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Trapani dei Misteri

Trascorrere la Pasqua in Sicilia significa assistere ad una straordinaria rappresentazione teatrale. Tra i riti più antichi dell'Isola ci sono i Misteri di Trapani.

Per tutta la Settimana Santa la città regala l'emozione di un set dove, non solo si celebrano i momenti salienti della Passione di Cristo, ma si racconta una Sicilia antica, immutata e fiera dei propri riti e delle proprie tradizioni.

Da 400 anni a Trapani il Venerdì Santo è giorno di Misteri. Lungo le strade e i vicoli di questa aristocratica e discreta città sfilano i gruppi scultorei che raffigurano la morte e la passione di Cristo. Si tratta di una delle processione più antiche e sicuramente più lunghe d'Italia poiché dura 24 ore.

I gruppi scultorei percorrono le vie che rappresentano al meglio la storia artistica, religiosa e politica della città in uno spettacolo di suoni, luci e tante emozioni. I Misteri di Trapani si ricollegano ad antichi riti spagnoli: diciotto gruppi sfilano per la città insieme ai simulacri di Gesù Morto e Maria Addolorata. Le opere furono realizzate da artigiani locali tra il XVII e il XVIII secolo e si ergono su una “vara” (basamento) in legno. Molto particolare e unica è la tecnica di realizzazione delle statue: i volti, le mani e i piedi sono scolpiti nel legno. Le strutture lignee sono sostenute da tappi di sughero sui quali si modella la stoffa degli abiti che viene immersa in una colla onde adattarsi meglio alla scultura e dare una impressione più naturalistica. La tecnica è di origine trapanese e viene chiamata carchèt.

Più che essere ambientata all'epoca dell'occupazione romana della Palestina la scenografia dei Misteri rimanda al'epoca medievale e a personaggi della storia cittadina. Le statue vengono arricchite con preziosi ornamenti d'argento ed elaborate composizioni floreali. L'illuminazione fa risaltare i tratti del volti ricchi di pathos e soffenza. Ogni gruppo è portato in spalla da non meno di dieci uomini chiamati “massari” che fanno muovere ogni statua con la caratteristica “annacata” seguendo il ritmo della banda musicale. I gruppi scultorei sono suddivisi tra le maestranze cittadine; a capo di ogni ceto c'è il Capoconsole. Il più antico atto d'affidamento (Ascesa al Calvario ) è del 20 aprile 1612, mentre l'ultimo gruppo ad aggregarsi alla processione ( Gesù dinanzi ad Erode ) venne affidato dalla Confraternita il 13 novembre 1782. I Misteri sono custoditi presso la settecentesca chiesa barocca delle Anime Sante del Purgatorio da dove prende avvio la processione nel pomeriggio del Venerdì Santo. Il lungo corteo dopo essersi snodato per le vie della città e aver trascorso un'interminabile e affascinante notte, si conclude, sempre nella chiesa del Purgatorio intorno alle ore 14.00 del Sabato Santo.

La Pasqua a Trapani è una buona occasione per scoprire il cuore della Sicilia occidentale. Trapani è una città di mare che in passato fu molto legata a Cartagine tanto da diventare, nel 250 a.C una delle ultime roccaforti cartaginesi dell'Isola. Da non perdere, durante il soggiorno trapanese, l'Isola di Mozia: un antica colonia fenicia, fondata nel VII sec. a.C nata su una delle isole della Laguna dello Stagone. Non distante da Trapani i viaggiatori potranno ammirare il suggestivo spettacolo della saline, un tuffo in una Sicilia inedita nell'immaginario collettivo. Inoltre tutti coloro che amano la buona cucina (e chi non l'ama?), si troveranno in una delle zone più ricche per quanto riguarda i prodotti e le ricette tipiche oltre che in una zona di vini e distillati d'eccellenza. Tantissimi i piatti a base di pesce e couscous (piatto simbolo della contaminazione sicilia-nordafrica); tra le preparazioni tipiche bisogna ricordare i frascatuli, piccole palline a base di semola con brodo di pesce, i gnocculi e i busiati all'aragosta o alla bottarga e naturalmente il famosissimo pesto alla trapanese nel quale sono protagonoste le mandorle crude, il pecorino e il pomodoro.

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