Ferrovie turistiche in Italia: un viaggio nella storia
Chi ama viaggiare in treno sicuramente gioirà di fronte a questa bella notizia che riguarda le nostre ferrovie italiane.
La nuova legge appena approvata sulle ferrovie turistiche, infatti, parla molto chiaro. Attraverso questo provvedimento si potranno finalmente recuperare le tratte ferroviarie dismesse o sospese per valorizzarle e salvaguardarne l’importanza.
Saranno interessate da questa legge in particolare tutte quelle tratte che si distinguono per elementi e caratteristiche culturali, paesaggistiche e turistiche insieme alle loro stazioni e tutto ciò che ne fa parte. Il lavoro di valutazione e scelta di queste tratte ferroviarie turistiche è già iniziato e a disporne tempi e modalità è il decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che lavorerà insieme al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e d’intesa e con la Conferenza Stato-Regioni, in coerenza con il Piano Strategico del Turismo.
Finora, attraverso una prima cernita, sono state già individuate alcune tratte ferroviarie che si potranno sfruttare ai fini turistici in tutta Italia da nord a sud.
Fanno parte dell’elenco le tratte Sulmona-Castel di Sangro; Cosenza-San Giovanni in Fiore; Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio; Sacile-Gemona; Palazzolo-Paratico; Castel di Sangro-Carpinone; Ceva-Ormea; Mandas-Arbatax; Isili-Sorgono; Sassari-Palau Marina Macomer-Bosa; Alcantara-Randazzo; Castelvetrano-Porto Palo di Menfi; Agrigento Bassa-Porto Empedocle; Noto-Pachino; Asciano-Monte Antico; Civitavecchia-Capranica-Orte; Fano-Urbino.
Al progetto di valorizzazione delle ferrovie turistiche parteciperanno associazioni culturali e organizzazioni di volontariato ma anche altri enti operanti nei settori ferroviario, turistico, culturale e ambientale che insieme contribuiranno alla realizzazione di questo progetto di recupero di centinaia di chilometri di linee ferroviarie.
Come spiega anche il ministro Dario Franceschini: “in Italia esistono centinaia di chilometri di linee ferroviarie straordinarie, che percorrono paesaggi incredibili e non sono adeguatamente utilizzate. Con questa legge possiamo intervenire con successo e rafforzare quel turismo sostenibile e di qualità di cui l’Italia ha bisogno e che è centrale nel Piano strategico del Turismo”.