Villa Ghirlanda Silva

E' una delle più significative ville barocche lombarde. Nato come giardino formale per volere di Donato Silva, il parco di Villa Ghirlanda Silva venne liberato dai rigidi schemi imposti dal pensiero illuminista grazie all'intervento del nipote Ercole Silva. Quest'ultimo diede corpo a un'idea di giardino informale in cui i viali rettilinei furono trasformati in sentieri tortuosi immersi nella vegetazione, che divenne più folta, maestosa e libera, a documentare il trionfo della natura sull'intervento ordinatore dell'uomo. Le fotografie del trattato di Ercole Silva, Dell'arte dei giardini inglesi, documentano lo stato del parco all'inizio dell'Ottocento, quando erano dislocati il finto rudere di un Tempio di Giano, il Tempietto della Fortuna Avita su una collina, una grotta scavata nell'altura già concepita dallo zio Donato. L'ultimo intervento nel parco storico è iscrivibile alla metà del XIX secolo su ideazione di Carlo Ghirlanda Silva.