Quante camere in B&B?

Indagine sul numero di camere e numero di ospiti concessi dalle leggi regionali che normano i B&B.
Negli ultimi anni gli immobili hanno acquistato un valore produttivo sempre maggiore. Possedere una seconda casa è divenuto un espediente imprenditoriale, una concreta possibilità di fare business.
Trasformare il proprio appartamento da un ambiente chiuso e abbandonato a se stesso, in attesa che un figlio lo abiti, a una location referenziata nel campo dell’accoglienza alberghiera si è rivelata essere pratica semplice e diffusa. Molto si è dovuto ad un cambiamento della mentalità nostrana e ad una nuova flessibilità tipicamente d’oltreoceano. È sufficiente pensare che se nel 2005 i Bed & Breakfast verificati sul territorio nazionale erano meno di 10.300 oggi, a quattordici anni di distanza, questi sono triplicati raggiungendo quota 35.000.
Bed & Breakfast e l’importanza delle normative
Se quindi anche tu hai la giusta intraprendenza per avviare un’attività nelle locazioni turistiche e il coraggio di convertire l’immobile di cui sei proprietario in un Bed & Breakfast, devi prima di tutto informarti sulle norme che regolano il settore e verificare che tu sia in condizione di rispettarle.
Quando si opera nel campo dell’accoglienza è infatti fondamentale preoccuparsi della sicurezza dello persone che lo abiteranno motivo per cui sono state emanate leggi che prevedono un tetto massimo di posti e camere disponibili per ogni struttura. Vediamo quindi le principali linee guida.
Cos’è un Bed & Breakfast?
Stando a quanto definito nel 2011 dal Codice del turismo sono da intendersi per Bed and Breakfast: quelle strutture ricettive a conduzione ed organizzazione familiare, gestite da privati in forma non imprenditoriale, che forniscono alloggio e prima colazione utilizzando parti della stessa unità immobiliare purché funzionalmente collegate e con spazi familiari condivisi. Diversa è la definizione di affittacamere che fa riferimento a: strutture ricettive composte da camere ubicate in più appartamenti ammobiliati nello stesso stabile, nei quali sono forniti alloggio ed eventualmente servizi complementari. Viene quindi da sé dedurre che i B&B avranno capienza assai minore.
Disposizioni e Leggi Regionali
Difatti in linea generale i Bed & Breakfast, se non gestiti in forma imprenditoriale, possono avvalersi di 3 camere, al contrario degli affittacamere che possono orientativamente offrire sino a 6 camere disposte su un massimo di due appartamenti. Resa chiara questa prima distinzione è da sottolineare che tali termini variano da Regione a Regione a seconda della legge di riferimento emanata.
[ Approfondimento: Le Leggi Regionali sul B&B in Italia ]
Numero di camere & Numero di ospiti
Andando nel dettaglio vedremo che le regioni più permissive sono la Toscana la quale, attenendosi all'art. 56 della LR 86/2016, interpreta i bed and breakfast come quelle strutture ricettive composte da non più di 6 camere con una capacità non superiore a 12 posti letto, e il Piemonte che stando alla legge regionale 3 agosto 2017, n. 13, prevede anch'essa, qualora il B&B sia gestito in forma imprenditoriale, un massimo di 6 camere per un massimo di 12 ospiti (rispettivamente 3 e 6 se il B&B è gestito come attività occasionale). Ovviamente garantendo oltre al soggiorno anche i servizi minimi e la prima colazione.
Stesse garanzie ma diverse disposizioni per l’Umbria che, stando al regolamento regionale del 13 settembre 2018, n. 8, prevede un numero massimo di 5 camere a struttura ricettiva per un totale consentito di 10 ospiti qualora l'attività si svolga in forma imprenditoriale, mentre un numero massimo di 3 camere e 6 posti letto in caso di attività occasionale.
La maggior parte delle regioni settentrionali quali Liguria, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Emilia Romagna assieme a solo due regioni del meridione intendono invece il B&B come struttura dotata di massimo 4 camere ma hanno differenti direttive riguardo il numero di ospiti consentiti:
- la Liguria (LR 32/2014) prevede un massimo di 6 posti letto
- il Friuli Venezia Giulia (LR 21/2016, art. 25) un massimo di 8 così come la Basilicata (LR 8/2008),
- la Lombardia (LR 27/2015, art. 29) ne prevede 12
- l’Emilia Romagna (LR 16/2004) 10 così come l’Abruzzo (LR 78/2008).
Stesso discorso per la maggior parte delle regioni del Sud Italia che assieme al Trentino (LR 135/2001) e al Veneto (LR 11/2013) riservano un massimo di 3 locali all’attività pur non concordando comunque sul numero di ospiti consentiti:
- il Trentino Alto Adige prevede un massimo di 6 posti letto, così come il Molise (LR 7/2014) e la Campania (LR 26/2001)
- il Veneto prevede un totale di 12 posti letto così la Sicilia (LR 32/2000)
- la Puglia 9 (LR 27/2013)
- il Lazio (LR 56/2007) 8 così come la Calabria (LR 20/2015)
- le Marche 6 (LR 08/2000)
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