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Le relazioni per la sostenibilità del turismo: evidenze nelle città Unesco di Ragusa, Modica e Scicli

di Maria Velardita
Università per Stranieri di Siena
Facoltà di Lingua e Cultura Italiana
Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Cultura in Ambito Turistico - Imprenditoriali

Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Daniela Argento
Correlatore: Chiar.mo Prof. Massimiliano Tabusi
Tesi di laurea di: Maria Velardita

3.3.4 - Attività ricettive

Le attività ricettive presenti in Sicilia costituiscono, secondo l'Associazione Tour Operator Italiani (ASTOI) un altro punto critico dell'offerta turistica. Come avviene in generale in tutte le regioni dell'Italia meridionale, le piccole dimensioni di tali strutture (in media 33 camere), non permettono alle località siciliane di competere con le loro concorrenti nazionali ed internazionali, soprattutto se alle dimensioni ridotte si associano strutture di vecchia data. Infatti, per i tour operator trattare con una miriade di piccole aziende è dispendioso ed il risultato finale è che i pacchetti hanno un costo più elevato.

Come si nota dalla tabella nella pagina seguente che fa riferimento al 2006, le strutture più diffuse sono sicuramente gli hotel ed i B&B. A queste tipologie fanno seguito gli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale (residence, affittacamere, case per vacanze, ecc.) e gli agriturismi.

Le relazioni per la sostenibilità del turismo - Foto 12

Gli alberghi rappresentano la forma tradizionale di struttura ricettiva. In Sicilia primeggiano quelli da tre stelle in giù, sebbene un numero cospicuo di strutture riguardi pure i quattro stelle. Recentemente, infatti, in risposta ad un cambiamento della domanda turistica, stanno sorgendo molte più attività di categoria elevata. La provincia che possiede più strutture di questo genere è Messina, la quale può contare sia sulle vicinanze delle isole Eolie, sia sulla presenza di Taormina nel suo territorio. La città ionica, infatti, è stata da sempre meta privilegiata di gente importante e facoltosa, attirata dallo stupendo paesaggio, unico nel suo genere, che si può ammirare da questo sperone roccioso, motivo per cui si è reso necessario offrire loro una sistemazione adeguata con la costruzione di alberghi lussuosi.

Nel versante sud-orientale dell'isola, in prossimità della costa, sorge, invece, la maggior parte degli hotel che offrono pacchetti all inclusive per famiglie in cui, oltre all'ospitalità vengono forniti altri servizi quali la ristorazione, l'animazione diurna e serale per grandi e piccoli, servizi di baby-sitting, sport (soprattutto quelli che hanno a che fare col mare), escursioni, ed altre attività. Nonostante rimangano chiusi nei mesi freddi, questi tipi di hotel, comunemente chiamati “villaggi turistici" o “club", sono le strutture che generano più movimento turistico, grazie all'appoggio ed alla gestione dei più importanti tour operator italiani ed esteri (Club Mediterranée, I Grandi Viaggi, Valtur, Veratour, ecc.). Come già detto, la clientela tipo di questi esercizi sono le famiglie che in questo modo riescono a divertirsi ed a rilassarsi, accontentando le molteplici esigenze ed interessi dei diversi componenti del nucleo con un'unica soluzione.

La rapida diffusione conosciuta, invece, dai B&B è dovuta sicuramente al fatto che molti privati hanno approfittato dei contributi erogati negli ultimi anni da parte della Regione siciliana per ristrutturare vecchie case da adibire ad alloggi turistici ed avviare in questo modo un'attività in proprio. L'attività dei B&B, infatti, secondo la l. r. 23 dicembre 2000, n. 32, deve essere esercitata da soggetti che utilizzano per questo fine parte della loro abitazione (massimo cinque camere, per un totale di venti posti letto), limitandosi ad offrire alloggio e prima colazione ai propri ospiti. Le spese di gestione, più limitate rispetto a quelle che si dovrebbero affrontare per mantenere un hotel, e la possibilità di avere dei guadagni notevoli sono i motivi che hanno spinto molta gente ad aprire le loro case ad ospiti esterni.

Per quanto riguarda i residence, gli affittacamere e le case per vacanze, se diamo uno sguardo alla tabella sopra riportata, scopriamo che si concentrano soprattutto nelle località balneari ed in particolare nelle province affacciate sul versante settentrionale dell'isola. Quella è infatti la costa dove si trovano San Vito Lo Capo, Scopello e Castellammare del Golfo (Tp), Mondello e Cefalù (Pa), Capo d'Orlando (Me) ed altre località turistiche famose non solo per le belle spiagge e gli splendidi fondali, ma anche per le attività ricreative che allietano il soggiorno di coloro che scelgono queste destinazioni durante i mesi estivi. Nei versanti orientale e meridionale, questa tipologia di struttura è presente, ma in quantità meno elevata.

Chi volesse trascorrere invece un soggiorno in tutta tranquillità, in campagna, a contatto con la natura e con la gente del posto, dovrebbe scegliere l'agriturismo. Lo scopo principale che ha spinto la nascita di questa attività è, da un lato quello di evitare lo spopolamento delle campagne, dando agli imprenditori agricoli la possibilità di arrotondare il reddito proveniente dal loro lavoro attraverso un'attività secondaria compatibile, e dall'altro la salvaguardia delle tradizioni agricolo-rurali, molto importanti per l'identità culturale di un luogo (Catturi, 2004). Bisogna però precisare che l'attività ricettiva occupa un ruolo secondario in agriturismo, in quanto quella principale rimane sempre l'agricoltura o l'allevamento.

Infine, analizzando il numero di villaggi turistici, campeggi ed ostelli della gioventù, ci accorgiamo come esso sia estremamente basso. Queste tipologie vengono scelte, in generale, per il loro essere più economiche rispetto alle altre forme di alloggio e, proprio per questo motivo, i clienti tipo a cui si rivolgono sono soprattutto giovani o persone che non ricercano particolari confort, ma che al contrario vivono la vacanza come una sorta di avventura. Occorrerebbe quindi aumentare il numero di questi alloggi per favorire il turismo giovanile, ancora troppo poco sviluppato in questa regione.

Per concludere, se per l'ASTOI le dimensioni limitate degli esercizi ricettivi siciliani costituiscono un problema per lo sviluppo turistico, dal punto di vista di uno sviluppo sostenibile del turismo, esse rappresentano invece un vantaggio. Non bisogna infatti dimenticare quanto già detto, ovvero che le strutture più grandi spesso sono avulse dalla realtà in cui sono inserite e tendono, nella maggior parte dei casi, ad allontanare il turista dal luogo in cui si trova e dalla cultura che lo circonda, facendogli vivere un'esperienza artificiale e facilmente ripetibile in strutture simili. Inoltre, aumentare la capacità di questi edifici significherebbe accrescerne anche le dimensioni, cementificando porzioni di territorio più ampie che invece potrebbero essere sfruttate in altro modo.

Per diffondere in Sicilia una logica improntata al turismo relazionale e sostenibile, antitetica a quella spesso venale ed utilitaristica dei tour operator, occorre, al contrario, puntare soprattutto sugli agriturismi, sui B&B sulle altre forme ricettive più discrete ma ad alto impatto relazionale. Soltanto in questo modo potrà diminuire nella regione il peso del turismo di massa (che finora rappresenta la fonte principale di movimento turistico), a favore di un turismo che veda la partecipazione di attori locali, che sia più rispettoso dell'ambiente, del patrimonio artistico e della cultura del luogo.

Nel capitolo che segue, tutte le considerazioni fatte finora saranno riportate al caso specifico della provincia di Ragusa.