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points of interest in Formia

Castellone

Con la caduta dell'impero romano Formia fu depredata ed i suoi abitanti dopo la calata dei barbari e la guerra greco-gotica, fuggirono sulle vicine colline, spopolando la cittadina e dividendosi poi in due nuclei, divenuti poi sobborghi di Gaeta: quello marittimo di Mola di Gaeta, che prendeva nome dai mulini che vi erano in attività, presso i quali fu eretta alla fine del XIII secolo da Carlo II d'Angiò un fortilizio e, nella zona collinare quello di Castellone. Il nome Castellone deriva dal castello (Castel Leone, Castel Lione ed infine Castellone) costruito da Onorato I Caetani, conte di Fondi, attorno alla seconda metà del XIV secolo.La Porta degli Spagnoli con il caratteristico orologio maiolicato. L'edificio è meglio conosciuto come 'Torre dell'Orologio'.Il Castellone medievale mantiene inalterato il fascino di un tempo, nonostante abbia perduto la turrita cinta muraria. Delle dodici torri originarie, ne sono rimaste soltanto due, una dalla caratteristica forma ottagonale, sulla sommità dell'antica Rocca romana, e quella definita 'dell'Orologio', per la presenza di un orologio maiolicato settecentesco, di recente ripristinato nelle sue funzioni. Le chiesuole di Sant'Anna (nel borgo)- già Santa Maria del Forno, perché eretta nelle vicinanze di un forno - e di San Rocco - o San Sebastiano - (fuori la cinta muraria) conservano, rispettivamente, un affresco absidale cinquecentesco di scuola napoletana ad oggetto la nascita della Vergine, ed un trittico seicentesco raffigurante la Madonna tra i Santi Rocco e Sebastiano. Una grande cisterna di epoca imperiale romana, da poco risanata ed aperta al pubblico, fa bella mostra di sé nel cuore del borgo. È una monumentale opera idraulica interrata nell'Arce, con murature talmente robuste ed imponenti da sorreggere case e vicoli soprastanti. Sulle rovine del Teatro romano, nel settecento fu edificata una casa. Il luogo, molto suggestivo, è quello dove, secondo la leggenda popolare, fu perpetrato il martirio, durante le feroci persecuzioni cristiane, subìte dal vescovo ( e poi santo) Erasmo, il 2 giugno del 303 d.C.