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San Vivaldo - Gerusalemme di Toscana

All’interno di una vasta area boscosa, sparse nel verde parco (non a caso, ma riprodurre in scala ridotta la Gerusalemme di Palestina) in un'atmosfera di pace, misticismo, storia, arte e vita allo stesso tempo, si iniziano a vedere le cappelle per poi giungere alla Chiesa e al Convento. Il Sacro Monte di San Vivaldo, chiamato anche la "Gerusalemme di Toscana", ebbe origine all’inizio del 1300, quando vi si ritirò a vita eremitica il francescano Vivaldo Stricchi da San Gimignano, in seguito trovato morto nel tronco cavo di un castagno che gli serviva da dimora. Su questo luogo sorse un eremo che nel 1497 i frati francescani trasformarono in convento. L’ideazione della Gerusalemme di Toscana fu ad opera del frate Francescano Fra Tommaso da Firenze, tra il 1500 e il 1515, per dare la possibilità alla popolazione di fare un pellegrinaggio anche senza andare a Gerusalemme che a quel tempo era sotto al dominio dei turchi. Per questo motivo l’insieme di cappelle (che in origine erano 25 mentre oggi ne potete ammirare solo 18) sono disposte in modo da seguire la riproduzione esatta (anche se orientata diversamente e in scala ridotta) della Gerusalemme della fine del XV secolo. Caratteristica delle cappelle - che ricostruiscono materialmente e simbolicamente i luoghi essenziali della Via dolorosa - è la presenza al loro interno di gruppi statuari in terracotta e dipinti di scuola Robbiana del XVI secolo. Di notevole interesse artistico e culturale vale la pena visitare la Chiesa adiacente al convento e intitolata a San Vivaldo.