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I Bed and Breakfast in Italia e in Francia, due realtà turistiche a confronto

di Angela D'Aurio

Università degli Studi di Napoli "Parthenope"
Corso di Laurea di I Livello in Economia e Management delle Imprese Turistiche
Tesi di Laurea in Abilità Linguistica in lingua Francese
Relatore: Chiar.mo Prof. Maria Giovanna Petrillo
Anno accademico: 2014-2015

5 - Conclusioni

Alla luce del lavoro svolto possiamo affermare che il Bed and Breakfast, rappresenta oggi la nuova frontiera dell’ospitalità. Anche se con ritardo rispetto alla Gran Bretagna dove il fenomeno è nato, o rispetto alla Francia in cui ha trovato un terreno fertile di espansione, il bed and breakfast è la struttura ricettiva che risponde ai bisogni di vacanza del turista del XX secolo.

Il concetto dell’ospitalità in famiglia risponde anzitutto alle esigenze di portafogli del turista (italiano soprattutto) il quale oltre a scegliere di soggiornare in B&B per un vantaggio economico, ne apprezza il carattere conviviale, il contatto con la gente del luogo, la gastronomia locale, insomma la possibilità di vivere una vacanza a 360°, con il valore aggiunto di sentirsi a casa, di essere trattato come un amico o un parente. Inoltre dal presente lavoro è venuto fuori un aspetto del B&B molto importante, ovvero quello di rispondere perfettamente alle caratteristiche di turismo sostenibile; il B&B non solo non rovina l’ambiente ma ne permette il recupero.

Il B&B inoltre, grazie alla flessibilità della sua attività e alla scarsità di costi di gestione, potrebbe rappresentare un trampolino di lancio per i giovani che si affacciano nel mondo del lavoro. Questi ultimi potrebbero impegnarsi nella promozione della propria città attraverso l’organizzazione di eventi, che apporterebbero clienti per i loro B&B, e persino farsi promotori di una campagna per l’istituzione di un marchio nazionale dei bed and breakfast, che li valuti e li classifichi proprio come accade in Francia. Con il presente elaborato, il mio intento è stato anche quello di evidenziare l’importanza della formazione delle risorse umane per il miglioramento del servizio offerto al cliente, tenendo presente che la qualità del personale costituisce senza dubbio un vantaggio competitivo per ogni azienda.

La formazione risulta infatti importante a sviluppare gli aspetti tecnico – operativi delle mansioni, a sviluppare capacità di valutazioni, di apprendimento, di decisione, che rendano possibili quel grado di autonomia necessario a rispondere alle esigenze sempre mutevoli e non completamente prevedibili della clientela. Dalla mia indagine è emerso, che coloro che intendono avviare questa professione o svolgere tale attività come collaboratori, devono assolutamente possedere, delle qualità innate, inimitabili e rare come le attitudini personali, le quali influiscono sulla qualità del servizio offerto.

Inoltre, le criticità che ho riscontrato durante il lavoro riguardano soprattutto l’ Italia, con le sue mille sfaccettature regolamentari. Le norme, diverse da regione a regione, rendono il B&B Italiano una struttura non univoca, che varia da Nord a Sud senza alcun criterio di omologazione, infondendo nella mente del turista un’idea del B&B non chiara e confusa. In attesa di una legge Statale, che possa quanto meno indicare parametri e standard univoci sul tutto il territorio Nazionale in merito ai B&B, il mio auspicio è che i gestori e le famiglie lottino contro l’affermazione dei loro diritti, battendosi contro l’inattività e l’inoperosità di un sistema marcio. I B&B sono risorse economiche da valorizzare, fenomeni che potrebbero incrementare il turismo Italiano e Francese, magari attraverso l’aumento di aiuti e collaborazioni internazionali, che comporterebbero un interscambio di patrimoni di conoscenze e tradizioni.

In tempi di crisi, in cui le Borse non stanno attraversando momenti d’oro, le banche non offrono rendimenti entusiasmanti e le opportunità di lavorare scarseggiano investire nel mattone e in particolare in un’attività come quella del B&B potrebbe essere una valida alternativa. E in occasione dell’Expo a Milano non sono mancati i coraggiosi che si sono attivati in questo senso. Secondo Fabiana Megliola, responsabile dell’ Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa : « Il rendimento è circa un 20% in più rispetto al normale investimento residenziale (affitto). Tra i vantaggi, la maggiore facilità a liberare l’immobile quando occorre senza contare la possibilità di entrare in contatto con persone provenienti da altre città o parti del mondo».