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Museo desde Relojes de Torre

Il museo, in numerose sale, ospita attualmente circa 55 pezzi, di epoca compresa dal XVII al XX secolo realizzati dai più illustri maestri orologiai di varie regioni d'Italia tra cui Alfonso Sellaroli, Paolo Botti, Matteo De Vivo, Pietro Bianco, Domenico Di Mario, Augusto Bernard, Carlo Frassoni, Pasquale Buonpane, Alfonso Curci, Federico Terrile, Ennio Melloncelli, Roberto Trebino, Pasquale Flo, Fratelli Frassoni, Gino Pieri, Milziade Nastri Lancusi, Michelangelo Canonico, Giovanni De Caro, ed ancora Caccialupi, Tonicelli, Recco, nonché vari altri maestri anonimi. Tali orologi, tutti di dimensioni monumentali, sono realizzati in ferro o altri metalli e con pesi in pietra e marmo. Sono tutti perfettamente funzionanti con meccanismi manuali o elettrici, scappamento a verga o a cheville e con o senza suonerie a campane in bronzo. Gli esemplari più antichi hanno uno strumento di regolazione detto foliot e composto da un complesso sistema di ruote dentate e palette antecedente alla nascita del pendolo di Galileo (1583). L'esemplare più moderno, invece, è un orologio elettrico del 1983. Il museo ospita anche alcuni meccanismi realizzati dallo stesso cavalier Ricci e alcuni materiali di orologeria e documenti d'epoca donati al museo dal dottor Andrea Jelardi e provenienti dall'antica orologeria e oreficeria del suo trisavolo Francesco Paolo Cocca (1864-1929), che peraltro fu ultimo rappresentante della nobile famiglia un tempo proprietaria del palazzo ove oggi è ubicato il museo.