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Cinque Terre: un paradiso tra mare e monti

Un luogo dove Terra e mare si fondono dando origine a uno dei paesaggi e degli ecosistemi più interessanti di tutta la penisola. Sono le Cinque Terre in Liguria, 18 chilometri di costa rocciosa a strapiombo sul mare ricche di baie, spiagge, fondali molto profondi. Si tratta di un tratto di costa tra le più incontaminate di tutta Italia e dell’area mediterranea in genere. Grazie alla loro posizione le Cinque Terre non hanno subito una espansione edilizia massiccia e sono state addirittura inserite, dall’Unesco nel Patrimonio dell’Umanità dal 1977. Sono state cantate da illustri personaggi della letteratura,della poesia, dell’arte italiana: Dante Alighieri, Boccaccia, Vincenzo Cardarelli e Telemaco Signorini, Eugenio Montale. Quest’ultimo, Premio Nobel per la Letteratura nel 1975 trascorse molti anni della sua vita nella sua casa di Monterosso al Mare e a lui è dedicato anche un Parco Letterario.

Il tipico paesaggio terrazzato delimitato dai muri a secco, le viti e gli uliveti hanno contribuito a creare un paesaggio unico al mondo. I muri a secco sono sicuramente uno dei simboli delle Cinque Terre, un’opera titanica durata parecchi secoli grazia alla quale l’uomo ha domato la roccia e reso coltivabili i fianchi della collina. Secondo dei calcoli, sommando lo sviluppo dei muretti a secco si otterrebbe una lunghezza di oltre seimila chilometri per una altezza di due metri, un record che si avvicina a quello della Muraglia Cinese.

Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore sono i paesi che formano le Cinque Terre. Queste zone furono abitate già in tempi remoti e il lavoro umano che ha strappato la terra al mare e ha modellato i promontori ha reso questi luoghi ideali per trascorrere le vacanze sia alla scoperta di fondali, spiagge e baie mozzafiato, sia di sentieri che come una ragnatela caratterizzano il versante marino della catena montuosa.

Le cittadine delle Cinque Terre sono tutte situate sulla foce dei torrenti in riva al mare. L’unica cittadina che non si trova sul mare è Corniglia, arroccata in colline a circondata da vigneti.
L’ideale per visitare le cinque terre è via mare o lungo i sentieri  Il Sentiero n° 1, il Sentiero dei Santuari che collega a mezza costa i luoghi di culto dei rispettivi borghi, il Sentiero n° 2 più noto come Sentiero Azzurro che unisce tra loro i cinque borghi; il Sentiero dell’Amore da Menarola a Riomaggiore, una affascinante passeggiata percorsa ogni anno da coppie in cerca di una atmosfera romantica e di turisti in cerca di panorami mozzafiato). In tutta l’area appartenente alle Cinque Terre insistono un Parco Nazionale e un’Area Marina Naturale Protetta.
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre comprende il tratto costiero che da Tramonti est va fino a Monterosso. Il Paesaggio è formato da rocce di origine ed età diverse. Non ci sono tratti pianeggianti. La costa è alta a frastagliata. La vegetazione si caratterizza per la presenza di pini (marittimo e di Aleppo), sugheri, castagni. In tutta l’aera è facile imbattersi in arbusti di rosmarino, timo, elicriso. Sono diffusi il corbezzolo, il lentisco, il mirto, l’asparago, il caprifoglio. Per quanto riguarda la fauna tra i mammiferi si trovano ghiri, talpe, donnole, faine, volpi, tassi e cinghiali. L’avifauna comprende il gabbiano reale, il falco pellegrino e il corvo imperiale.

L’Area Marina Naturale Protetta delle Cinque terra è stata istituita nel 1997 e comprende quattro comuni: Riomaggiore, Vernazza, Monterosso al Mare e Levanto. L’ambiente è popolato da gorgonie e dalla Posidonia oceanica, una pianta che forma delle fitte praterie luogo di rifugio e di riproduzione di numerosi organismi. I fondali sono rocciosi e profondi lungo la costa, spingendosi al largo diventano sabbiosi. Nelle acque protette si possono avvistare balene e delfini e prossimamente l’Area Marina entrerà a far parte del Santuario dei cetacei, una Riserva Protetta Internazionale.
Gli unici tratti sabbiosi della costa sono quelli presso Monterosso al Mare. Ci sono anche piccole calette di ghiaia e ciottoli. Per il resto la roccia è a strapiombo. I fondali sono una vera e propria manna per gli appassionati di immersioni. Punta Mesco" -limite nord-ovest della Riserva Marina delle Cinque Terre- è circondata da fondali profondi e da risalite repentine, nei pressi delle quali vivono sia specie pelagiche quali ricciole e dentici, sia stanziali quali saraghi, corvine e alcune cernie. Le rocce ospitano colonie di "Paramunicee" multicolori e , nelle grotte più buie, il corallo rosso.

Da Punta Mesco a Monterosso, il fondale è roccioso, non eccessivamente profondo. Da Manarola a Riomaggiore il fondale si innalza nuovamente e passa dai 12 metri in prossimità di Manarola ai 20/22 metri di Punta Montenero. Tra gli scogli si possono avvistare bavose, ghiozzi, grossi branchi di salpe e cefali a pelo d'acqua, qualche piccolo sarago nonché triglie di scoglio. Nuotando a ridosso della costa si possono ammirare lumache di mare, patelle, cozze, alghe , granchi. Osservando più in profondità la fauna marina cresce di taglia e non è raro osservare qualche sarago fasciato, tordi verdi e marroni, branchi di occhiate e persino qualche piccola orata.
Un ecosistema unico da salvaguardare, preservare e soprattutto visitare soprattutto se avete la possibilità di utilizzare una barca o effettuare una mini crociera.

Anche le cittadine che compongono le Cinque Terre  meritano di essere visitate. Monterosso Vecchio, dominata dei resti di un antico castello a strapiombo sul mare, è formata da tipiche case-torri attraversate dai carruggi. Tra i monumenti da segnalare la Chiesa di San Francesco all’interno della quale è conservata una Crocifissione da molti attribuita a Van Dyck.. Nel XVo secolo Monterosso era circondata da torri di avvistamento. Delle tredici ne rimangono tre che fanno parte del complesso del castello, la torre medievale che è stata trasformata nel campanile della Chiesa di San Giovanni e la Torre Aurora.
Monterosso ha la maggiore ricettività alberghiera delle Cinque Terre.

Ilcentro storico di Vernazza si caratterizza per la presenza di interessanti elementi architettonici: logge, porticati, portali. La cittadina si sviluppa lungo un torrente coperto ed è percorsa da ripide e strette viuzze che scendono verso la strada principale e terminano in una piazza di fronte al porto.


Il nome della città di Coniglia deriva dalla Romana Gens Cornelia che era proprietaria di questi luoghi. La città si trova su un promontorio a picco sul mare in cima al quale si possono ammirare gli altri comuni delle Cinque Terre. Per raggiungere Coniglia si sale una scalinata formata da 33 rampe e 377 gradini oppure si può prendere il treno. Da visitare i ruderi di una rocca risalente al 1556 e la chiesa di San Pietro testimonianza del gotico-ligure.

Manarola deriva il suo nome dal latino Manium arula cioè tempietto dedicato ai Mani. E’ formata da case-torri strutturate attorno al corso principale. Da notare la piramide bianca in cemento tra le case: si tratta di un segnale trigonometrico per i naviganti.

Riomaggiore risale, secondo la tradizione, al VII secolo e fu fondato da un gruppo di profughi greci che tentavano di sfuggire alla persecuzione iconoclasta di leone III l’Isaurico.
Le abitazioni sono  dipinte con i colori liguri e sono sviluppate in altezza su due o tre piani. Nella parte alta si trova la Chiesa Parrocchiale di San Giovani Battista costruita nel 1340. Da Riomaggiore ha inizio la Via dell’Amore.

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Pubblicato il 23 Giugno 2009
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