Sebino - Camuno; alle passeggiate rilassanti nei pressi dell'abitato e delle frazioni si possono aggiungere escursioni più o meno difficoltose tra faggi, castagni ed abeti, verso i pascoli del Monte Guglielmo (m. 2000) dell'Aguina (m. 1250) dell'Agolo (m. 1378) o alla scoperta di interessanti punti panoramici che dominano il territorio circostante quali la Corna Trentapassi a sbalzo sul Lago d'Iseo (m. 1248) ed il monte Pura. Oltre alle bellezze naturali e paesaggistiche Zone conserva alcune rilevanti opere artistiche. Da non perdere:
• Chiesa Parrocchiale di S. Giovanni Battista costruita verso la fine del XVI sec. ed ampliata già nel secolo successivo. All'interno si possono ammirare:
• il meraviglioso gruppo scultoreo del "Compianto sul Cristo Morto" (1690-1691) composto da 10 statue e 4 putti in legno dipinto, ultima opera realizzata da Andrea Fantoni (1659 - 1734) per la chiesa di Zone;
• l'altare maggiore che rappresenta una delle più grandiose e complesse imprese degli intagliatori di Rovetta, realizzato dal Fantoni fra il 1685 ed il 1689.
• la pala dell'altare maggiore raffigurante la "Natività del Battista" di E Paglia.
• Chiesa di San Giorgio in Cislano: situata all'ingresso della Riserva Regionale risultava già esistente nel XII sec. è stata restaurata nel 1400. Fu parrocchiale fino al 1500 quando S. Carlo Borromeo ordinò che la pieve venisse trasferita a Zone. Notevole, all'esterno, l'affresco di S. Giorgio che uccide il drago, attribuito a Giovanni da Marone, discepolo di Gentile da Fabriano; tra le altre figure si scorge il profilo di Dante quasi a confermare il soggiorno a Zone del poeta durante il suo viaggio in terra bresciana.
• Chiesa di S. Ippolito e Cassiano: cappella del 1400 contiene dipinti della scuola del Ferramola ed un organo del 1700.

Altre informazioni di solito tralasciate dalle Guide.

Il comune di Zone (Brescia), che si affaccia sulla sponda orientale del Lago d’Iseo, era già noto a studiosi e appassionati di geologia per le “piramidi di terra”, spettacolari forme di erosione risalenti alla fine dell’ultima glaciazione. Una approfondita indagine paleontologica conferma ora che, a meno di due chilometri dalle piramidi, su una parete di roccia formatasi nel Triassico superiore (220 milioni di anni fa), sono conservate le orme di grandi rettili arcosauri, antenati di coccodrilli e dinosauri. Varie specie di animali hanno lasciato 70 orme, quasi tutte allineate a formare almeno 5 piste (sequenza di passi). La continuità laterale della parete di roccia fa prevedere che molte altre orme giacciano ancora nascoste dalla vegetazione e dalle stratificazioni rocciose soprastanti e sottostanti. Le orme fossili sono conservate su una parete rocciosa molto inclinata che affiora a circa 800 metri di quota in Val Valurbes, a nord dell’abitato di Zone, e che costeggia per un breve tratto l’Antica Strada Valeriana (un sentiero lastricato costruito dai romani per collegare Brescia alla Val Camonica). Circa 50 metri più a monte dell’affioramento si trovala cosiddetta Chiesa del Disgiolo. Per questo il luogo è frequentato da paesani ed escursionisti e le orme, seppure interpretate in vario modo, erano note da tempo agli abitanti di Zone. Tra il 2002 e il 2003 le tracce erano state segnalate da Pierino Baroni, un insegnante di Marone, allo zonese Stefano Zatti, che nel 2004 le aveva citate nel Dizionario zonese-italiano, attribuendole a “un cucciolo di dinosauro”