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L’evoluzione del Bed & Breakfast nel Vastese

di Anna Di Francesco
Università degli Studi "G. D'Annunzio"
Chieti - Pescara
Scuola delle Scienze Economiche Aziendali Giuridiche e Sociologiche
Dipartimento di Economia
Corso di Laurea in Economia ed Amministrazione delle Imprese
Relatore: Chiar.mo Prof. Giacomo Cavuta
Anno Accademico 2014/2015

2.3.2 - L'impulso al turismo enogastronomico e al cicloturismo

Il turismo enogastronomico è un nuovo modo di viaggiare che sta conquistando un numero sempre crescente di appassionati, alla ricerca di sapori e di tradizioni autentiche. In questo frangente il cibo e il vino assumono un ruolo nuovo, diventando il vettore di una cultura e di valori saldamente legati al proprio territorio ed alle proprie radici. Da sempre l'Italia è stata sinonimo di buona tavola e ai turisti ha offerto non solo storia, folklore, tradizioni di ospitalità, cultura e splendidi panorami, ma anche quello che in questi ultimi anni è stato considerato un "patrimonio immateriale da tramandare alle generazioni", un vero patrimonio da consegnare all'UNESCO, assieme alla cultura di un popolo, ai dialetti, alle tradizioni e alla storia: la cucina italiana, la nostra cultura enogastronomica. Turismo ed enogastronomia sono realtà "indivisibili" perchè se anche solo una di queste venisse a mancare si spezzerebbe quell'equilibrio indispensabile e sarebbe una perdita di identità. Ogni Regione è uno scrigno che raccoglie piccole o grandi perle gastronomiche da scoprire, ma tutto questo è legato all'ospitalità della sosta e della buona cucina . Oggi non abbiamo più solo quel turismo del paesaggio e della cultura che apparteneva agli anni '50/60, ma il turista ha un nuovo modo di vedere l'Italia, assaporandola attraverso i suoi prodotti e la sua cucina e se vi è un turismo straniero, non dobbiamo però dimenticare che la maggioranza è composta dal turista di casa nostra, quello in viaggio lungo la penisola o semplicemente quello domenicale che compie un breve tragitto ed è più legato all'enogastronomia, alla produzione, alla ristorazione: un nuovo modo di viaggiare e fare turismo! Il turista di oggi è sempre più attratto dalla ricerca dei sapori genuini, quelli della tradizione e i souvenir non sono più le cartoline inviate agli amici, la riproduzione di oggetti artigianali locali o di monumenti, ma i prodotti enogastronomici. (tratto dal Convegno “Presente e futuro del turismo enogastronomico italiano” di Alexander Màscàl). Nel corso dell’ultimo decennio del Novecento, periodo in cui il turismo enogastronomico incominciava a decollare, l’Italia appariva carente sul piano organizzativo, in quanto le persone interessate a questa tipologia di vacanza non disponevano ancora di percorsi enogastronomici, così come raramente incontravano cantine aperte, ne´ potevano partecipare ad alcuno degli innumerevoli eventi che oggi girano attorno a tale tematica. Nello scorso decennio, partendo da una situazione di escursionismo esercitato in ambito locale si è giunti in poco tempo alla vacanza stanziale (in genere circoscritta con il weekend) e alle strutture tradizionali quali agriturismi ed alberghi si sono aggiunti anche i Bed & Breakfast; inoltre i momenti dedicati all’attività enogastronomica non sono più limitati alla ricerca e visita dei luoghi di produzione tipica locale, ma estesi ad una conoscenza della vitivinicoltura e della cucina locale, intese come saperi importanti della cultura legata al territorio. Il recupero di una tradizione enogastronomica consiste in un processo di rivitalizzazione, attraverso l’impiego di strumenti di tutela come le “denominazioni di origine” e gli interventi di marketing territoriale, come nel caso delle “strade del vino e dei sapori”. Anche dal lato della comunità che accoglie i visitatori, l’incontro con questi ultimi può costituire una preziosa occasione per riscoprire e rafforzare il proprio genius loci ed anche il senso di responsabilità nella tutela e nella valorizzazione sostenibile del proprio territorio (Giuseppe Rocca (2013), “ Dal prototurismo al turismo globale : momenti, percorsi di ricerca, casi di studio “, Giappichelli, Torino).
Altra formula turistica in voga del momento e che sta contagiando i viaggiatori di tutta Europa è il cicloturismo, adatto a tutti: a coppie, a giovani, a bambini e anziani, a famiglie, offre la possibilità di rilassarsi, godere lentamente del panorama, praticare un'attività fisica a stretto contatto con la natura ed è inoltre, una delle formule di vacanza più economiche. In Europa sono molto diffuse le cosiddette "reti cicloturistiche" nazionali ovvero un collegamento tra tutte le piste e gli itinerari esistenti in un Paese. In Italia non esiste una rete cicloturistica a livello nazionale tuttavia la FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) ha realizzato un portale (www.bicitalia.org) all'interno del quale si trovano gli itinerari cicloturistici del nostro Paese. Inoltre il servizio Albergabici® della FIAB propone a tutte le strutture ricettive (alberghi, agriturismo, bed & breakfast, campeggi, ecc) che offrono servizi a favore dei ciclisti e si sentono in qualche modo "Amici della Bicicletta" di farsi conoscere nel mondo del cicloturismo e cicloescursionismo. Albergabici® ha l'obiettivo di segnalare le strutture idonee ai ciclisti, con lo scopo di mettere in rete utili informazioni, altrimenti difficilmente reperibili, per chi viaggia in bicicletta o semplicemente intende effettuare alcune escursioni nei dintorni del suo luogo di vacanza (http://www.bed-and- breakfast.it/it/speciale/cicloturismo-in-italia).