9 Muse Canneto Sull'Oglio - Consigli Turistici
Bed & Breakfast
I consigli per turisti del gestore
Itinerari Classici e Monumenti da non perdere per chi visita Canneto sull'Oglio.
Il vivaio e l’industria del giocattolo: a queste due peculiari attività sono idealmente collegate le principali raccolte che costituiscono il Museo Civico di Canneto sull'Oglio, cioè la Collezione del giocattolo Giulio Superti Furga e l’Eco Museo Oglio-Chiese.
Intorno al 1880 nasce a Canneto la prima industria italiana di bambole, la Furga, fondata da Luigi Furga Gornini. Oggi la Collezione del giocattolo Giulio Superti Furga espone centinaia di bambole e giocattoli d’ogni epoca e materiale, in gran parte di produzione cannetese. Vi sono conservati esemplari realizzati in molti dei materiali peculiari della produzione di giocattoli: legno, biscuit, feltro, cartapesta, celluloide, stoffa, colaggio, latta, polistirolo, sino al moderno vinile. Non solo bambole - dalle ricche pupe in biscuit ai più semplici bambolotti in cartapesta - vi sono esposte, ma giocattoli d’ogni sorta: costruzioni, strumenti musicali, piccoli mobili, servizi di piatti e vasellame in ceramica, automobili, puzzle, cavalli a dondolo, con decine di esemplari in legno, cartapesta e plastica, il tutto corredato da fotografie d’epoca dei reparti di produzione delle industrie locali, prototipi, stampi, modelli in gesso.
L’Eco Museo Oglio-Chiese, d’indirizzo naturalistico, è dedicata al territorio, alla sua storia, alla sua cultura, alle genti che in passato, su questa terra compresa tra i due fiumi, hanno saputo sopravvivere, crescere, prosperare. Fra le diverse raccolte troviamo fossili e depositi geologici, conchiglie e scheletri di animali ormai estinti, interessanti reperti archeologici, ed una serie infinita di materiali ed attrezzi della civiltà contadina ed delle tradizioni folcloristiche locali: i lavori legati al fiume, la filatura, la tessitura, i lavori di casa, le feste religiose, sino ad una simpatica raccolta di giocattoli “poveri”, costruiti in casa con materiali di recupero, tipici della tradizione ludica popolare. Di particolare interesse risultano le sezioni dedicate alla flora e alla fauna, con scenografici e suggestivi diorami e la sala dedicata alla tradizione vivaistica locale.
Canneto è ricco di altri interessanti monumenti, sia religiosi che civili.
- La Chiesa Parrocchiale di Sant’Antonio Abate, antica Collegiata, è stata costruita verso la fine del XIV secolo. Conserva nel suo interno un patrimonio artistico di qualità: di notevole interesse è il gruppo ligneo del Sepolcro, formato da otto statue a grandezza quasi naturale, rappresentanti il Cristo morto ed i dolenti. Il Sepolcro è attribuito allo scultore Clemente Zamara, attivo a Canneto agli inizi del XVI secolo.
- La Chiesa della Madonna del Carmine, eretta intorno alla prima metà del XVII secolo per servire l’attiguo Convento dei Padri Carmelitani. Opera dell’Architetto Ambrosini, conserva all’interno due interessanti cappelle con stucchi e dipinti di pregevole fattura, risalenti al XVII e XVIII secolo.
- La Chiesa di Santa Croce, detta dei Morti, eretta verso la fine del XVII secolo per onorare la memoria delle anime di qualche particolare pestilenza o evento bellico. Nell’interno, poco illuminato, le pareti sono ricoperte da lapidi, quadretti e fotografie in ricordo dei defunti delle famiglie cannetesi. L’uso di erigere chiese per il suffragio delle anime del purgatorio fu molto comune nel Settecento nell’intera diocesi di Brescia, alla quale Canneto apparteneva. La particolarità della chiesa sta nella privatizzazione del culto dei morti, iniziata nell’Ottocento, da parte della popolazione del paese.
- La Chiesa della Pieve, eretta nel XVI secolo su una precedente chiesa già segnalata nel X secolo, custodisce una serie di dipinti di discreta fattura con richiami alla scuola veneta. Da notare l’altare rococò in legno intagliato. Vicino allo stipite d’ingresso, sull’esterno della chiesa, sono murati alcuni reperti in marmo di un sarcofago romano.
- La frazione di Carzaghetto è dominata dalla Chiesa di San Michele Arcangelo. Posta in posizione sopraelevata, su di un dosso non distante dal fiume Oglio, la Chiesa risale al XVI secolo e conserva una pala d’altare, di discreta fattura, raffigurante il Santo patrono della chiesa.
Fra i monumenti civili, troviamo la Torre Civica, ultimo segno rimasto dell’antico castello gonzaghesco. Il castello era diviso in tre parti: il borgo fortificato, con il Palazzo Pretorio - ora andato distrutto - e la Chiesa di Sant’Antonio Abate, circondato da numerose abitazioni; la Rocca, ove alloggiava la guarnigione militare; il Revellino, avamposto situato sull’opposta sponda del fiume Oglio.
La Torre Civica rivestiva e riveste tuttora il ruolo di torre passante. Sopra il volto di ingresso è collocata una statua seicentesca dell’Assunta, probabile ex-voto dopo qualche pestilenza o calamità naturale.
Accanto alla Torre sorge il Palazzo Municipale, edificato dall’Architetto Giovanbattista Vergani nel primo ‘800, con l’antico Monte di Pietà, che conserva tracce di affreschi del XV secolo.
Importante poi è il Teatro Comunale Mauro Pagano, edificato nel 1826 dall’architetto Giovanbattista Vergani. In sobrie linee neoclassiche, il Teatro presenta un interno interamente decorato, sviluppato su tre ordini di palchi, con platea a ferro di cavallo. La facciata presenta mezze colonne in stile tuscanico, alternate ai portali d’ingresso, che sorreggono l’architrave celebrativa in marmo, sulla quale è riportata la dedica: AERE-SOCIALI-ANNO-MDCCCXXVI.
L’esposizione dei bozzetti dello scenografo Mauro Pagano - donati al Comune dalla Famiglia - è visibile nel ridotto del Teatro a lui dedicato.
Per le visite è necessario prenotare allo 0376 70671
E. mail: biblioteca@comune. canneto. mn. it
Itinerari insoliti a Canneto sull'Oglio e dintorni.
Lungo gli argini del fiume Oglio sono state approntate piccole piazzole di sosta, con tabelloni informativi che illustrano le caratteristiche naturali, faunistiche e agricole dei diversi luoghi che si stanno attraversando. Fra gli itinerari possibili, da realizzare in bicicletta o a cavallo, segnaliamo due diversi percorsi: il percorso Canneto-Isola Dovarese-Canneto, di 17 km, che attraversa le località di Gerra Gavazzi e Carzaghetto, raggiunge il comune di Isola Dovarese, in provincia di Cremona e, sulla sponda cremonese dell’Oglio, tocca Carzago - grosso cascinale la cui struttura centrale risale al XVII secolo – e la piccola frazione di Castelfranco ed il percorso Canneto-San Paolo-Ponte di Calvatone-Foce Chiese-Bizzolano-Canneto, anch’esso di circa 17 km.
Il fiume Oglio è transitabile anche in canoa, da Isola Dovarese a Calvatone (15 km.) : ancora sconosciuto al grande pubblico, l’Oglio rivela aspetti di notevole interesse con la sua varietà di ambienti, con i suoi isolotti ricchi di vegetazione ripariale e di avifauna. Una zona umida degna di particolare nota, posta fra le località di Runate e Carzaghetto, è quella di Gerra Gavazzi. Lascito del ‘700 al Comune di Canneto sull'Oglio, essa veniva sfruttata dal punto di vista faunistico e ambientale – proprio per lascito testamentario - dalle famiglie più povere del paese alle quali il Comune metteva a disposizione la zona. Gerra Gavazzi ha forma di ferro di cavallo ed è lambita, ad est, da campi coltivati in modo intensivo - molto più alti rispetto ad essa - mentre, verso l’Oglio, è delimitata da una parte di argine e da una parte di pioppeto. Gerra Gavazzi costituisce, nel territorio di Canneto sull'Oglio, uno dei pochi esempi di zona umida rimasta parzialmente intatta e le sue caratteristiche ambientali - comprese le aree circostanti - hanno una notevole potenzialità di sviluppo. Essa è caratterizzata da tre ambienti vegetativi - diversi ed intersecati fra loro - che si contraddistinguono anche per la particolare conformazione del terreno: il canneto, la zona boschiva, l’argine dell’Oglio.
Inoltre in un raggio di circa 20 km è possibile visitare aree naturali protette, tra queste la Riserva Naturale WWF Le Bine, la Riserva Naturale Le Torbiere di Marcaria e il Canale Bogina di Commessaggio.
Il mezzo più comodo per muoversi a Canneto sull'Oglio.
Canneto sull'Oglio è un paese molto tranquillo: si possono fare passeggiate a piedi o in bicicletta sia nel centro storico, sia lungo gli argini del fiume che distano dal bed and breakfast soli 5 minuti.
I Ristoranti consigliati, le trattorie caratteristiche, le dolcerie, bar a pub consigliati.
A Canneto sull'Oglio e nei paesi limitrofi, in un raggio di max 20 km, ci sono parecchie buone trattorie e ottimi ristoranti segnalati su autorevoli guide come Michelin, Slow Food, Bibenda e Gambero Rosso.
Elenchiamo di seguito i locali più conosciuti:
Ristorante Dal Pescatore (Nadia e Giovanni Santini)
Canneto sull'Oglio, località Runate
www. dalpescatore. com
3 stelle Michelin dal 1996
Trattoria dell'Alba
Tel. 0375 98. 539
Piadena (a 3 km dal B&B)
Al Ponte
Tel. 0376 72. 71. 82
Acquanegra sul Chiese, Ponte sull'Oglio (a 5 km dal B&B)
Caffè La Crepa
www. caffelacrepa. com/
Isola Dovarese (a 8 km dal B&B)
Il Ganascino
Tel. 0375 35. 02. 75
San Martino del Lago (a 15 km dal B&B)
Locanda degli Artisti
www. locandadegliartisti. it
Cappella de' Picenardi (a 17 km dal B&B)
Osteria de l'Umbreleèr
www. umbreleer. it
Cicognolo (a 18 km dal B&B)
Gli eventi più importanti che hanno segnato la storia di Canneto sull'Oglio.
Posto sulla riva sinistra dell’Oglio, Canneto deriva il proprio nome dalla ricca vegetazione di canne palustri che un tempo ricoprivano il territorio verso il fiume. Conserva edifici religiosi e civili di notevole interesse storico-artistico, a testimonianza dell’importanza e della ricchezza che Canneto ha avuto nei secoli, terra di confine tra i domini dei Gonzaga e della Serenissima. L’economia del paese è stata caratterizzata da due principali settori produttivi: il vivaio e l’industria del giocattolo. La tradizione vivaistica ha radici profonde nella storia economica e sociale del paese: fin dal XVIII secolo Canneto era conosciuto per la produzione di gelsi da trapianto. A partire dalla metà dell’800 le colture si sono diversificate ed i gelsi sono stati sostituiti da altre specie e varietà di piante. Oggi, i produttori locali esportano le loro piante in tutta l’Europa e sul territorio operano decine di aziende, d’ogni dimensione. Parallelamente allo sviluppo del vivaismo, nasce a Canneto, intorno al 1880, la prima industria italiana di bambole, la Furga, fondata da Luigi Furga Gornini. Accanto alla grande industria “madre” nacquero numerose altre fabbriche, di bambole e giocattoli, facendo di Canneto, dall’immediato dopoguerra ai primi anni ‘70, uno dei distretti industriali più importanti del settore a livello europeo. Ma la crisi della bambola tradizionale e gli elevati costi di produzione hanno decimato il numero degli addetti ed imposto dolorose diversificazioni, tanto che oggi solo due aziende continuano nella tradizionale produzione di giocattoli.
Il Piatto tipico. Le ricette delle Feste a Canneto sull'Oglio.
La cucina mantovana è una cucina strettamente legata alla storia e alle tradizioni contadine, ed ha uno stretto legame con le tradizioni delle località limitrofe. La collocazione geografica della città di Mantova, stretta tra Veneto ed Emilia Romagna, ne ha caratterizzato la cucina.
Soprattutto la Signoria dei Gonzaga ha influenzato le tradizioni culinarie di mantovane. La cucina mantovana viene infatti spesso definita cucina dei "principi e del popolo", proprio perché unisce la raffinatezza della cucina gonzaghesca con i piatti tipici della tradizione popolare contadina.
Tra i piatti tipici mantovani, la vera e propria colonna portante sono i primi piatti. Tra i piatti mantovani doc troviamo sicuramente il Risotto alla Pilota, gli Agnolini e i Tortelli di Zucca, vero simbolo della cucina mantovana.
Per quanto riguarda i secondi piatti, la cucina mantovana offre sia piatti di pesce, come il pesce gatto, la trota, i saltarei e il luccio (famoso il Luccio in salsa) che piatti di carne, come gli arrosti di manzo, pollame e cacciagione, gli stufati, gli stracotti e i bolliti.
Altro pezzo forte della cucina mantovana sono i salumi e gli insaccati. Oltre al famoso Salame Mantovano, chiunque passasse da Mantova, non può non assaggiare i ciccioli, il gras pistà, le salamelle (usate per il Risotto alla Mantovana) e, soprattutto nel periodo invernale, il cotechino.
Altrettanto famosi sono anche i Formaggi DOP mantovani - il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano e il Provolone Valpadana Dop - e la Mostarda Mantovana.
Per quanto riguarda Frutta e Verdura, le campagne mantovane sono famose per le coltivazioni di Meloni e Pere.
I dolci, insieme ai primi, sono il vero pezzo forte della cucina tipica mantovana. Anche per quanto riguarda la pasticceria, bisogna distinguere tra due differenti tradizioni: i dolci realizzati con gli ingredienti poveri, come la Torta Sbrisolona e la Torta delle Rose, e i dolci più elaborati, come la Torta Elvezia e l'Anello di Monaco.
Dopo questa carrellata di cibi mantovani, non si possono non spendere due parole per i vini Mantovani: il Lambrusco Mantovano DOC (vino rosso), i vini bianchi dei Colli Morenici, i vini Doc "Garda" e "Garda Colli Mantovani.
Sbrisolona
Dolce duro estremamente friabile, che non si taglia ma che si spezza formando le caratteristiche "brise". Di origini antichissime, probabilmente appartiene alla cultura contadina, in quanto la possibilità di conservare questa torta a lungo, la rendeva sempre disponibile ad essere offerta con un buon bicchiere di vino.
Anello di Monaco
L'origine di questo dolce risale alla fine dell'Ottocento, quando si insediò il pasticcere svizzero Putcher che iniziò a produrre dolci che si rifacevano alla tradizione Svizzera e Mitteleuropea.
Il dolce ha la forma di un panettone con un buco nel mezzo. L'interno ha vari livelli di farcitura mentre la parte superiore è tutta ricoperta di una bianchissima glassa di zucchero. Questo dolce si trova solo a Mantova ed è il dolce più consumato nel periodo natalizio.
Torta di Tagliatelle
Una sfoglia di pasta classica ridotta in tagliatelle sottili, mescolate a strati alterni con mandorle tritate, zucchero, burro e cotta al forno. Viene dalla tradizione rurale e non è di semplice preparazione.
Bussolano
E' una morbida ciambella (ma può avere anche la forma di una "esse") composta con farina di frumento, lievito, uova, burro, zucchero, vaniglia.
Dal profumo e sapore burroso, si presenta con una crosta friabile di colore dorato.
Le Feste e le Ricorrenze particolari a Canneto sull'Oglio.
17 gennaio
Festa patronale religiosa, Sant’Antonio Abate
20 gennaio
Festa patronale civile
Santi Fabiano e Sebastiano con il tradizionale Concerto del Complesso Bandistico Cannetese nel Teatro Comunale “Mauro Pagano”
Terza domenica di maggio
Festa del Luartis
Festa itinerante del "luartìs", il germoglio del luppolo selvatico, base di squisite ricette. La festa è occasione di riscoperta delle origini e delle tradizioni del luogo. Bancarelle, gruppi musicali e prodotti tipici.
Ultima domenica di settembre
Borsa Scambio del giocattolo d’epoca e di modernariato
Si tiene dalle 9 del mattino sino al tardo pomeriggio, nella suggestiva cornice di piazza Gramsci. Decine e decine di espositori e collezionisti presentano al pubblico i loro pezzi più interessanti: antiche bambole in biscuit, bambole in vinile, quelle prodotte da artigiani moderni - veri e propri artisti - con stile, tecniche e materiali del passato, trenini in latta, cavalli a dondolo, giochi in legno, soldatini. Un'occasione per vedere il Museo Civico (che si affaccia proprio su piazza Gramsci) e che ospita la Collezione del giocattolo Giulio Superti Furga - con oltre mille bambole e giocattoli, d'ogni materiale e foggia, dall'800 ai giorni nostri - e l’Ecomuseo delle Valli Oglio-Chiese, dedicato ai fiumi che caratterizzano il territorio cannetese, con pregevoli raccolte geologiche, archeologiche, faunistiche e della civiltà contadina.
Prima domenica di ottobre
Fiera d’ottobre
Mostre al Museo Civico. Esibizioni del complesso bandistico cannetese. Spettacoli popolari e gara ciclistica per dilettanti.
Sera del 24 dicembre
Fiaccolata
Il rito della fiaccolata si svolge prima della messa di mezzanotte, con numerosi gruppi di persone che, partendo dai quattro punti cardinali, convergono tutti nella piazza dove arde un grande falò, nel quale tutti i partecipanti, in segno di unità del paese, gettano la propria fiaccola. Qui si eseguono antiche musiche popolari e canti natalizi, tra i quali il "Canto della pastorella".
Da novembre a marzo
Stagione Teatrale del Teatro Comunale “Mauro Pagano”
Info: 0376 70671 (Biblioteca Comunale)
I periodi dell'anno migliori per visitare Canneto sull'Oglio.
Il territorio cannetese è caratterizzato dalla presenza di numerosi vivai - la cui visita è consigliata nella stagione autunnale, quando una vasta gamma di colori tinge il fogliame di milioni di piante, offrendo uno spettacolo unico - e dal corso dei fiumi Oglio e Chiese, che in alcuni punti formano un paesaggio di notevole interesse ambientale, adatto per passeggiate ecologiche in bicicletta o a cavallo.
Personaggi Famosi che sono nati a Canneto sull'Oglio.
Enrico Tazzoli (Canneto sull'Oglio, 19 aprile 1812 – Mantova, 7 dicembre 1852) è stato un patriota e sacerdote italiano, il più noto dei Martiri di Belfiore.
Professore di filosofia nel seminario vescovile, fu arrestato la prima volta il 12 novembre 1848 per aver pronunciato in chiesa una predica contro i tiranni parlando delle potenze imperiali durante il "sacco di Mantova" del 1630, ma evidentemente alludendo agli "imperiali" austriaci di quell'anno. Tazzoli pur ovviamente non condividendo la visione religiosa di Mazzini, si convinse che il movimento della "Giovine Italia" era l'unico che avesse organizzazione e adesioni sufficienti ad assicurare concretezza d'azione. Molto impegnato nell'assistenza filantropica e nella educazione popolare, sposò i principi di un suo cristianesimo "illuminato", con lo spirito umanitario e "democratico" delle lotte risorgimentali, tanto da definire il suo supremo amor di patria la sua "seconda religione".
Dopo la Prima Guerra di Indipendenza, egli è stato il capofila della associazione clandestina che si era costituita a Mantova di cui aveva tenuto la scrupolosa contabilità cifrata registrando non solo entrate e uscite, ma anche l'elenco dei comitati mantovani e i nomi di coloro che avevano versato denaro a sostegno delle attività anti-austriache. Quando la polizia lo arrestò nuovamente, il 27 gennaio 1852, rinvenne nella sua abitazione proprio quel registro della contabilità; presto gli esperti di Vienna ne rintracciarono la chiave (Pater noster) riuscendo così a decifrarlo completamente.
Don Enrico Tazzoli venne poi sconsacrato e condannato a morte, l'impiccagione fu eseguita a Belfiore il 7 dicembre 1852 ed egli divenne così uno, forse il più noto, dei Martiri di Belfiore.
Mauro Pagano, secenografo
(Canneto sull'Oglio, 1951 - Parigi, 1988)
Diplomato all'Accademia di belle arti di Brera, inizia la sua carriera in teatro come assistente di Frigerio. Debutta nel 1975, firmando i costumi per il balletto Variation di R. Petit e curando le scene del Don Pasquale di Donizetti, regia F. Soleri (Teatro Comunale di Modena 1978). Durante la sua breve ma intensa carriera collaborò con importanti registi di fama internazionale, tra i quali V. Puecher per l' Albert Herring di Britten (Piccola Scala 1980) e per J. C Auvray Der Rosenkavalier di R. Strauss (Parigi 1984). Progetta le scene e i costumi per l'indimenticabile Così fan tutte di Mozart per la regia di M. Hampe (Salisburgo 1982, Scala 1983). P. ci suggerisce attraverso l'armonia della scena in perfetta simbiosi con la musica e con la poesia della luce, l'atmosfera rarefatta e lo spazio napoletano dell'opera gioiosa di Mozart. Sempre con la regia di M. Hampe mette in scena - Don Giovanni di Mozart (Salisburgo 1987) e Il ritorno di Ulisse in patria di Monteverdi, (Salisburgo 1985). Alla Scala nel 1985 cura le scene dell' Aida di Verdi, per la regia di Ronconi, con il quale firma il suo ultimo spettacolo (Fetonte di N. Jommelli, 1988). Le sue ambientazioni sceniche sono caratterizzate dall'uso di elementi architettonici, ricchi di dettagli realistici. L'abilità e l'estro di artista emerge nei suoi bozzetti attraverso la sicurezza del segno grafico, la cura dei particolari ricchi di un rivisitato gusto barocco e un sapiente uso del colore.
L’esposizione dei bozzetti di Mauro Pagano - donati al Comune dalla Famiglia - è visibile nel ridotto del Teatro a lui dedicato.
Per le visite è necessario prenotare allo 0376 70671
E. mail: biblioteca@comune. canneto. mn. it
Calendario degli Eventi, Festival, Concerti e Manifestazioni a Canneto sull'Oglio.
Il territorio è teatro di eventi e manifestazioni fieristiche, alcune delle quali di carattere internazionale, come il Festivaletteratura di Mantova o il transito della Millemiglia; da non dimenticare il Palio delle Contrade di Isola Dovarese http: //proloco-isola. org/ e, a settembre, la Borsa Scambio del giocattolo e della bambola di Canneto sull'Oglio.
A Casalromano (a 3 km dal B&B), il primo fine settimana di maggio, è tradizione che ci sia il grande concerto del gruppo musicale i Nomadi.