Puerta alquímico

Punto di riferimento per gli appassionati di esoterismo e simbologia alchemica, la porta magica (detta anche porta alchemica o porta ermetica o porta dei cieli) è un portale escisso dalla abbattuta villa tardo-seicentesca del marchese Massimiliano Palombara di Pietraforte (1614-1680), alchimista della cerchia romana di Cristina di Svezia. Leggenda vuole che la porta sia stata eretta per celebrare il successo di una trasmutazione avvenuta nel laboratorio alchemico di detta cerchia. Francesco Girolamo Cancellieri narra che un misterioso pellegrino, ospite per una notte del marchese Palombara (forse l'alchimista Francesco Giustiniani Bono?), scomparve attraversandola, lasciando però uno scritto enigmatico pieno di simboli magici che doveva contenere il segreto della pietra filosofale. Il marchese trasferì allora i contenuto del manoscritto sulle cinque porte di villa Palombara e sui muri, affinché si conservassero ad uso di chi, un giorno, sarebbe riuscito a decifrarlo. Si è supposto che tale documento sia realmente sistito, e non sia stato altro che il manoscritto Voynich, passato per vie traverse dal re Rodolfo II di Boemia a Cristina di Svezia, fino al grande studiosos gesuita Athanasius Kircher.